«Con queste [link url=https://dev.tempi.it/fotogallery/chiaro-scuro-il-carcere-di-san-vittore-con-gli-occhi-dei-detenuti#.Unf7RJRYTt4]foto[/link] vi faccio vedere il carcere con gli occhi di un detenuto»

Un avvocato fotografo e una mostra che ci farà immergere nella vita reale dei reclusi, senza filtri

Oggi le porte del carcere di San Vittore si apriranno a magistrati, giornalisti, avvocati penalisti. Non si tratta di strani arresti di massa, ma della presentazione di una mostra fotografica che ha colpito l’attenzione della direzione del carcere, della Camera penale di Milano e dell’Associazione nazionale magistrati milanese. Si intitola “Chiaro scuro del carcere – il percorso del detenuto, dall’ingresso alla cella” di cui tempi.it vi offre qualche immagine in anteprima: è un rarissimo caso in cui la vita reale dei detenuti sarà visibili a tutti i cittadini, senza filtri.

PASSIONE. La mostra sarà presentata oggi in carcere, ma già tra un mese arriverà in centro città, spostandosi dal 2 al 6 dicembre all’Urban center in Galleria Vittorio Emanuele: sarà interessante raccontare allora l’effetto che faranno sui passanti affaccendati nelle compere natalizie la vista delle sbarre, le porte chiuse, le stanze soffocanti da pochi metri quadri in cui si convive anche in otto-dieci persone. Così come sarà sicuramente altrettanto interessante capire che pensieri susciteranno le stesse foto, quando la mostra, successivamente, sarà esposta al III piano del Tribunale di Milano, davanti a quei giudici o pubblici ministeri che il carcere lo commutano come pena o lo chiedono come misura cautelare.

L’AVVOCATO-FOTOGRAFO. Le fotografie sono state scattate dall’avvocato milanese Alessandro Bastianello che così racconta a tempi.it: «Sono un penalista e ho la passione per la fotografia. Mi è venuto il desiderio di fare qualcosa di concreto per i detenuti: questa mostra nasce per raccogliere i fondi per un successivo progetto, creare un laboratorio di fotografia a San Vittore che sarà tenuto dallo Ied. Ho tentato di raccontare con la mia macchina fotografica le emozioni che vive un detenuto. Non ho “vissuto” il carcere solo da avvocato, professione per la quale posso dire di aver girato tutte le carceri: l’Unione camere penali ha un Osservatorio carceri che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica al problema delle carceri e questa è una delle iniziative nate proprio in questo ambito».

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