Aborto e Corte suprema. Articoli e interpretazioni fotocopia sui maggiori quotidiani italiani. Non li sfiora nemmeno il dubbio che ciò che considerano un "diritto" possa essere contestato
«Dopo 50 anni saranno di nuovo i Parlamenti degli Stati a decidere sull’aborto. Fondamentali i giudici nominati da Trump. La sentenza non è costruita su basi morali, ma giuridiche». Intervista al docente americano dell’Università di Notre Dame, Paolo Carozza
Con una maggioranza di 5 a 4 i giudici hanno ribaltato le sentenze Roe e Casey: «La Costituzione non fa alcun riferimento all'aborto e un tale diritto non è implicitamente protetto dalla Costituzione». Ora saranno i singoli Stati a decidere sul tema
«Avevo 11 anni e pochi amici. I queer su Instagram avevano un seguito incredibile». «La mia disforia è stata innescata online». «Non avevo mai avuto problemi con l'essere una ragazza prima». La disperazione dei detransitioners che non riavranno più il loro corpo
Media soddisfatti e Radicali esultanti dopo la morte del tetraplegico marchigiano in seguito a iniezione letale. Così la cura smette di essere un'opzione, la "diga" sta per crollare
L'incredibile storia di Kat (nome di fantasia), trentenne affetta dalla sindrome di Ehlers-Danlos, alla quale lo Stato ha offerto l'eutanasia al posto delle cure. «Vorrei vivere, ma se non posso curarmi non mi resta che morire»
Il giorno dopo, solo recriminazioni perché il 46enne marchigiano non ha potuto accedere al suicidio assistito. Il tragico fallimento della società di fronte al dolore di un uomo non è più nemmeno un tema
La proclamazione del valore del suicidio e dell’eutanasia come "diritti" promossi dallo Stato getta un’ombra di disperazione su un’intera civiltà; la nostra, che pare voler eliminare il suo fondamento senza averne trovato un altro
Si moltiplicano le proteste e le minacce ai giudici della Corte suprema americana. Ma la stampa liberal è sempre a caccia di buonissime ragioni per promuovere le interruzioni di gravidanza: «Meno rischi di diventare poveri»