Il direttore dei Colloqui fiorentini prevede fuochi artificiali quest’anno a marzo, quando 4.000 studenti incontreranno il grande narratore dell’attesa
Chi potrebbe immaginare che partecipare a un convegno di letteratura possa portare alla scoperta di se stessi? È la reazione, pervasa di stupore, di una liceale coinvolta nei Colloqui fiorentini, evento letterario promosso da Diesse Firenze e Toscana che da vent’anni attira studenti da tutta Italia. Il successo dell’iniziativa è palpabile anche nei numeri: da 450 partecipanti nel 2002 si è passati a 4.000 nel 2019. E persino in tempo di pandemia l’interesse si è confermato: lo scorso 2021 ben 1.570 fra studenti e docenti hanno “lavorato” in Dad, per tre giorni consecutivi, sull’esperienza umana e poetica di Dante Alighieri.
Incuriosisce l’entusiasmo di tanti giovani su temi che richiedono certamente un impegno assiduo. Qual è il segreto? «Per rispondere preferirei far parlare i protagonisti», dice a Tempi Pietro Baroni, direttore dei Colloqui, riferendo dello straordinario interesse di moltissimi ragazzi per un lavoro decisamente impegnat...