La guida del Sistema sanitario inglese, per risultare più inclusiva, nasconde la parola. Così, però, si ingenera solo una gran confusione. Proteste del mondo medico
Il vero menefreghismo dei sani, il diritto al boia, la presunta umanità dell’eutanasia. Il bivio aperto dal marchigiano “costretto a ripiegare” sulla sedazione profonda e dalla preziosa testimonianza di Sylvie Menard
C'è sempre attenzione per chi chiede l'eutanasia, ma disinteresse per la battaglia quotidiana di tutte quelle persone (e le loro famiglie) che lottano in condizioni difficili, dimenticate dallo Stato. Parliamone
«Nessuno può disporre del corpo altrui, scegliere per un altro». Parola di pro-life? No, della deputata dem per la licenza di sopprimere feti senza stigma, «solo i cristiani pensano che siano vita, gli ebrei no. E Gesù condanna l’abuso di potere»
C'è una strana specularità nel trattare il ciclo mestruale e la gravidanza come problemi di salute pubblica, là dove per “problemi” si intende sempre e solo lo “stigma”, il “senso di colpa" e il "disservizio"
Da Starbucks ad Amazon, da Levi's ad Apple, dopo aver trasformato l'egg freezing in benefit aziendale le imprese puntano sulle interruzioni di gravidanza. Altro che "accesso alle cure", è la biologia sottomessa al capitalismo delle corporation
La notizia non sono i capricci redazionali per l'aborto o l'eutanasia, ma che ci sia un popolo che in “quelli” in pancia o carrozzella riconoscono “uno di noi"
Cronaca del convegno di Milano con Binetti, Bressan, Caliendo, Cesana, Invernizzi, Menorello, Palmieri. Per ragionare del progetto di legge in discussione al Senato
Non chiamateli più "pro-choice", per i liberal americani «è ora di usare un linguaggio che rifletta ciò per cui lottiamo: accesso alle interruzioni di gravidanza per tutti, senza giustificazioni»