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Cinema Fortunato

Con il cinema sì che si mangia (ma evitate le salsicce)

Di Simone Fortunato
17 Maggio 2024
“Il gusto delle cose”, in sala, è cucina di alto livello. Lo era solo per finta quella de “Il sapore del successo”. Lo chef consiglia “Big Night” di Stanley Tucci. E sconsiglia “Sausage Party”. Le recensioni della settimana
Fotogramma del film “Il gusto delle cose” di Anh Hung Tran

Il testo che segue è tratto dalla puntata settimanale di “Cinema Fortunato”, la newsletter di recensioni cinematografiche riservata agli abbonati di Tempi. Abbonati per riceverla ogni giovedì.
Legenda: ★★★★ pazzesco | ★★★ ci sta | ★★ ’nzomma | ★ imbarazzante
Il gusto delle cose ★★★
Di Anh Hung Tran
Dove vederlo: al cinema
Nella Francia della seconda metà dell’Ottocento, una cuoca eccezionale realizza i piatti di un raffinato gastronomo. Bella storia d’amore e cibo. Almeno metà del minutaggio (forse eccessivo: si va oltre le 2 ore) è dedicata al cibo, ideato, preparato e impiattato. L’altra metà alle dinamiche amorose tra i due bravi protagonisti, Juliette Binoche e Benoît Magimel. Lei, gentile e un po’ schiva, ha la capacità di dar forma alle idee un po’ folli del geniale gastronomo che passa le giornate a contemplare lei al lavoro. Bella storia d’amore e di senso: ci vuole tempo, pazienza, fatica per dare vita a un piatto, così come ci vuole tempo, pazienza, fatica per conoscere le sf...

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