Chi è il lealista e chi il traditore? Diabolico dilemma chestertoniano

Di Berlicche
16 Novembre 2013
Il diavolo ricorda che già Paolo di Tarso avvisava: guardatevi da coloro “quorum deum venter est”. Ragionare con la pancia in politica è più che un peccato: è un errore

Mio caro Malacoda, si fa presto a dire “traditore!”. E per noi amanti del caos, della divisione, della distruzione questo uso iperbolico e sproporzionato delle parole è un bene. Il tradimento ha a che fare con l’amore, con la lealtà verso la patria, con la fiducia accordata. Si consuma nel nascondimento, nel tramare nel buio, nell’accordo sotterraneo con il nemico. Non dovrebbe essere una categoria applicata al pubblico dibattito sulla linea politica di un partito. Ma tant’è…

Resta comunque un dilemma se chi cerca di salvare una situazione sia un traditore o un eroe. O, viceversa, se chi si batte per un ideale sia un eroe o non piuttosto un traditore. Chesterton si occupò del tema in un racconto di padre Brown, All’insegna della spada spezzata. «Dove un uomo saggio potrebbe nascondere una foglia?» domanda il prete di fronte alla tomba del generale inglese Arthur St. Clare. «Nella foresta» risponde l’ex ladro Flambeau. Il generale è morto impiccato, con la propria spada spezzata appesa al collo, giustiziato dal generale brasiliano Olivier, che ha catturato St. Clare dopo una battaglia eroica ma insensata, temeraria, un attacco di un manipolo di soldati contro le truppe brasileire soverchianti per numero e armamento.

Qualcosa non torna nella storia: St. Clare era persona equilibrata, la decisione folle dell’attacco non si spiega. Olivier era condottiero che risparmiava i prigionieri, non li impiccava. In realtà, dice padre Brown, St. Clare era un traditore. Scoperto, aveva ucciso lo smascheratore con un fendente, spezzando la spada e lasciandogli la punta nel cadavere. Per nascondere il morto ne aveva fatti altri (il saggio nasconde una foglia nella foresta), lasciando massacrare i suoi uomini in una battaglia senza speranza. Finì prigioniero e fu liberato, ma un superstite scoprì il tradimento e impiccò il generale fedifrago.

Padre Brown scopre il tutto, ma lo tiene nascosto. St, Clare, il morto impiccato, resta un eroe. Olivier, il vincitore generoso, viene condannato all’ignominia. Risolto l’enigma, padre Brown lo raddoppia, non svela ciò che ha scoperto. Tace. E il dubbio che il traditore che passa per un eroe sia veramente un eroe risorge. Il presunto santo diventato un diavolo potrebbe tornare a circondarsi dell’aureola. Il giusto si è rivelato un assassino ma forse solo per un attimo. Per qualche enigmatico motivo padre Brown decide che la giustizia che ha scoperto deve rimanere segreta. Forse vuole continuare in un gioco di specchi che ci toglie ogni certezza, forse ha una ragione superiore per rinunciare a scagliare contro St. Clare l’accusa di traditore.

Caro nipote, ti ho rinfrescato la memoria di questa breve storia per un motivo molto semplice, un consiglio vecchio come il mondo: prudenza. Non è tutto tradimento quel che appare tale, non è tutto lealismo quello che si sbandiera. Già Paolo di Tarso metteva sull’avviso: guardatevi da coloro “quorum deum venter est”, quelli, si potrebbe liberamente tradurre, che ragionano con la pancia. In politica è più che un peccato (la qual cosa non potrebbe che farci piacere), è un errore.

Ben venga, dici tu, di rovina in rovina. Hai ragione. Solo che ci sono situazioni in cui mi scoccia fare la figura del fesso.

