Convegno famiglia. Cinque risposte ad Augias che ci consiglia di liberarci dalle nostre «aggressività primordiali»

Di Emanuele Boffi
23 Gennaio 2015
Il giornalista di Repubblica tira in ballo Cl, il «clima di violenza» dell'incontro, il ragazzo che ha fatto la domanda, don Inzoli. Cinque precisazioni

incontro-famiglia-regione-omofobia-adinolfi-maroni-tempi1Scusate se insistiamo, non è per una fissazione, ma è che quel che ha scritto ieri Corrado Augias su Repubblica lo riteniamo degno di qualche precisazione. Rispondendo a un lettore che lo interpella sul significato dell’espressione «famiglia naturale», il giornalista del quotidiano romano scrive le seguenti testuali parole:

Dunque il convegno milanese sulla difesa della famiglia c’è stato e sulla famiglia naturale ne sappiamo più o meno quanto prima, può essere un nido d’amore o un nido di vipere, certe volte funziona certe altre no, ci sono genitori esemplari e genitori irresponsabili eccetera. Morale: la qualità delle persone e la forza delle circostanze è più forte del vincolo giuridico sul quale la famiglia è costruita, ovvero le dizioni “famiglia” e “naturale” racchiudono concetti ai quali ci si può affidare fino a un certo punto, semplicemente enunciati non significano granché. In compenso sappiamo qualche cosa di più sul movimento Comunione e Liberazione, sui suoi sentimenti profondi, sul suo stare nel mondo. La presenza del sacerdote Mauro Inzoli severamente redarguito dalla sua Chiesa per abusi sui minori è stata una specie di contrappasso o più modestamente un risvolto beffardo del quale s’è molto parlato. Mi ha colpito di più il clima di violenza trattenuta che lo studente Angelo Antinoro ha fatto emergere quando ha tentato di parlare. Sentire un ex ministro come La Russa gridargli più volte «culattone», vedere chi sedeva alla presidenza apostrofarlo con ira: «Sei venuto qui a rompere le balle», è stato illuminante. Sono atteggiamenti che nessuno dovrebbe avere, tanto meno dovrebbe averli chi si dice cattolico, per di più appartenente o vicino a un movimento che si intitola nientemeno Comunione e Liberazione. Un titolo molto impegnativo che non dovrebbe mai essere accostato a comportamenti forsennati. Se mai appartenessi a quel movimento chiederei subito di organizzare un convegno per studiare come poter comunicare con chi ha idee diverse e soprattutto come potersi liberare, ma davvero, delle aggressività primordiali.

augias-repubblica-famigliaTralasciando la questione sulla «famiglia naturale», che, come si vede, per lo stesso Augias è un pretesto, vorremmo precisare quanto segue:

1) Comunione e Liberazione non c’entra nulla. Né con il convegno in questione, né col comportamento dei suoi aderenti. Il movimento ecclesiale, infatti, non è fra i promotori dell’incontro, nessuno dei suoi rappresentanti o leader vi ha preso parola, chi lo ha fatto – parlando dal palco o assistendo in platea – lo ha fatto per propria iniziativa e assumendosi le sue responsabilità. Far passare l’idea che uno è un mascalzone “perché è di Cl” o è stato “educato in Cl” è un’accusa indebita, illogica, vergognosa. Se ragionassimo alla stessa maniera, dovremmo dire che chi ha scritto insulti sul muro della nostra sede è stato educato nella redazione di Repubblica. È una palese scemenza, e infatti noi non lo pensiamo.

2) A proposito del clima di «violenza trattenuta», così come lo chiama Augias, va fatta una precisazione giornalistica e che riguarda la cronaca dei fatti. Chi ha dato una notizia falsa, cioè che si trattasse di un «convegno omofobo» e «anti-gay», infischiandosene delle precisazioni degli organizzatori, è Repubblica, non Tempi. Prima di farci la morale, Augias dovrebbe farsi qualche domanda sulla professionalità e deontologia dei suoi colleghi, non sulla coerenza degli aderenti a Cl.

tempi-scritte-omofobia3) A proposito delle studente Angelo Antinoro.

