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Sono i titoli dell'Osservatore Romano per l'intervento di Benedetto XVI alla Questura di Roma e i richiami del segretario di Stato Vaticano Bertone e del presidente Napolitano pubblicati nelle pagine dell'organo della Santa Sede. Ecco come valutare non strumentalmente e politicamente i richiami delle maggiori autorità religiose e politiche

Tra Berlusconi e magistratura ormai è guerra. Piero Sansonetti suggerisce a Berlusconi: «Proponga alle opposizioni un patto: riformiamo la giustizia e la legge elettorale e poi subito al voto». Ritanna Armeni commenta: «Il premier non è degno di governare, però un'opposizione che si affida alla procura di Milano, non è affidabile»

Il segretario del Pd Pierluigi Bersani sembra non sapere che linea prendere. Voto sì, voto no, voto forse. La verità è che, come affermano oggi sul Foglio diversi interlocutori, «non c'è un'alternativa al Cavaliere». Luca Ricolfi sui pm: «Nulla esclude che la propria reputazione sia distrutta da un assalto giudiziario»

Nicola Imberti legge per Tempi le notizie più interessanti della giornata: «Il gruppo dei responsabili rimetterà equilibrio nelle Commissioni tra maggioranza e opposizione; se la Bicamerale boccia il federalismo salta tutto, ma nessuno vuole il voto; sul caso Ruby c'è dell'altro, ma i pm non l'hanno ancora rivelato»

Le opposizioni chiedono una proroga per la votazione del primo decreto attuativo del federalismo. Oggi il Consiglio dei Ministri decide se rinviare. Quattro i punti da ridiscutere: tassa di soggiorno dei turisti estesa a tutti i Comuni, esenzione fiscale a immobili di Chiesa e onlus, possibilità di aumentare le tasse, evitare che l'aliquota dell'Imu sia fissata dalla Finanziaria

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha denunciato la magistratura in un videomessaggio ai Promotori della Libertà: «E' gravissimo che la Procura voglia continuare ad indagare pur non essendo legittimata. Vorrei andare immediatamente dai giudici per contrastare queste accuse e ottenere una rapida archiviazione, ma non posso avallare l'illegittimità che denuncio»

Ecco cosa diceva Agnelli al direttore nel 1998, quando nei pasticci era finito il presidente degli Stati Uniti. Le campagne mediatiche sui sexgate finiscono per «decretare in diretta l'impiccagione, con sentenza universale, sommaria e spaventosa». «Mi chiedo: che vita sarà mai, questa nostra vita sorvegliata, controllata e prudente?»
