
Chi bussa alla porta (di democratici e repubblicani)
Questa settimana mi sembra interessante segnalare anche ai lettori di Tempi un manifesto con cui gli amici ciellini americani si sono presentati al dibattito sulle elezioni presidenziali americane. Credo che questo manifesto aiuti a riflettere sulla politica in termini un po’ meno distratti e, forse, astratti, di quanto sovente siamo abituati fare. Lo sottoscrivo per intero sperando di poterne discutere anche con gli amici e lettori del NYT.
“Nel profondo del cuore dell’esperienza americana si trova la tensione umana verso un ideale infinito. Dall’inizio della loro storia gli Usa hanno concepito se stessi come il paese dove tutti gli uomini potevano dare espressione piena ai propri desideri, creare comunità, lavoro, costruire insomma un ‘mondo nuovo’. Fino ad oggi gli americani hanno sempre avuto un radicato senso positivo della vita, convinti che il cuore dell’uomo contenga una profonda promessa e che la libertà può realizzarsi senza dover aspettare la generosità dei potenti. Come cristiani, abbiano una grande sensibilità per questo idealismo e per questa libertà, perché abbiamo incontrato nella carne l’Ideale che muove ogni cuore umano. Questo Ideale non è un’idea astratta, ma una presenza tangibile nella storia. Ogni qualvolta la concretezza di questa presenza viene negata o distrutta, l’Ideale si riduce a una ideologia e l’ideologia serve sempre quelli che hanno il potere. Per questo motivo il nostro atteggiamento in politica è quello della responsabilità davanti al dono della realtà. Una politica di responsabilità non difende nessuna nozione preconcetta e ideologica di come le cose dovrebbero essere, ma afferma il primato dei desideri dell’uomo sull’ideologia astratta, degli individui e delle comunità sulle istituzioni impersonali. È l’atteggiamento della dottrina sociale della Chiesa cattolica, sintetizzata nei tre principi di libertà, sussidiarietà e solidarietà. La libertà significa, nel concreto, libertà di vivere, costruire ed educare, associarsi intorno a un bisogno condiviso e rispondervi con un’iniziativa creativa. Sussidiarietà significa che lo stato deve servire la società e non prendere il suo posto, e che quanto può essere realizzato meglio dalla base non dovrebbe essere intrapreso dal governo. Al contrario, lo stato dovrebe sostenere e difendere tutte le forme di libera costruzione creativa e riconoscere il loro valore pubblico. La solidarietà significa che la politica deve prestare attenzione anche ai bisogni di quei membri più deboli della società a cui mancano l’opportunità e le risorse per esprimere liberamente la propria creatività. Ci sembra che questi principi abbracciano il meglio della tradizione americana e possono costituire fondamenta adeguate a una società democratica e pluralistica. In occasione delle prossime elezioni vogliamo contribuire al pubblico dibattito politico con questi principi rivolgendoli a tutti gli uomini e donne di buona volontà, trasversalmente ai partiti. In questo spirito, abbiamo identificato poche questioni concrete che ci sembra rappresentino delle applicazioni importanti di una politica di responsabilità.
1) Prima di tutto, la libertà di educazione, poiché educare i giovani è una delle più importanti forme di espressione umana e non dovrebbe mai costituire monopolio di una sola parte politica. Noi chiediamo allo stato la certezza che a ciascuno venga offerta un’educazione compatibile con la dignità e la libertà umane. Ciò richiede, prima di tutto, favorire e sostenere le iniziative di individui, famiglie e comunità e implica poi che l’educazione pubblica permetta la libertà di espressione e di associazione a tutti.
2) In generale, la politica pubblica deve riconoscere e valorizzare tutte le comunità intermedie che si trovano tra l’individuo e il potere del governo e degli interessi economici privati. Questo significa riconoscere il ruolo sociale essenziale della famiglia insieme al valore pubblico delle organizzazioni non profit, per esempio in materia di politica fiscale.
3) La legge deve proteggere l’integrità del corpo umano, dal concepimento fino alla morte naturale. Entrambi i principi di sussidiarietà e di solidarietà sono cruciali per il campo sanitario che sempre di più è regolato su potenti interessi economici. Indubbiamente, il diritto a cure sanitarie adeguate rappresenta una parte importante del diritto alla vita.
4) Una politica di responsabilità significa anche che sia l’isolazionismo che l’egemonia rappresentano risposte inaccettabili alle tante sfide che ci vengono dal resto del mondo. Gli Usa hanno oggi, come nessuna altra nazione, il compito storico di mantenere la pace nel mondo come condizione necessaria allo sviluppo umano. Inoltre, l’America deve essere all’altezza della sua straordinaria tradizione di apertura verso gli emigranti stranieri che da sempre costituiscono una grande fonte di vitalità nella nostra storia”.
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