Caro Gigino, lo hai voluto tu questo bastardo su Tempi

So che eri milanista, ma in 45 anni non mi hai mai chiesto nulla sul calciomercato, il rigore della domenica o il ct. Ti ho amato anche per questo

E quindi siamo qui, caro Gigino. Il titolo di questa rubrica lo devo, lo dobbiamo a te. All’inizio mi pareva una minchiata, adesso, se un nuovo direttore cercasse di cambiarlo, avrebbe il mio sonoro vaffanculo and then le mie dimissioni.

Di sport e di calcio poco ti interessava e, comunque, non capivi una cippa. So che eri milanista, ma a differenza di tutti gli altri, in quarantacinque anni, non mi hai mai posto una belin di domanda sul calciomercato, sul rigore della domenica o sul commissario tecnico. Ti ho amato anche per questo.

Di calcio zero, ma anche del resto capivi poco. Scusa, ma è la battuta che ci sta in questo momento, e tu, lo so, stai ridendo. Perché hai sempre riso di tutte le mie stronzate. Ho incontrato ciellini ingessati come piloni autostradali, incapaci di farsi una risata sul nulla, figuriamoci se toccavi certi argomenti, come se la vita non fosse anche questo, dire stronzate. Perché nella vita, tu ne eri convint...

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