Ci vorrebbe Maggie in campo

Di Fred Perri
27 Febbraio 2003
Con la Thatcher potrei portare mia figlia allo stadio

Guardavo un tale che gettava seggiolini in campo a Torino e pensavo a Maggie Thatcher. Maggie era una tipa incazzosetta. Un giorno gli argentini la fecero arrabbiare e lei mandò la flotta a regolare i conti. Un altro gli hooligans esagerarono e lei li mandò in galera e buttò via la chiave. Siccome questo è un giornale garantista non racconterò cosa fanno gli inglesi agli hooligans, però lo penso e spero che accada anche qui. E poi fate pure le copertine indignate, intanto allo stadio ci potrei portare mia figlia. Esaurite queste facezie, devo sistemare una faccenda in sospeso riguardo alla partita da me raccontata tre settimane fa. Se arrivammo a vincere il torneo del 1979, oltre alla compattezza della squadra e alla mia idea finale, certamente decisivo fu l’apporto del miglior giocatore (con Maurizio Ruscelli) che calcò il campetto degli Emiliani: Achille Sogliani. Era (in campo) un po’ come Maggie: spigoloso, a volte irritante nella sua voglia di vincere e, naturalmente, bravissimo.

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