Caro Meeting ti scrivo

Di Gianni Baget Bozzo
22 Agosto 2002
Sei diverso dalle feste di certo mondo cattolico un po’ pietista. Meno male che esisti

Caro Meeting. Bisogna ringraziarti di esistere perché hai dato sempre il segno delle dimensioni cristiane spirituali della vita; soprattutto nel gentile servizio di tante persone che per amore al movimento si improvvisano accompagnatori, guardiani, registi. Ma in tempo di segni cristiani deboli, sei sempre stato un segno cristiano, un segno dell’amore per Dio. La regia che ti dirige vedo mira alla circolazione continua delle persone, organizzando una molteplicità d’interventi, una presenza continua di provocazioni. Naturalmente nella vita ho visto troppe feste dell’Unità per non capire quale è stata la vostra ispirazione. La Festa dell’Unità è stata la prima grande festa della convivialità popolare. Era più popolare che comunista, unica nella grande glaciazione rossa postbellica. Naturalmente Dio non era nelle parole; ma forse in quel tentativo di uscire dalla dimensione politica per quella della convivialità vi è stata la vera Mano invisibile. Il comunismo ha sempre avuto una dimensione religiosa, anche se è stata quella del maligno; ma non tutto è maligno nell’opera di Satana, la natura umana agisce sempre oltre la potenza del Male. Quella convivialità comunista mi sembrava più una forma dell’Italiana, naturaliter christiana. Non esisteva nemmeno in Spagna dove i comunisti erano settari, erano figli della guerra civile: e gli spagnoli, tutti hanno la memoria lunga. Io penso che le feste dell’Unità siano state una delle vostre ispirazioni che ci sia stata una osmosi da una parte all’altra. Non trovo che l’idea del Meeting venga dal mondo cattolico, non ho mai frequentato una Mariapoli ma mi pare che i Focolari siano più vicini alla storia dell’Azione Cattolica, voi invece mi sembrate il frutto di una contaminazione con la sinistra italiana.

Voi, “veri comunisti”
Ho percorso per tempi diversi e in circostanze diverse il popolo comunista per non capire che l’anima cattolica aveva già segnato la sua impronta, la festa dell’Unità ha il suo antecedente nelle feste del santo patrono. E l’unica cosa che esiste ancora della realtà del Pci sono appunto le feste dell’Unità. Prendete questa accusa di contaminazione comunista come un complimento; non si è reattivi che contaminando e lasciandosi contaminare. E voi vi siete lasciati contaminare dalla sinistra alle volte più di quel che a me sembrava politicamente opportuno. So che lasciarsi contaminare per contaminare costa perché rischi sempre la definizione della propria immagine. Ma don Giussani vi ha sempre tenuti solidamente sotto le chiavi di san Pietro. E poi quale fortuna l’arcivescovo di Cracovia Papa, certo il vescovo più contaminato del conclave, come si è visto nella sua assoluta imprevedibilità. Siete wojtyliani di ferro, però non vi ho visto entusiasti del convegno di Assisi sulle religioni. Siete molto diversi dalla comunità di S. Egidio, che mi sembra, talvolta, esasperato irenismo. Il loro universalismo religioso e la loro struttura semi segreta ha qualche contaminazione massonica ma preferisco la vostra contaminazione comunista. Riceverete Berlusconi e certamente lo riceverete bene, Berlusconi è contaminatissimo e in lui c’è anche un filone cattolico popolare, dalle zie suore ai ricordi dei manifesti dei Comitati Civici attaccati da ragazzo. Non ho bisogno di dirvi come vi avrei detto in altre occasioni: siate berlusconiani. Ho previsto che Berlusconi batterà Andreotti nella vostra identità. E ciò mostra che vi siete arricchiti contaminandovi col berlusconismo. Ma ora con noi è anche la Cisl, era essa che motivava la vostra infedeltà da Compagnia delle Opere alla Casa della Libertà. Spero che passiate giorni felici. Verrò al Meeting per presentare un mio libro perché io sono troppo contaminato perché il Meeting mi inviti ad altro titolo: sono imprevedibile e non sono rappresentativo. Sarà un libro sulle religioni e sulla vita divina, la mistica è la mia fondamentale contaminazione. Spero contamini anche voi nella grande esperienza di convivialità che voi vivete ma io farò toccata e fuga perché sono troppo vecchio per reggere il vostro rumoroso casino.
Dio vi benedica,
con affetto Gianni Baget Bozzo

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.