La cattolica Boschi ha fretta di approvare le unioni civili, ma i lavori in parlamento vanno piano piano

Di Redazione
31 Luglio 2015
Il ministro in un'intervista si dice favorevole al matrimonio omosessuale. In commissione, però, danno battaglia i senatori Giovanardi e Malan
Il ministro delle riforme e rapporti col parlamento Maria Elena Boschi, durante la conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri. Roma 11 giugno 2015. ANSA/ANGELO CARCONI

Unioni civili, a che punto siamo? Ieri su Sette, il magazine del Corriere della Sera, è apparsa una lunga intervista al ministro delle riforme Maria Elena Boschi, che a specifica domanda sulla questione ha risposto così:

Ecco, le unioni civili, come ne uscite?
«Vengo dall’esperienza delle Giornate mondiali della gioventù, sono cattolica, ma sulle unioni civili ho una posizione diversa rispetto a quella ufficiale della Chiesa. Io sarei favorevole al matrimonio. Il Papa, dicendo «chi sono io per giudicare», ha aperto a una riflessione. Oggi, in questo Parlamento, non è realistico immaginare che si possa ottenere il matrimonio tra omosessuali; quindi, occorre mediare. Vanno evitate le posizioni estreme. Anche perché una sentenza della Corte Costituzionale vieta di equiparare le unioni civili al matrimonio. Le adozioni, poi, dividono in maniera più incisiva. L’ipotesi di ispirarsi al modello tedesco, ovvero un riconoscimento e, quindi, la possibilità di adozione all’interno della coppia per i figli nati da precedenti unioni, credo possa essere un buon punto di partenza. Perché interrompere il legame affettivo di un bambino con un genitore che per anni si è preso cura di lui, che lo va a prendere a scuola, che lo accompagna dal medico o agli allenamenti di calcio?».

OSTRUZIONISMO. Fin qui, il ministro. Ma sempre ieri l’agenzia di stampa Zenit ha spiegato che «la prima “battaglia notturna” tra sostenitori e oppositori al ddl Cirinnà si è concluso con una netta vittoria a favore dei secondi. Gli emendamenti alla bozza di legge sulle unioni civili sono ben 1500 e durante la seduta di ieri sera presso la Commissione Giustizia del Senato si è fatto in tempo a votare – e respingere – appena tre ordini del giorno. La strada si fa dunque tutta in salita per il disegno di legge, nonostante l’insistenza della relatrice, la senatrice Monica Cirinnà, a calendarizzare subito la discussione della bozza in Commissione, per portarla in aula entro i primi di agosto. La fretta di varare la discussa legge sulle unioni civili, peraltro caldeggiata in prima persona anche dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, non ha però fatto i conti con l’ostruzionismo operato dai senatori Lucio Malan (FI) e Carlo Giovanardi (AP). Dei tre ordini del giorno respinti, due erano a firma del senatore Malan e riguardavano il blocco della strategia LGBT e l’uso dei fondi Unar per la propaganda gender nelle scuole. Nel frattempo è saltata la seconda seduta, prevista per stasera (ieri, ndr)».

RACCOLTA FIRME. «Con pazienza e determinazione continueremo a spiegare, di notte e di giorno, la nostra disponibilità a garantire diritti e a evitare ogni forma di discriminazione nei confronti delle coppie di fatto, etero ed omosessuali, ma la altrettanto ferma indisponibilità ad introdurre tramite il testo della senatrice Cirinnà un simil matrimonio esclusivo per le coppie gay che apre le porte a reversibilità, adozioni e alla pratica dell’utero in affitto», ha dichiarato il senatore Giovanardi.
Nel frattempo, mercoledì pomeriggio, proprio davanti a Palazzo Madama, in piazza Cinque Lune, il Comitato Difendiamo i nostri figli ha avviato la raccolta firme contro il ddl Cirinnà. Un’iniziativa che proseguirà tutta l’estate e che, nell’ipotesi in cui il ddl venisse approvato, si tradurrebbe nella proposta di un referendum abrogativo.