– Ignazio La Russa risponderà per quel che lo riguarda. A nostro parere ha sbagliato a insultarlo e dovrebbe chiedere scusa.

– Per quanto riguarda l’espressione «sei venuto qui a rompere le balle», proferita dal direttore di questo giornale che moderava l’incontro, si può convenire che non siano parole educate. Ma come può constatare chiunque veda per intero il filmato dell’incontro, e non solo le parti scelte e tagliate dai vari siti di informazione, il ragazzo è salito sul palco anche se nessuno lo aveva invitato né avesse il diritto di farlo. Erano previsti gli interventi dei relatori e di nessun altro. Nessun dibattito era mai stato annunciato né era in scaletta, nessuna domanda (pro o contro le parole dei relatori) è stata posta. Corrado Augias ritiene che su questi temi sia necessario un dibattito? Lo organizzi. Inviti Antinoro, noi o chi vuole lui.
Sebbene, quindi, il ragazzo non avesse alcun diritto di porre domande, Luigi Amicone, come gli ha spiegato anche pubblicamente, ha concesso a lui (e solo a lui) di esplicitare il suo interrogativo. Solo che la domanda ha toccato un tema che non c’entrava nulla con quanto detto prima. Una pura provocazione. Se, quindi, non si possono in alcun modo giustificare gli insulti, al tempo stesso si può comprendere come gente che per due settimane si è sentita etichettata come «omofoba», che ha fatto ore di coda per assistere a un convegno, che ha potuto parteciparvi solo perché protetta dalle forze dell’ordine, si può comprendere, dicevamo, perché queste persone non siano scattate in piedi per una standing ovation dopo l’insulsa domanda dell’Antinoro.

repubblica-convegno-omofobia4) Don Mauro Inzoli. Come abbiamo già scritto e come spiegato dal nostro direttore in alcune interviste, riteniamo che il sacerdote sia stato imprudente. Detto questo, su di lui – come su chiunque altro –, a differenza di Augias, non esprimiamo alcun giudizio di ordine morale. Anche perché, a differenza di Augias, noi sappiamo di non sapere. Non è vero, come hanno scritto alcuni giornali, che è stato «espulso» dalla Chiesa o che «è stato ridotto allo stato laicale». Della sua situazione sono a conoscenza solo lui, gli uomini di Chiesa che se ne sono occupati e papa Francesco. Augias sa qualcosa in più? Non crediamo, infanga e basta. Quel che sappiamo di don Inzoli è che è un cittadino italiano, incensurato, libero di andare dove vuole. Le limitazioni imposte dalla Chiesa, cui come sacerdote è tenuto all’obbedienza, sono una questione che riguarda lui, la Chiesa e la sua coscienza. Non certo ad Augias o a noi.

5) A proposito del convegno che il giornalista ci invita a organizzare, cogliamo l’occasione al balzo. Lo faremo ben volentieri, non prima di aver organizzato un incontro sui metodi di reclutamento della polizia segreta cecoslovacca. Seguirà dibattito. Tutte le domande sono ammesse, anche quelle che aiutano a liberarsi dalle «aggressività primordiali».

Articoli correlati

65 commenti

  1. Paolo Venisi

    @Gloria Anfurio e Daisy.. ehh vi ho letto in ritardo…

    Ah sì, ha Tracce come rivista ufficiale? Allora sono due le riviste!

    Informatevi meglio va…. il direttore Luigi Amicone (quello delle frasi diciamo “aggressive”):

    “Negli anni Settanta frequenta l’Università Cattolica a Milano ed aderisce a Comunione e Liberazione.
    […]
    Nel 1994 Amicone ha fondato il settimanale Tempi, del quale ha mantenuto la direzione. Collabora per Il Foglio e Il Giornale. È uno degli intellettuali di riferimento del movimento cattolico Comunione e Liberazione.”

