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«I leader di Hamas vivono all’estero in hotel eleganti e grattacieli di lusso», echeggia in rete l’appello di Suheib Yousef, il militante pentito figlio di uno dei sette fondatori di Hamas: Suheib è fuggito da Gaza nel 2019 e da allora vive nascosto per timore della vendetta riservata ai traditori. «Mi appello ai leader», ha scritto, «incluso mio padre, perché si dimettano da questo movimento corrotto. Sono certo che anche lui sa come stanno le cose».
Suo padre Hassan Yousef e i suoi fratelli sono tra i capi indiscussi del movimento fondamentalista, bollato come terrorista da Stati Uniti e Unione Europea, eppure vivono all’estero nei paradisi arabi che li ospitano e li proteggono e dove fanno lucrosi affari, come attestano i documenti che trapelano dai report del dipartimento del Tesoro americano e dei servizi di intelligence di mezzo mondo.
Tutte le strade portano all’estero
È un segreto di Pulcinella del resto. Hamas controlla una rete di imprese, industrie edilizie attive in tu...
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