Buon viaggio amici. Vent’anni di una bella storia che prosegue in bellezza

Di Redazione
12 Maggio 2016
Questo è per noi un numero "storico", l'ultimo firmato come direttore da Luigi Amicone, che lascia la guida del nostro giornale dopo averlo fondato più di vent'anni fa

tempi-amiconeIl numero del settimanale Tempi che trovate in edicola da oggi è, per noi, storico. Si tratta, infatti, dell’ultimo numero firmato come direttore da Luigi Amicone, che lascia la guida del nostro giornale dopo averlo fondato più di vent’anni fa. Quindi, ce lo concederete, parleremo un po’ di noi. Innanzitutto con un editoriale, tutto ringraziamenti e abbracci, dello stesso Amicone che ufficializza la sua candidatura nella lista di Forza Italia a sostegno di Stefano Parisi a sindaco di Milano. E poi con una copertina disegnata per l’occasione da un nostro grande amico, Marco Cirnigliaro.

VENT’ANNI DA GUASTAFESTE. Ritratto di un irregolare che da quasi disoccupato s’azzardò a fondare questo giornale, senza molto di più di un computer-tostapane e una gang di amici. Quattro lustri di titoli lunghissimi, qualche cantonata, sempre senza ombrello sotto il temporale. Chi è Luigi Amicone, detto Gigi.

UN VOTO PER LA NAZIONE. Sostenitore di Sala e di Renzi, amico fraterno di Parisi, Sergio Scalpelli prova a convincerci che dall’esito dell’elezione nel capoluogo lombardo (e del referendum costituzionale) dipende anche la sorte di tante battaglie storiche di Tempi.

SONG YONGYI. Cinquant’anni fa partecipò alla Rivoluzione Culturale. Poi scoprì a sue spese cosa era veramente. «Il partito ha ucciso tre milioni di persone, promosso il cannibalismo, distrutto la Cina. Eppure Mao è ancora esaltato».

LA RELIGIONE DELL’AMORE UNIVERSALE. L’individualismo rende le democrazie occidentali fragili e incapaci di difendersi. È questa la tesi del sociologo di sinistra Le Goff, che nel suo ultimo libro spiega come oggi tutto gira intorno ai bisogni “spirituali” del singolo. Che contano più di ogni dio.

Poi, come sempre, le rubriche di Corradi, Corigliano, Farina, Fortunato, Mantovano, Perri, Tortorella, Trento, Valenti… Gli abbonati possono leggerlo e scaricarlo all’indirizzo http://settimanale.tempi.it/. Qui trovate l’elenco delle edicole in cui è acquistabile.

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7 commenti

  1. angelo

    Speriamo che ci ripensi.

  2. Pier

    Mi dispiace molto. Amcione secondo me è un errore soprattutto in questo momento in cui la politica sta morendo (è già morta in pratica). E’ come andare al massacro dentro uno stagno dove non c’è nessuna guida ideale ne umana. Avrei preferito le tue battaglie su Tempi anche quando non sono d’accordo.

    1. giovanna

      Mica chiude Tempi !
      E non è vero che è peggiorato, non è vero assolutamente : sarà che il panorama dei giornali è proprio deprimente, ma gli articoli che si leggono su Tempi sono decisamente ottimi, sia come argomenti , sia come contenuti.
      A volte , a leggere alcuni quotidiani, mi chiedo come facciano ad andare avanti…
      Per non parlare delle home-pages…
      Tempi è una vera boccata d’ossigeno .
      Certo, il direttore Amicone ci mancherà , manco a dirlo.

  3. filippo81

    Grazie di cuore al Direttore Amicone, per questi 20 anni di Tempi.

  4. leo aletti

    Un errore impoverire ulteriormente TEMPI già erano state tolte prestigiose firme perché mancano soldi. Tempi così peggiora. Auguri.

  5. Enrico

    Grazie Gigi, amicone di fatto (sia pure virtuale).
    Grazie per la compagnia e per l’impegno, per lo spirito di sacrificio e per l’azzardo, per la determinazione e l’informazione, per i collaboratori che ti affiancano (quelli ce li teniamo please) e per le giuste battaglie e per tutti glia altri per…
    Ora che torni a calpestare le strade e a masticare la realtà in prima linea, lascia che ti saluti come si fa sul Cammino di Santiago: BUEN CAMINO.

  6. Menelik

    Auguri per le tue battaglie, Luigi, che in gran parte sono anche le mie.
    E scusa a te e alla Redazione se qualche volta v’ho fatto incazzare per risposte molto franche e poco cortesi rivolte per lo più a troll e disturbatori di vario genere.
    Però, sai, a casa di mia moglie si dice che…al musso non si danno biscottini.
    (Il musso è il somaro).

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