    Pertanto, in quanto direttore del giornale, detta la linea editoriale alla quale tutta la redazione deve attenersi.

    Se CL ha la rivista Tracce come organo ufficiale, ha Tempi come organo di stampa ufficioso.

    Chairo?

    1. Fran'cesco

      Paolo, se non ci fossi tu ad iiluminarci…
      un po’ come Repubblicona, che avendo il direttore puri-indagato, chi lo legge deve finire in prigione.

    2. Kan63

      Grazie Paolo che ci insegni come essere di CL, se non ci fossi tu….mannaggia, pensa magari ci metteremmo a leggere Repubblica. Non ti senti mai un po’ presuntuosino?

  2. Ho Ragione io

    Vedo che il buon Filomena è già stato asfaltato da Giovanna e me ne compiaccio.
    Sui fatti di Milano dico soltanto che la caccia all’uomo nei confronti di don Inzoli è stata di una bestialità sconvolgente. Come si permette un “rappresentante del popolo” (bleah) di fotografare, mettere il cerchietto rosso attorno e postare sulla rete l’immagine di uno che stava nel pubblico ad ascoltare, non era relatore, non ha fatto domande (a differenza dell’agit prop Antinoro che ha fatto irruzione sul palco provocatoriamente e su commissione)? Io ricordo che la buon anima di Nanni Loy per poter mandare in onda l’innocente specchio segreto del cappuccino e del croissant doveva prima ottenere pacchi di liberatorie, invece per difamare e svergognare e molestare un cittadino non serve nesun consenso (e valga anche per l’ignobile telefonata dell’invereconda zanzara). E poi, dico, il “chi sono io per giudicare” vale solo per i gay di Sel o per tutti?

    1. Orazio Pecci

      Ho letto da qualche parte che poi la “rappresentante del popolo” ha ammesso di essersi sbagliata, che quello da lei cerchiato di rosso non era neppure don Inzoli e ha cancellato il relativo post dalla sua pagina fb. Sapete dirmi se è vero?

      1. Saverio

        Per restare in tema e riscaldare l’ambiente, leggo che l’avv. Taormina, per avere detto durante una trasmissione che lui non assumerebbe mai un gay, è stato condannato a 10 mila € di risarcimento danni.
        Primo grado e conferma in appello.
        E’ evidente che non servono le leggi sull’omofobia per massacrare allegramente i portatori malsani di opinioni scorrette.
        Quali siano le opinioni morali corrette e quali quelle scorrette lo decidono i Tribunali.
        Ci sono apposta.
        Sia chiaro.

        1. ochalan

          Taormina, quello delle macchie di sangue nel garage della Franzoni…che personaggio.

          1. Saverio

            Ochalan, si vede che sei di sinistra.
            Lo dici, ma non lo dici…
            Hanno fatto bene a condannare Taormina.
            Capperi.

          2. ochalan

            Ho fatto una battuta. Ovvio che hanno fatto bene, perché la sua è stata vera discriminazione. Mai votatoca sinistra, neppure al liceo.

        2. Raider

          Verissimo, Saverio. Ma l’ideologia impone di procedere dall’egemonia culturale al potere di legiferare. Quindi, le leggi col marchio di fabbrica devono essere approvate con cerimonia parlamentare, anche laddove le leggi vigenti e le interpertazioni e applicazioni da parte di una magistratura più sovrana del popolo, sul popolo, a prescindere dal popolo, bastano per perseguire chi sgarra. E sebbene io trovi che Taormina, nello specifico, sia andato oltre il buonsenso e abbia offeso la sensibilità di molti, gay e non gay, ritengo che sia un suo diritto assumere nel suo ufficio chi gli pare. Mentre sembra che in alcuni ambienti di lavoro – moda e spettacolo -, al contrario, l’essere gay o comunque, rientrare nelle 54 tipologie di “orientamento sessuale” secondo l’ultimo censimento Lgbt, lungi dal creare ostacoli, costituisca, se non un requisito indispensabile, certo, un’opportunità in più. Ma anche solo a parlare di questo, con la legge Scalfar8, si sarebbe passibili di galera. Meglio che non passi il ddl.

