Caso Forlan, la gaffe della dirigenza Inter e l’ira di Moratti

Di Carlo Candiani
06 Settembre 2011
Sul sito dell'Inter è apparso un comunicato in cui la società annuncia la disponibilità di Forlan in Champions a partire da gennaio. Tutto a causa di una gaffe commessa dalla dirigenza nerazzurra colpevole di non essersi "accorta" che il giocatore aveva disputato i preliminari di Europa League con l'Atletico Madrid. Come correrà ai ripari l'iracondo Massimo Moratti?

Chissà se è meglio ridere o piangere. Di sicuro per i lettori di Moratteide, rubrica che da qualche settimana viene pubblicata su Tempi.it, la notizia apparsa in queste ore sull’impossibilità dell’Inter di avere a disposizione il nuovo acquisto, l’uruguaiano Forlan, per la fase a gironi di Champions League, non può averli colti di sorpresa. Non è la prima volta, non sarà neanche l’ultima, che la società guidata da Massimo Moratti si trova a far fronte a problemi gestionali dovuti a una tendenza dei dirigenti del settore tecnico interista di cadere spesso in stato confusionale e quindi creare guai che poi regolarmente vengono ingigantiti dalla stampa sportiva, sempre in cerca di polemiche.

 

I fatti: sabato 3 settembre appare uno scarno comunicato sul sito ufficiale dell’Inter dove si annuncia che Diego Forlan giocherà in Champions League in maglia nerazzurra solo a partire da gennaio, dato che il giocatore, quando era ancora nell’Atletico Madrid, disputò il terzo turno di qualificazione all’Europa League 2011/12 contro i norvegesi del Stromgodset, il 28 Luglio e il 4 Agosto. Meglio non domandarsi come mai l’attaccante uruguaiano, arrivato ad Appiano Gentile per sostituire il fuggiasco Eto’o, sia stato inserito nella lista Champions; meglio non domandarsi come mai nella ragnatela di uffici e di responsabili che ogni mese Moratti stipendia, nessuno si sia accorto dell’esistenza dell’art.18 del regolamento delle competizioni europee, che nel paragrafo n°7 afferma che un calciatore non può giocare la fase a gironi con la nuova squadra se è sceso in campo nel primo, secondo o terzo turno preliminare con la formazione precedente, soprattutto se la formazione da cui proviene supera il turno. Meglio non chiedersi come mai una volta scoperta la gaffe nessuno tra i dirigenti abbia avuto non il coraggio, ma l’umiltà, di chiedere scusa ai tifosi per il “qui pro quo” accaduto.

 

Anzi per non smentire una tradizione ormai più che decennale, dal Palazzo Interista ci si è lamentati del clamore con cui la stampa ha rilevato la gaffe, rispolverando il vecchio ritornello del complotto anti-Inter. Vera o no che sia la tesi “complottista” questo errore porta con se una serie di innegabili riflessioni:

 

1) la rosa a disposizione conterà un elemento in meno già in partenza, non potendo il giocatore escluso essere sostituito.

 

2) visto il concatenarsi di “colpi di scena” con i quali la stagione è iniziata (Leonardo che se ne va, Gasperini che si lamenta in “stile Benitez”, Eto’o “svenduto” ai russi, Snejider con “il mal di pancia”), quest’ultima, ridicola, svista, forse si sarebbe dovuta evitare.

 

3) qualcuno ha, comunque, “ciurlato nel manico”, per proprio interesse, non avvisando i distratti dirigenti interisti: che ne dicono Forlan e relativo procuratore?

 

I fedeli interisti forse preferiscono che sulla vicenda cali un velo pietoso e che il Presidente Moratti, che molti danno per furibondo, smorzi i bollenti spiriti e non si ingegni in qualche trovata delle sue del tipo licenziare Branca e richiamare Leonardo (cosa di cui già si vocifera sui siti di gossip sportivo): tutto ormai deve concentrarsi su Campionato e Champions e, date queste premesse, lo sforzo deve raddoppiarsi.

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