CdL-Unione, lo scontro tra civiltà ha un vincitore:lo statalismo

Il governo Berlusconi ha affrontato gli anni della globalizzazione e dell’euro, ha cioè guidato l’Italia in una condizione assai diversa da quella del Novecento. I nuovi tempi hanno coinciso con l’emersione di difficoltà eccezionali e sul bilancio del governo esse pesano quanto e forse più dei suoi atti. Le elezioni hanno avuto luogo in queste circostanze e perciò il valore di scelta di civiltà che esse comportano appare come nascosto nel dibattito sui limiti e sui meriti del governo Berlusconi.
Se il centrodestra avesse vinto le elezioni, continueremmo a vivere in un paese normale, in cui i problemi possono essere affrontati senza timore che la loro soluzione avvenga in modo autoritario e unilaterale – cosa che ci è promessa invece dal governo Prodi. Un paese in difficoltà può essere prono ad affidarsi a un regime “provvidenziale”, che si fa carico, col suo intervento sistematico, della soluzione di tutti i problemi, ma che con ciò impone il suo potere come risorsa salvifica.
La sinistra gioca sulla difficoltà della situazione per fare un’esecuzione sommaria del governo Berlusconi e delle sue politiche, pur sapendo che essa stessa non ha il potere di cambiare i dati della realtà. Proprio per questo la sinistra si sente in grado di porsi, in quanto fautrice dell’intervento pubblico, alla testa del popolo. La linea liberale fa affidamento sull’iniziativa dei singoli e dei gruppi e cerca di creare le condizioni perché essa si manifesti. La sinistra che Prodi impersona vede invece nella mano pubblica e nell’ampiezza dei suoi interventi la chiave di volta del percorso italiano negli anni 2000.
L’Unione, inoltre, porta con sé un bagaglio culturale di negazione e di antitesi alla tradizione del nostro paese: il suo laicismo è dissimulato, ma rimane il fatto che esso sussiste proprio perché è radicato in tutte le culture della sinistra. In questi anni, l’eccezione dell’Italia come unico paese di cultura cattolica in Europa è stata dovuta anche al fatto che nel nostro paese governava il centrodestra. Con la sinistra, il vento laicista europeo soffia in Italia. I cattolici che hanno votato per la sinistra, ne porteranno doppia responsabilità. Noi abbiamo indicato la linea opposta, la linea della libertà e della tradizione e confidiamo nella forza spirituale che da esse promana.
bagetbozzo@ragionpolitica.it

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