  3. Antonio

    Augias “dimentica” le aggressività primordiali di chi aggredisce le sentinelle in piedi!?
    Meno male che le sue aggressività non sono più primordiali, ma “solo” ideologiche!

  4. lorenzo

    in parziale dissenso da quanto scritto, se i partecipanti, tra cui la russa, hanno tenuto un comportamento indegno un atteggiamento di censura sia da parte del moderatore sul momento, che degli organizzatori a posteriori sarebbe stato opportuno. il moderatore ha moderato male. se poi un moderatore decide di far intervenire qualcuno quel qualcuno ha il diritto di esprimersi oppure il moderatore ha commesso un abuso e non è un buon moderatore. se il moderatore insulta colui che ha autorizzato ad intervenire, sapendo che era latore di opinioni dissenzienti, non è un buon moderatore. se il ragionamento è: “CL non c’entra con gli insulti e non ha organizzato l’incontro” anche dire che il ragazzo era “responsabile” di quello che avveniva fuori dal palazzo della regione è una sciocchezza. comunque mediaticamente, ma soprattutto per correttezza, se si permette a qualcuno di parlare poi non gli si può dare del rompiballe. una pacata risposta nel merito sarebbe stata sia strategicamente che metodologicamente più utile. un prete anche condannato una volta scontata la pena può andare dove vuole. o se va a fare la spesa chiuderemo l’esselunga?

    1. To_NI

      @ Lorenzo
      E’ tutto comprensibile, pure l’indignazione per le pessime battute di La Russa e la mancata moderazione. D’accordo , ci possono essere degli errori. Ma credo, per amore di giustizia, non fermarsi a questo e tenere in debito conto lo stato d’animo di chi ha organizzato questo convegno “sulla famiglia” contro il quale è stata condotta una vera e propria campagna di diffamazione prima e durante dopo. Per cui trovo personalmente più comprensione che indignazione per chi si è sentito “in trincea”.
      Non posso fare a meno di ricordare con che tipo di nemico (non mi sembra una parola fuori misura) con cui abbiamo da fare: In ogni gaiopride alla Chiesa, al Papa (a quell’granduomo e gran Papa di Benedetto XVI in particolare) è stato rivolto (da maschi vestite da femmine e viceversa, tra parrucche, tacchi a spillo e paillettes) ogni forma di insulto e rappresentazione oscena e sacrilega. Ricordo ancora quando Benedetto XVI invitato alla Sapienza, quattro professori hanno tirato fuori un discorso fatto anni prima dal papa, stravolgendone il significato (ma l’avevano letto?) per dare il “la” ad una campagna di diffamazione che è culminata con la prepotenza di quattro studentacci sinistrosi che hanno costretto a desistere il papa a partecipare. In questi casi non c’è stata legge Mancino da osservare, non ci sono forze pubbliche che intervengono in nome della discriminazione e non c’è stato sepolcro imbiancato fieramente laico che dalla redazione del proprio giornale ha usato un tono ed una condanna decisa e ferma. Ma ci si è nascosto dietro parole come “espressioni colorate” (per i gaio pride) o inopportunità dell’invito ( per il papa alla sapienza).
      Detto questo Lorenzo, credo che il tuo pur legittimo ed equilibrato “parziale dissenso” dovrebbe pur tenere conto del quadro genere in cui ci muoviamo nel quale le “ferme condanne” sono a senso unico approfittando della scusa della battuta di la Russa o della presenza del don Inzoli che nessuno, al convegno, aveva invocato.

