«Congiuntura difficile. L’Europa non rovini il nostro piccolo miracolo economico»

Intervista ad Alessandro Spada (Assolombarda): «Aziende italiane protagoniste di mesi di crescita straordinaria. Ecco cosa chiediamo a Bruxelles e Roma su tassi di interesse, debito pubblico, investimenti e nucleare per continuare a volare»

Nucleare? Sì, grazie. E poi: più Europa, a patto che sia solidale (leggi: Eurobond) e meno rigida sulle regole di bilancio, ma soprattutto che pensi alle sfide poste da Stati Uniti e Cina e guardi meno al proprio ombelico “verde”. Se al governo Meloni servisse un’agenda delle cose da fare, Alessandro Spada è pronto a servirgliela.

Il presidente di Assolombarda, l’associazione che riunisce le imprese del più importante tessuto produttivo del paese, ha le idee chiare e in un colloquio con Tempi approfondisce i temi già toccati nel suo intervento di inizio luglio, davanti al gotha dell’imprenditoria lombarda e alla stessa premier. Senza dimenticare il lascito, di capitano d’industria e di uomo delle istituzioni, di Silvio Berlusconi.

Presidente Spada, in quello che per molti era il passaggio più importante del suo discorso all’ultima assemblea generale di Assolombarda, lei ha detto: «Noi siamo, per natura geografica, nel cuore dell’Europa...

Contenuto riservato agli abbonati: abbonati per accedere.

Già abbonato? Accedi con le tue credenziali:

Exit mobile version