Contenuto riservato agli abbonati

Caso Wimbledon-russi. Non si può tirare lo sport per i pantaloncini

Di Fred Perri
09 Maggio 2022
Quelli che applaudivano i pugni chiusi di Tommie Smith e John Carlos, ora cacciano i distinguo sulle sanzioni sportive a Mosca. Eh no, non funziona così
Berrettini contro Djokovic a Wimbledon nel 2021
Matteo Berrettini contro Novak Djokovic a Wimbledon l’11 luglio 2021 (foto Ansa)

Compagni e amici, bastardi e moralisti di ogni ordine e grado, mi avete frantumato le parti basse che già, causa operazione alla prostata, c’hanno i loro problemi. Insomma, vi volete mettere d’accordo con voi stessi? Lo sport fa politica oppure no? Perché non si può saltare di palo in frasca e adattare ogni situazione a quello che piace a noi.
Sto parlando della faccenda di Wimbledon, il torneo dei tornei di tennis che ha deciso di non far calpestare la sacra erba dell’All England Club agli atleti/e russi/e e bielorussi/e. Il dibattito è divampato e divampa. Quando leggerete queste poche sporche e inutili righe, forse non li avranno ammessi neanche agli Internazionali d’Italia a Roma.
Ora, per me, potrebbero farli arrivare direttamente in finale, per quello che mi frega. Però il fatto è questo, non si può tirare lo sport per i pantaloncini (qualsiasi aspetto della vita, veramente, ma qui si ciancia di questo) a nostro piacimento, a seconda di quello che ci interessa. Quelli che applaud...

Contenuto riservato agli abbonati
Light
leggero nel formato, profondo nei contenuti.
Digitale
leggero nel formato, profondo nei contenuti.
Full
leggero nel formato, profondo nei contenuti.
Approfondire è una scelta. Falla con Tempi. Scopri l'offerta

Articoli correlati