Tuo affezionatissimo zio Berlicche

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13 commenti

  1. daniele

    C./att. Luigi Amicone

    Ciao, caro Luigi,
    sono nel movimento da 30 anni (se ci vediamo, ci conosciamo) e per quanto concerne il nuovo posizionamento politico dei ns. 4/5 comuni amici sono molto deluso e non li voterò più.
    Mi piace ricordare che ci é stato anche chiesto e insegnato di lavorare, per i cambiamenti, all’interno del posto in cui vivi (ricordi i discorsi e le raccomandazioni su come comportarsi e vivere al lavoro o in particolare nelle parrocchie dove tutto ci sembrava “stretto” e di poco interesse) portando si il ns. entusiasmo e la ns. esperienza ma anche accettando intelligentemente dei coinvolgimenti e spesso dei compromessi.
    Ricordo quindi con piacere e affetto la mia Parrocchia e il mio Prete (era di A.C.) che nella vita ha dimostrato sempre una grande “compagnia”.
    Siamo tutti del parere che non sia facile difendere ad oltranza certi comportamenti o certi compagni di viaggio riconoscendo però e non dimenticando che certi risultati e certe posizioni sono state raggiunte anche grazie a loro.
    Per questo sono del parere che a Roma i ns.amici hanno fatto una figura pessima (da vecchia DC) e diversi di noi, stanchi, spaesati,increduli, anche da prima del Meeting 2013, guardano da qualche mese ad altre realtà e personalità.
    Io, da semplice attivista, continuo a stare in Forza Italia ma non ti nascondo che guardo con interesse a personalità e idee diverse, come Alemanno.
    Buon lavoro,Grazie, daniele

  2. Serafino

    Io ancora fatico a capire come qualcuno sano di mente e sostenitore dell’ ideologia di destra possa dare il voto ad un simile esempio di inettitudine, mal governo che si regge su un sistema clientelare e totale disprezzo per il decoro.Solo in Italia abbiamo una destra ultra garantista, al limite del ridicolo, pronta a giurare che Ruby era considereta la nipote di un capo di stato, pronta a sorvolare sulle sentenze che legano Dell’Utri a doppio filo con la mafia, che mente fino allo sfinimento sui dati fallimentari dei governi Berlusconi.E’ davvero possibile che in Italia, paese radicalmente conservatore, non esista nessuna possibilità di far lavorare serenamente delle forze di centrodestra senza la ormai impresentabile figura di Berlusconi?Siamo davvero ridotti ad accettare che un Galliani passi dal calcio ai piani alti della politica per lasciare che Barbara possa giocare con il suo giocattolo nuovo e che Marina scenda in Campo solo per il fatto di essere unta da un cognome che evoca una gloria da fine impero? Devo credere seriamente che qualsiasi voto dato ad un partito conservatore debba per forza finire in mano ad un uomo che ha fatto il suo tempo e che fatica ad accettare che questo paese ha bisogno di tutto tranne che di altri venti anni di populismo e perenne campagna elettorale?Spero di no.Spero di potere esprimere un voto che rappresenti la mia ideologia senza che esso venga tradotto in infinite lotte su fantomatici complotti ad personam e contese legate alle intercettazioni o alla necessità di modificare la prescrizione per alcuni reati.Un bacino voti di centrodestra esisteva prima di Silvio ed esisterà dopo.Un qualsiasi uomo di stato si sarebbe fatto da parte per permettere ad altri di portare avanti delle lotte che son di tutti i moderati di destra senza personalismi, così solo per il bene di quell’Italia che dice di amare.

  3. Questa “presa di coscienza” e di distanza dal cav. e dai falchi doveva essere presa molto tempo fa.
    Perché solo adesso se ne rendono conto?
    Eppure tutti sono stati fedeli esecutori di disposizioni del padrone.
    I “diversamenti berlusconiani” fecero cadere il governo Monti.
    Ricondo ancora quell’arringa di Angelino in Parlamento.
    Perché non hanno seguito allora Mario Mauro?
    Allora bisognava prendere distanza da b., invece lo hanno assecondato,
    si è perso del tempo inutilmente, e tutto a danno del Paese.

  4. vincenzo roma

    Credo che i ministri del Pdl si siano montati la testa. Hanno ottenuto una scissione e continuano a chiedere a FI di sostenerli nella attività di Governo per il bene del nostro paese. Ma cribbio, cosa hanno fatto per impedire l’aumento dell’IVA e l’abolizione dell’IMU? Come mai non si sono mai ribellati agli aumenti delle tasse? E come mai non hanno mai chiesto di tagliare i costi del bilancio dello Stato, iniziando dalla abolizione di quei carrozzoni che sostengono i politici trombati?? Non mi facciano ridere, sono attaccati al “cadreghino” ministeriale. Non parlo di coloro che, ottenendo la qualifica di SAGGI si son montati la testa e la incominciano a usare per dare testate come i muli. Alle prossime elezioni, miei “scissionisti” e vedremo i vostri risultati.