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29 commenti

  1. Cisco

    Il dramma non è che la cattolica (con riserva) Boschi, ministro del PD, sia favorevole alla stepchild adoption (come fara mai, un bambino, a tollerare di essere accompagnato in piscina da un parente eterosessuale!); il dramma è che in parlamento non esistono partiti che la pensino diversamente. E solo poche persone – come il cattolico Giovanardi e il valdese Malan – stanno facendo di tutto per impedire l’approvazione della legge con l’ostruzionismo. L’ostruzionismo nasce dalla pilatesca posizione del Governo Renzi, che non vuole trovare un’intesa che salvi i diritti individuali compresi quelli dei bambini.

    1. SUSANNA ROLLI

      Hai dimenticato la Meloni, anche lei è tra i contrari, e sta prendendo voti..

  2. giuliano

    basta togliere il trucco e le parole della compagna Boschi diventano: “vengo dalla esperienze delle giornate mondiali LGBT e ARCI e sono comunista, e la mia posizione sulle unioni civili è la stessa di quella del mio partito il PD”

  3. Daniele

    Non è esatta l’affermazione che “una sentenza della Corte Costituzionale vieta di equiparare le unioni civili al matrimonio.”
    Con il combinato disposto delle sentenze 138/2010 e 170/2014, la Corte ha sostanzialmente detto che il Parlamento deve fornire una tutela giuridica alle unioni fra persone dello stesso sesso, ma che tale tutela non deve necessariamente assumere la forma dell’istituto matrimoniale (non deve, ma potrebbe, volendo). L’assenza di un obbligo non equivale a un divieto.
    La Boschi si informi meglio.

    1. yoyo

      Infatti: a vietarlo sono l intelligenza e la natura.

  4. Quercia

    …e pensare che Giovanni Paolo II, alla GMG di Parigi, rivolgendosi ai giovani disse: “voi siete la speranza della Chiesa. Voi siete la mia speranza”

    1. Infatti aveva ragione: ci sono un sacco di ragazzi, molti di più di quanto piace pensare ai vari Bob e Boschi di questo mondo, assai più ortodossi e battaglieri di certi pappamolla privi di spina dorsale che ci ritroviamo sul groppone nell’episcopato.

      1. Quercia

        Speriamo…effettivamente a Piazza San Giovanni il 20 giugno eravamo oltre un milione (e centinaia di migliaia di giovani)

        RIcordo che il Ministro Boschi, che nell’intervista parla di “mediazione”, è la stessa che ha rifiutato pochi giorni fa di ricevere per un colloquio i portavoce del family day

        1. E’ soltanto un’altra cattolica di comodo, che esibisce il suo (presunto, dato che poi fa il contrario di ciò che impone la Chiesa) cattolicesimo per seminare confusione e discordia tra i cattolici, a favore di una ben precisa parte politica e di ben precise lobby secondo il principio, mai passato di moda, del “divide et impera”. Eppure, basterebbe ricordare la Parola “Non chi dice: Signore, Signore, ma colui che fa la volontà del Padre mio che nei cieli entrerà nel Regno dei cieli”.

  5. beppe

    ultimamente non so, ma per quasi un anno il Papa ha preso di mira CERTI CATTOLICI ( ricordate i PIPISTRELLI ed esempi vari). ora voglio vedere cosa dirà alla EX CHIERICHETTA e PAPA GIRL Boschi.

    1. yoyo

      Non c’è sempre bisogno della dichiarazione pubblica. La Boschi, come prima Prodi, Turco, Bindi ecc…si squalifica da sola.

  6. Luca

    “Vengo dall’esperienza delle Giornate mondiali della gioventù, sono cattolica, ma…”.
    C’è sempre un ma.
    Mi verrebbe da dire, citando Tina Cipollari: “No Maria, io esco”.

