Bonus 50 euro per i mini-redditi. Tagli agli stipendi di prof universitari e magistrati

Di Chiara Rizzo
17 Aprile 2014
Domani al Cdm il testo definitivo per i tagli al cuneo fiscale: ne beneficeranno anche i redditi dipendenti e co.co.co fino a 1.800 e quelli "incapienti" sino a 8mila euro

Palazzo Chigi continua a lavorare per mettere a punto il decreto sugli sgravi fiscali Irpef, che verrà presentato domani al Consiglio dei ministri. Sono due le principali novità emerse: i tagli agli stipendi riguarderanno non solo manager pubblici, ma anche categorie di reddito pari quali i magistrati o i professori universitari. La seconda novità riguarda invece chi ha redditi inferiori agli 8mila euro annui, i cosiddetti “incapienti” che sono circa 4 milioni di persone con reddito così basso da essere del tutto esentasse: è confermato che anche loro riceveranno un bonus, che però sarebbe più basso e ammonterebbe mensilmente a 40/50 euro al mese. Intanto però Renzi via twitter chiede di aspettare ancora sino a domani: “Dicevano che era una televendita. Poi che non c’erano le coperture. Poi le coperture sì, ma non quelle. #Amicigufi ma aspettare venerdì no?”.

BONUS ANCHE FINO A 28MILA EURO. Viene alzata la soglia di chi potrà beneficiare del contributo in busta paga per i tagli dell’Irpef, tra lavoratori dipendenti e co.co.co: rientrano tutti quelli con un reddito annuo sino ai 28mila euro (prima la soglia era stata fissata al massimo di 25mila).

LE COPERTURE DAGLI STIPENDI PA. Le coperture per questi bonus verrebbero trovate anche nei tagli agli stipendi più alti tra i dipendenti pubblici. E per la prima volta nella categoria rientrerebbero, oltre a quelli dei dirigenti veri e propri, anche quelli pari di categorie quali i magistrati, i professori universitari e i militari. Un’operazione che complessivamente secondo il governo arriverà a 800 milioni di euro. Il tetto fissato sarà a circa 260mila euro lordi annui. Per i dirigenti apicali, cioé i più alti in grado verrà fissata la soglia dello stipendio del capo dello Stato, 239mila euro lordi (oltre i quali non si può andare); per i capi dipartimento il tetto sarà di 190mila euro lordi; per i dirigenti di prima fascia 120mila euro lordi e per quelli di seconda 80mila euro.

SPENDING REVIEW SU DIFESA E SANITA’. Oltre a questi tagli, il governo prevede di applicare parte del piano Cottarelli in particolare al settore della Difesa, con il taglio al programma di acquisto di 90 cacciabombardieri Usa Lockheed-Martin. Un altro miliardo di euro sarebbe risparmiato con un programma di taglio agli sprechi negli acquisti e nella maggiore efficienza delle strutture nell’ambito della Sanità pubblica. Dalla spending review complessivamente arriverebbero 4,5 miliardi di euro di coperture per il taglio Irpef.

IVA E PLUSVALENZE BANKITALIA. Infine, lo Stato conta sull’Iva che incasserà dal pagamento dei debiti con le imprese e che ammonta a circa 1 miliardo di euro. Ulteriori 1,2 miliardi arriveranno invece dall’annunciato aumento delle tasse sulle plusvalenze che le banche ricaveranno dalla rivalutazione delle quote Bankitalia: la tassazione agli istituti di credito su tali plusvalenze infatti verrà alzata dal 12 per cento (voluto dal governo Letta) al 24 o addirittura al 26 per cento.

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1 commento

  1. CAROLUS

    Caro Renzi, sei proprio sicuro di non avere qualche piccolo scheletro nell’armadio?
    Non è che da bambino hai rubato delle caramelle oppure ti sei sporcato il grembiulino?
    Sei hai compiuto misfatti come questi sarai perseguito dai magistrati per il resto dei tuoi giorni!

    Ricordati che la CASTA non si tocca.

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