
Ci scrive l’ex ministro della Difesa brasiliano: «Le notizie italiane sulle tangenti Finmeccanica sono false»
Signori, per quanto riguarda i contenuti del vostro articolo “Attacco a Finmeccanica”, ci tengo a informarvi che il Brasile, attraverso il programma Pro-Super della Marina brasiliana e nella linea fissata dalla Strategia nazionale di difesa brasiliana, intendeva acquistare navi per la protezione delle sue coste.
Presi contatto col ministro italiano dello Sviluppo e altre autorità. Parlammo dell’interesse del Brasile, e spiegai che non volevamo essere semplici acquirenti ma anche partner, quindi qualunque negoziato avrebbe compreso produzione in Brasile con trasferimento di tecnologia e partenariato nazionale.
Le necessità del Brasile consistevano in cinque fregate, cinque navi per il pattugliamento oceanico e una nave di appoggio logistico. Informai che l’impresa italiana avrebbe dovuto iscriversi presentando la sua offerta nella procedura di gara brasiliana, alla quale erano già interessati altri (la britannica Bae Systems, coreani, tedeschi, francesi e altri che non ricordo). L’impresa italiana avrebbe dovuto cercare un’impresa brasiliana come partner nel progetto.
Visitai un cantiere (credo a La Spezia), dove potei vedere una nave per pattugliamento. In nessun momento ebbe luogo una qualche “trattativa riguardo a tangenti”. Le notizie che circolano in Italia sono false. Il programma della Marina brasiliana attualmente è in stand-by, e sono state solamente acquistate tre navi prodotte da una ditta inglese. Si è trattato di un acquisto occasionale: erano navi ordinate da Trinidad e Tobago, che poi ha rinunciato. Distinti saluti.
Nelson A. Jobim
ex ministro della Difesa brasiliano
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