  5. maurizio

    Vanda cara,basta con questo giochetto di rilanciare con singoli episodi o parole o fatti come se la responsabilità fosse comunque di chi ha promosso il Convegno milanese o iniziative simile:cretini ce ne sono in giro tanti,di tutte le risme e colori ma la responsabilità di ciò che fanno o dicono é solo loro..un po di granu salis nella zucca,per favore che,cosi,si sta meglio al mondo!!

  6. maurizio

    Quando deliberatamente e testardamente si persegue un preciso disegno di odio,di rifiuto preconcetto ed ideologico,di scientifica mistificazione dei fatti,di cultura del sospetto e del giudizio preventivo di condanna solo perché di altro pensiero o credo o storia umana non c’é dialogo o riflessione motivata che tenga:questo é l’illuminismo laicista che ha sempre coltivato e privilegiato il pensiero unico,fosse quello marxista/comunista o quello nazi-fascista..due facce della stessa medaglia..ora siamo alla fase tre,quella più perbenista e democratica Repubblica e simili,delle Iene o imitatori occasionali,delle lobby gay(non ho detto dei gay che possono essere anche persone rispettabili-e ce ne sono stati ed anche di alto livello culturale e umano vedi Pasolini e Testori),dei radical-chic da salotto presnti in tutti i programmi a pontificare su tutto e non accettare mai seri e corretti contradditori e,infine,i difensori dei diritti civili-salvo negare quegli degli altri che la pensano noncome la maggioranza “illuminata”…di fronte a questa gloriosa armata tutto sembra tempo perso,anzi tutto sembra proprio perso..perché la ragione é persa..ma non disperiamo perche la Verità,alla fine-proprio alla fine,sempre vince con buona pace di tutti..non la propria interessata verità ma la Verità verache si é posta nel mondo per salvarlo dai falsi dei o padroni del mondo(leggere il bellissimo libro di Bergson)..Buona notte a tutti!!
    P.S:dimenticavo gli Eco,gli Scalfari,i Guzzanti e discepoli vari…che allegria!!?

  7. Enrico

    Non è un caso: più conosco i linciatori di CL e più mi piacciono i ciellini.
    I nientologi alla augias predicano tolleranza (ora anche misericordia) ad personam ma si sputtanano da soli dopo due righe, scaricando il loro livore su chi parla chiaro e ci mette la faccia.
    Gente come augias rappresentano quel “tiepido” che si vomita.

  8. Vanda

    Oggi davanti una scuola è apparsa la scritta “gay al rogo” ovviamente qui non si fa nessun riferimento a questo di atto vandalico

    1. ochalan

      Potete fare tutti i corsi di rieducazione che volete, ma le dinamiche tra ragazzi sono sempre state queste. I professori possono solo cercare di attutirne gli effetti.

      1. pero

        Ochlan, vi hanno scritto omofobi davanti alla redazione tempi e avete gridato allo scandalo, scrivendo diversi articoli sull’accaduto. pare proprio che facciate due pesi e due misure.
        non dimostrate un minimo di solidarietà quando le vittime di atti vandalici (perchè non sono vandali solo se colpiscono voi) siamo noi!

        1. giovanna

          Caro Pero, cadi dal pero : ciò che ha descritto Vanda è molto generico, senza nome della città, senza contesto. Difficile, molto difficile, commentare, si rischia di parlare sul nulla. E comunque è ovvio, più che ovvio se uno legge sempre qui ed è in buona fede, che nessuno di Tempi e del 99,99 % dei commentatori, approverebbe mai delle scritte ingiuriose. Hai letto l’articolo sugli omosessuali buttati giù dal palazzo dall’Isis ? Non si è presentato a commentare manco mezzo gay , mentre molti dei lettori di Tempi si sono dichiarati atterriti dalla notizia.
          Dammi retta, non ti accodare allo strumentale vittimismo gay (benché tale vittimismo appaia piuttosto connaturato alla condizione omosessuale, non saprei dire perché, ma da tanti interventi, compreso il tuo, sembra così ) , sii uomo.

