
Coca-Cola vuole rendere il mondo un posto magico e migliore (per Coca-Cola)

Il 30 settembre Coca-Cola ha inaugurato il nuovo piano quinquennale. Non è una sovietica similitudine, ma una frizzante realtà: i celeberrimi “brands” aggiornano ogni cinque anni il loro assetto strategico, rinnovando nel profondo la propria immagine. Nuova filosofia, nuovi “sion” (mission & vision), forme nuove, nuovi colori.
Uno spot stupefacente
Addio alla frase “Taste the feeling”, che ci accompagna dal 2016, e benvenuta “Real Magic” da qui al futuro. Cheers!
«Siamo a un punto di inflessione», ha detto Manolo Arroyo, responsabile marketing globale, «gli ultimi 18 mesi (di pandemia, nda) hanno rivoluzionato ogni aspetto della nostra vita e ci hanno messo davanti alla scelta generazionale se tornare a un modello binario, bianco e nero di vedere la vita, o se dare il nostro contributo per rendere il mondo un posto migliore».
L’inaugurazione, come ogni piano che si rispetti, è divisa in fasi e ora ci troviamo nella fase di lancio, allacciate le cinture! L’attivazione è cominciata il 27 settembre, principalmente su YouTube e Twitch (piattaforma social di contenuti in diretta, dove milioni di ragazzi ne guardano altri giocare ai videogiochi, commentando via chat).
Dal 3 ottobre l’operazione ha coinvolto anche la tv, con uno spot stupefacente.
Giovanna e l’Orco
Si vola dentro un’arena stracolma di pubblico, tutti gridano in visibilio. Fanno il tifo scatenato a cinque schermi che proiettano le facce, tese, di cinque ragazzi con le cuffie. Si stanno sfidando in una battaglia virtuale. Zoom su una di loro: concentratissima, si morde il labbro, sembra Giovanna d’Arco nel film di Besson. Batte compulsivamente sulla tastiera del computer, muovendo un enorme orco contro nemici armati, ma uno di questi lo atterra. La nostra Giovanna è sfinita, apre il frigo e si stappa un bel cochino.
In un vortice di bollicine, entriamo per magia nella testa dell’orco e vediamo il ricordo della sua mamma che gli tende la mano. Silenzio e suspance. Giovanna schiaccia i tasti per riprendere la battaglia, ma l’orco non risponde agli impulsi, anzi: guarda triste i commilitoni feriti, mentre si espande una musica commovente, da Gladiatore nel campo di spighe. Orco guarda con sdegno la sua ascia e la getta via, poi erompe in un grido di liberazione. La folla è esterrefatta, e non solo i presenti, anche i collegati via Twitch sgranano gli occhi davanti al loro smartphone, sdraiati sul letto.
L’evento ha evidentemente portata mondiale, perché tutti, ma proprio tutti, sono collegati alla diretta, dall’ufficio, dai ristoranti, lo commentano anche i telegiornali. Il mondo assiste commosso a Orco che abbraccia il suo nemico, ai mostri che si alzano l’un l’altro, fin quando un tizio batte il suo bastone magico al suolo e il mondo torna verde e fiorito. Anche dallo spazio si vede il globo terracqueo guarire di colpo. L’orco guarda nello schermo verso Giovanna, che gli sorride grata e alza la bottiglia di coca, in segno di saluto. Compare la scritta: “Siamo a una coca di distanza l’uno dall’altro”.
Il “realismo magico” di Coca-Cola
Real Magic, o “Realismo Magico”, che, come insegna il primo episodio di “Narcos”, è quella cosa che succede in pittura, quando in un’ambientazione realistica e minuziosamente dettagliata s’introduce un elemento estraniante. Ma questa roba non è arte, è pubblicità. Anche chi non lo ammette, conosce benissimo la differenza (e non c’entrano solo i soldi o il lavorare su commissione – Michelangelo docet).
Per quanto ci paia strana, soprattutto se come me avete più di 23 anni, quest’ultima uscita di Coca-Cola è partorita da un calcolo specifico: i 160 miliardi di dollari cubati dall’industria del gaming nel 2020 e gli oltre 200 miliardi che annuncia di generare nel 2022. Giusto per intenderci, le squadre di calcio hanno anche i loro personali giocatori di Playstation, a cui garantiscono uno stipendio variabile, ma sempre superiore ai 60mila euro (netti) all’anno.
Fatti un sorso e urla nel cuscino
Ha ragione il dottor Manolo Arroyo, siamo davanti a un punto di inflessione: possiamo decidere se rendere il mondo un posto migliore per Coca-Cola. Aizzarci per guerre virtuali giocate da altri, che possiamo commentare con faccine in diretta, ma che in realtà non devono più esistere nemmeno nella finzione, perché con la magia e un po’ di coca torneremo a vedere i nostri avatar abbracciarsi e il mondo colorarsi di verde, aprendoci all’eterno pomeriggio del nostro futuro celeste.
Sei sovraeccitato? Fatti un sorso di Coca, che la pace dei sensi arriva. Nel frattempo, puoi urlare nel cuscino se ti aiuta. Guarda, ti accendo la PlayStation.
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