Fatina genderless, sorellastre buone, principesse ambientaliste e principi contro il patriarcato. Il musical di Amazon è talmente grottesco che sembra scritto da un nemico della generazione woke
La fata genderless fa provare a Cenerentola un abito al passo con i tempi
Ora è tutto chiaro, il live action di Cenerentola distribuito da Amazon Prime l’ha prodotto Orban. Non c’è altra spiegazione. Chi se non un perverso reazionario populista sovranista nemico del progresso, del popolo, di Vettel e degli unicorni del Pride, avrebbe potuto pensare di includere e accozzare nello stesso film tutti, dicasi tutti, i nuovissimi cliché della woke generation, per vedere l’effetto grottesco che fa?
Una Corazzata Kotiomkin dell'inclusività
Adesso la raccontiamo tutta, questa Corazzata Kotiomkin dell’inclusività che è la Cenerentola di Kay Cannon, e chi non legge tifa Soros e Grande Reset. In un paese dove vengono rispettate tutte le regole dell’Academy, cioè dove vivono cantando e ballando (sì, è un musical) neri, asiatici, ispanici, neri non americani, afroamericani, nativi americani, bianchi, rappresentanti dell’Alaska e delle isole del Pacifico di ogni età e dimensione, vive la giovane Ella (la cantautrice pop americana di origine cubana Camilla Cabel...