Negli Stati Uniti sempre più persone vengono licenziate per le loro opinioni politiche non progressiste, e con il placet dei giudici. Per fermare le nuove discriminazioni servono nuove leggi, scrive il Wall Street Journal
I politici repubblicani spesso chiedono cosa possono fare una volta al potere per combattere l'ideologia woke. L'approccio migliore è modificare le leggi statali e federali sui diritti civili per proteggere i dipendenti dalla discriminazione fatta sulla base delle loro convinzioni politiche. Questo tipo di discriminazione è ingiusta e diffusa, un fattore di polarizzazione e una diretta conseguenza del modo in cui le leggi esistenti sui diritti civili sono state interpretate: un errore legale che richiede una soluzione legale. Ha le idee chiare Vivek Ramaswamy (vi abbiamo parlato di lui qui), che sul Wall Street Journal ha scritto, insieme all'avvocato e professore di Legge a Yale Jed Rubenfeld, un appello per spiegare che l'unico modo per fermare i sempre più numerosi licenziamenti che nelle piccole e grandi aziende americane avvengono a causa delle idee non mainstream su politica e gender di alcuni dipendenti.
Dal Civil Rights Act ai licenziamenti per le opinioni politiche...