
Carletto, l’osservatore-panda
Vorrei parlare del calendario di Elisabetta Canalis e di una serie di domande epocali che mi sorgono osservando la (ex?) fidanzata di Vieri come mamma l’ha fatta. Vorrei parlare di arbitri, che è sempre l’argomento del giorno. Vorrei parlare della temperature a cui il Trap giunge a bollitura. Vorrei, anzi volevo, poi sono stato folgorato dalla tv. Domenica sera, tra vecchi tromboni e nuove bambolone, ho visto e sentito Carlo Ancelotti. Carletto mi piace, è una brava persona e un ottimo tecnico. In mezzo alle discussioni su Inter-Juve, ha fatto una piccola grande osservazione. Tutti erano lì a chiedersi se c’era fallo su Buffon e lui ha osservato: «Vi siete accorti che attorno a Buffon ci sono solo interisti, dove sono i suoi compagni che dovevano proteggerne l’uscita?». Osservazione squisitamente tecnica, osservazione intelligente, osservazione-panda: nel senso che ormai, tra tette al vento, bordelli, arbitri e litigi, il calcio è un accessorio, un optional, un animale in via d’estinzione.
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