  5. Cisco

    Ho apprezzato il passaggio del discorso di Berlusconi sul non chiamare “traditori” i governativi, per il resto solita retorica antieuropeista e anti magistratura, insomma un Beppe Grillo in doppio petto. Non sarebbe certo strano se Sarkozy e la Merkel avessero ordito questo fantasioso “complotto dello spread”, loro fanno gli interessi dei loro rispettivi paesi, non i propri.

  6. Fabio

    Anch’io sono felice, sento il desiderio di impegnarmi in prima persona, e voglio provare a creare un club Forza Silvio nel mio paese. Avanti così, grazie Silvio, saremo tutti protagonisti di un nuovo inizio

  7. Michela

    Adesso Forza Italia deve rinnovare completamente. Ogni club locale Forza Silvio che si andrà creando deve essere autonomo dai potentati locali e/o paesani. Si deve ricominciare da zero, e se i vecchi portatori di voti sono scontenti escano anche loro dal movimento. Con una nuova classe dirigente, che parte dal basso, e si riconosce nel leader, sia Silvio o Marina poco conta, allora davvero si potranno porre le basi per una vittoria bulgara alle prossime elezioni e per i prossimi venti anni. Sono emozionata come tantissimi anni fa. Comprendo che Silvio ha la sua età, ma ha tanti figli che possano portare avanti la sua eredità. L’unica cosa che dispiace è l’uscita di Eugenia Roccella. Mi auguro che quando gli alfaniani saranno cancellati dagli elettori Silvio o Marina abbia la capacità di recuperare Eugenia. Non condivido la sua scelta, ma troppo spesso le correnti del cattolicesimo in politica si sono autoemarginate. Quanto a Lupi, Formigoni, CIcchitto, Giovanardi, Quagliarello, il problema vero è che gli elettori non li volevano più. Silvio ne ha preso atto, ed ha fatto bene.

    1. giovanna

      Al bar sotto casa mia hanno fatto discorsi più profondi, mamma mia che livello rasoterra.

      1. giovanna

        Per rimanere in tema col titolo dell’articolo, mi è sembrato da una lettura veloce del Corriere della sera on line che il Corriere sia molto soddisfatto di questa scissione e tra i due contendenti metta decisamente in migliore luce i falchi .
        Ne ho dedotto che il Corriere già intravede il crollo della possibiltà di sostenere le istanze a favore della vita e della famiglia che tanto ostacolava e parteggia per la parte “meno pericolosa ” o addirittura contigua, molto contigua, agli avversari dei cattolici.
        Comunque la soddisfazione è palese e l’appoggio a Fitto e company puzza un bel pò .
        Anche se in minoranza, ma non è detto, l’importante è mantenere alto lo sguardo, lavorare per il bene comune, lasciando tutto il deteriore del berlusconismo a chi ci sguazza.

        1. Sergio

          Ma no, il governo è paradossalmente più centrista di prima, e Forza Italia, come ha detto Berlusconi nel suo famoso di scorso in TV, si caratterizzerà come partito dai valori cristiani. Alfano e la sua cricca si sono suicidati, ma dal male può venire il bene: permetteranno il rafforzamento e la discesa in campo di Marina Berlusconi e impediranno un governo gender che poteva nascere con quei 4 senatori a vita. Meglio di così si muore, sarà il PD di Renzi a portarci al voto, e saremo pronti. FORZA ITALIA

          1. giovanna

            Se Forza Italia si caratterizzerà come partito dai valori cristiani ( o anche valori umani, che in un certo senso è lo stesso per me, intendo lche lavori per il bene comune) sarò la prima ad essere contenta, ma in effetti la vedo molto difficile, data la maggioranza di aderenti che sembrano presi da altro, da tutt’altro. Vedremo.
            (comunque anche io faccio fatica a capire questa concezione della leadership, mi sembra così assurda e anacronistica, per lo stesso leader e per la stessa famiglia del leader, che per fortuna fino adesso se ne è tirata fuori alla grande )

          2. giovanni

            Marina la figlia prediletta di papà Silvio erediterà ” Fossa Italia”. I magistrati esultano, altri vent’anni di lavoro assicurato.

    2. andrea

      “Marina o Silvio poco conta?”
      “Ha tanti figli?”
      “gli elettori non li volevano più?”

      C’è stata una consultazione elettorale nazionale in questi ultimi due mesi?

      Questa concezione cubano/sovietica della leadership non riesco proprio a capirla.

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