
Chi si scandalizza per Camoranesi
L’oriundo non porta bene. Il periodo più nero per la nazionale (a cavallo tra gli anni ’50 e ’60) ha infatti coinciso con l’immissione scriteriata di calciatori sudamericani con improbabili parentele italiane. Spero che la storia non si ripeta con Mauro German Camoranesi. Lo dico per questioni scaramantiche, non per questioni sociali o tecniche. Di queste ultime si può però discutere: è utile Camoranesi? Io credo di no, ma non è questo che mi preme. Vorrei piuttosto bastonare i soliti schizzinosi che si scandalizzano perché Camoranesi non è italiano. È vero, è argentino al 100%, come è altrettanto vero che i suoi antenati vengono da Potenza Picena. Però, per anni, abbiamo taroccato passaporti di gente improbabile (mogli, mariti, calciatori, badanti) per farli passare da italiani e adesso facciamo i duri con uno che il prezioso documento ce l’ha autentico? Fatemi il piacere. Prendiamoci Camoranesi e intrecciamo le dita. Il problema non è lui, ma il vecchio Trap. C’è ancora?
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