  7. Giuseppe

    Bisogna dirlo esplicitamente e senza infingimenti: M.E. Boschi – oggettivamente – non è cattolica.
    Lo dichiara lei stessa quando dice “ho una posizione diversa da quella ufficiale della Chiesa”.
    Se hai una posizione diversa da quella della Chiesa Cattolica, su qualunque argomento, non sei cattolico/a, perchè la posizione della Chiesa deriva da Gesù Cristo, non da un qualunque leader più o meno prestigioso (men che meno Renzi ….). O sei con Lui o sei contro. Punto.
    Se non è chiaro questo principio, non ha nemmeno più senso parlare di misericordia, di “non giudicare” e di tutte queste belle cose. Sta scritto [nella Bibbia, non negli statuti del politicamente corretto] che “misericordia e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno”.
    Non esiste misericordia senza verità, e viceversa.
    Perciò la Boschi – se ha un minimo di intelligenza – la smetta di tirare in ballo il “chi sono io per giudicare”, citando cinque parole di un concetto più ampio espresso da Francesco, il cui significato è ben diverso da quello che gli la politicante di Arezzo.
    Che quindi si dimostra una dei tanti quacquaracquà che popolano la politica italiana.

    1. SUSANNA ROLLI

      Ella ha volutamente estrapolato la frase del Papa (infelice) “chi sonno io per giudircare i gay” come lo hanno fatto parecchi giornalisti, eda anche religiosi..Il tutto per portare acqua al propriomulino, nient’altro..E’ in voga il cristianesimo “faidate” e “pensoperme” che “menefregodite”, in poche parole..

  8. Sebastiano

    Un’altra della schiera degli schizofrenici della famiglia “sono cattolica ma…”.
    Ma glielo ha ordinato il dottore di dire che è cattolica?

  9. Emanuele

    “un riconoscimento e, quindi, la possibilità di adozione all’interno della coppia per i figli nati da precedenti unioni, credo possa essere un buon punto di partenza. Perché interrompere il legame affettivo di un bambino con un genitore che per anni si è preso cura di lui, che lo va a prendere a scuola, che lo accompagna dal medico o agli allenamenti di calcio?”

    Ottima domanda. Secondo questo principio la stepchild adoption si baserebbe sul legame affettivo che il bambino ha instaurato con il compagno/a del genitore; sorgono due domande: che fine ha fatto il l’altro genitore biologico del bambino? Magari il bambino vorrebbe instaurare una relazione affettiva anche col lui/lei.

    L’altra domanda riguarda cosa accade se i due compagni dovessero separarsi , cosa sempre più frequente… il bambino si troverà ad instaurare legami affettivi con il nuovo compagno/a, ma si troverà legato per sempre al primo compagno bel papà o compagna della mamma.

    Così si arriva all’assurdo: il bambino non vedrà riconosciuto il legame affettivo con la persona che lo va a prendere a scuola e al calcio, ma sarà legalmente dipendente e vincolato al ex-compagno. Immaginate cosa può succedere se la separazione è avvenuta quando il bambino era molto piccolo e se i rapporti tra i due gay sono diventati molto conflittuali: un illustre sconosciuto (per il bimbo) metterà bocca su decisioni importanti riguardo scuola, sanità, viaggi all’estero, etc. Ottimo affare…

    Così il bimbo si troverà triplicemente traumatizzato: privato delle relazioni con un genitore biologico, privato di tutele giuridiche per la persona che effettivamente lo accudisce, soggetto alla potestà di una terza persona con la quale magari non ha nessun legame…

    Eh sì, una legge proprio orientata al maggior interesse dei bambini… complimenti!

    1. xyzwk

      In primo luogo non si capisce perché a priori si debba stabilire che una coppia gay ha più probabilità di separarsi rispetto ad una qualsiasi altra coppia, secondo anche se ció dovesse succedere è esattamente quello che potrebbe succedere a chiunque sia sposato, cattolici compresi, visto che pure loro a dispetto della dottrina, divorziato come gli altri. I figli dunque hanno lo stesso trattamento a prescindere che la coppia sia etero o omosessuale.

      1. yoyo

        I gay si separano di più per la maggiore volatilità del sentimento tra le parti. Come dimostrano le statistiche degli scienziati non prezzolati.

      2. emanuele

        Sei prevenuto… dove hai letto che le coppie gay si separano più delle etero?

        Comunque, nel caso di separazione di una coppia etero, i figli manterranno il legame con i genitori ai quali sono legati, più che per legge, per diritto naturale (inteso come preesistente agli ordinamenti giuridici della patria potesta).

        Nel caso step-child adoption, si crea un legame artificioso tra bambino e compagno del genitore che, qualora dovesse separarsi, resterebbe fissato per legge impedendo al bambino di sviluppare lo stesso legame con il nuovo compagno.

        Riassumo…

        caso etero: Il bambino è figlio naturale dei genitori e qualora intendano separarsi resterà tale. Svilupperà rapporti con in nuovi compagni dei genitori, senza obblighi dil legge.

        caso gay: il bambino è privato di un genitore naturale, ed in virtù del rapporto tra genitore rimanente e compagno/a diviene figlio del compagno (step-child). Qualora il rapporto tra genitori finisca, il bambino si troverà vincolato con il vecchio compagno, mentre conviverà con una persona che non ha potestà su di lui. Di fatto, dopo la separazione si violano i diritti del bimbo (riconoscimento legale del rapporto affettivo) che hanno fatto sussistere la step-child adoption nel primo caso.

        …spero di essere stato chiaro.

        1. yoyo

          Quindi subirà l orrore di assistere al andirivieni più vorticoso. Non che in certe famiglie di separati etero sia meglio, ma vedere più uomini, o più donne, spassarsela con il padre biologico o la madre c’è da diventare pazzi.

          1. SUSANNA ROLLI

            …psst!, loro non la capiscono la tragedia dei bimbi “sbattocchiati”! Perchè è una tragedia!!

      3. To.ni

        Dolce Xyzwk

        Perché i gaiosi si separano 100 volte di più.

        Ma che parli poi tu, imbrogliona cronica.

        “I figli hanno lo stesso trattamento…” ma vergognati . Tu li affideresti, quando non riuscissi a farli abortire, pure a dei gorilla.

  10. yoyo

    I soliti del io sono cattolica ma. Ne avevo una come prof do chimica al liceo e ha sempre trattato male gli studenti, che si sfogavano poi sulle pareti dei bagni. I falsi cristiani si fanno sempre riconoscere. Anche la Boschi con i suoi luoghi comuni. Con questa testa poteva stare a casa dalle Gmg. Nom credo GPII sia orgoglioso di lei quando dice queste eresie.

  11. Bob

    Questa legge passerà. Basta aspettare il ricambio generazionale in Italia, la mentalità dei giovani non è certamente quella di Giovanardi & co.
    La cosa che trovo più assurda è che con tutti i problemi che ha l’Italia questa gente non ha di meglio da fare che intasare le istituzioni. Poi non lamentiamoci se l’Italia non funziona.

    1. underwater

      Bob o Bobo Staino? I giovani “della strada” sono un po diversi da quelli dei circoli pd.

      1. Ma ti riferisci

        Ma ti riferisci a quei parlamentari che, con tutti i problemi che hanno le famiglie italiane per tirare a campare, pensano solo a ottenere privilegi per le lobby che li sostengono, perchè a loro delle famiglie italiane non gliene può fregare di meno?

    2. angelo

      caro Bob, di INTASATO c’è sicuramente il tuo cervello. e quanto alle nuove generazioni, io conto molto sul ruolo EDUCATIVO di BELEN e KIM KARDASHIAN.

    3. grisostomo

      E’proprio vero quello che dice l’intelligentissimo Bob: trovo allucinante e rivoltante essere costretti da una minoranza di sodomiti a perdere tempo dietro i loro “diritti”, mentre l’economia e la società italiane hanno un carico di problemi da stramazzare al suolo. Più si va avanti e più viene però fuori la vera ciccia del problema; siccome la dichiarazione di essere omosessuali è soggettiva e non sarà soggetta ad esame, a verifica, a contro prova, verrà tosto adocchiata per lucrare la reversibilità pensionistica alle spalle del contribuente. Uno senza arte nè parte potrà dichiarare di essere di un’altra parrocchia e “sposerà” un minchione della sua schiatta, e il gioco sarà fatto. Nel frattempo dopo l’eventuale approvazione della CIrinnà avremo presto la rivendicazione delle quote rosa gay. Sarà una catastrofe, ci volevano proprio i comunisti per metterla su. Speriamo che prima o poi il popolo bue diventi un popolo di tigri.

    4. giovanna

      Dai Bob-Xyzwk-Daniele ,puoi fare di meglio : solo tre nick per darti ragione da sola sono pochini !

      E’ meglio di una telenovela ! 🙂

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