          1. Misure

            Giovanna scusa ma i vittimismi siete voi, una scritta e avete pubblicato 5 articoli. Ora sai che sul muro di una scuole e apparsa una scritta omofoba come “gay al rogo”. sarebbe stato carino leggere un forte e sincero messaggio di condanna invece che le solite polemiche e smentirmi dare della vittima, quando sulla vostra prima pag primeggiano le notizie del vostro muro imbrattato. ripeto signora, due puoi e due misure vostro muro imbrattato.

          2. yoyo

            Era il muro della redazione, non, appunto, quello di una scuola, dove puoi cancellare le scritte esterne, ma i bagni si ricopriranno sempre di battute personali salaci.

          3. solidare

            yoyo cosa ti devo dire?
            io avevo subito espresso il mio sdegno per la violenza da voi subita quel giorno e avevo chiaramente e inequivocabilmente condannato quel gesto.
            non mi sono messo a fare tanti discorsi.
            non ho chiesto se era un tramezzo o un muro portante, se fosse sul muro dell’edificio o quello affianco. se era facile o difficile pulire, etc.
            questi sono tutti pretesti per non prendere una posizione.
            volevano colpire voi ed era chiaro e tanto è bastato a me per schierarmi con voi.
            evidentemente voi non nutrite pari sentimenti di solidarietà. pazienza.
            due pesi, due misure!

          4. yoyo

            A, non sono della redazione. B, la solidarietà verso i gay colpiti da violenze e viltà è sottintesa. Sei tu che non riesci a capire il mondo degli adolescenti. Non ti ricordi più cosa vuol dire essere alle medie o al liceo e sembrare un po “strano”.

          5. chenesai

            Yoyo, uno la redazione ci ha propinato 3 articoli per via delle scritte sui suoi di muri e mai, dico mai un accenno alle varie scritte apparse negli anni sopra i muri di tante associazioni gay.
            secondo, forse sono stati anche gli adolescenti a fare le scritte sui vostri muri. che ne sai

          6. Fran'cesco

            La differenza e’ che qui nessuno odia i gay.
            E che la redazione ha appena pubblicato un duro commento a come vengono perseguitati i gay in Iraq.
            Hai notizia di qualche associazione gay che fa lo stesso con le migliaia di perseguitati cristiani?

  9. Filippo81

    Non fate caso a quello che dice il simpatico augias, non è colpa sua…..

  10. pimpulo

    L”unica cosa certa e’ che la russa deve essere processato e condannato.sfido chiunque a negare che questa sia cosa buona e giusta

    1. Salvo Errori

      Come ti avevo detto sono gay ma non fanatico, è proprio il dialogo quello che cerco, non leggerete mai da parte mia ” Tizio e Caio statevi zitti che state scrivendo stronzate” MAI ( sperando che nessun altro si firmi col mio nome… sarebbe una bella carognata).
      Magari vi potrebbe sembrare strano che un gay e diciamolo pure…praticamente ateo…frequenti questo sito….la realtà è che per avere una visione più chiara delle cose ho bisogno di due punti di vista opposti…poi traggo le mie conclusioni.

      Fran’cesco LGBT, Repubblica e compagnia bella non accettano un convegnio del genere perchè non rimangono chiusi nel proprio paese ma vanno oltre, guardano un europa piena di matrimoni e unioni civili mentre qui in italia si discute ancora sulla sacralità della “famiglia naturale”, non sapendo che anche questo in paese un po “vintage” le famiglie omosessuali sn una realtà…esistono…e che quindi richiedono gli stessi diritti e doveri delle coppie “normali”.
      Stefano se per te è violento un bacio gay e cori dal tema “LOVE IS LOVE”o ” omofobia vattene via” di fronte alle sentinelle in piedi non capisco il tuo concetto di violenza…se fossero stati attaccati fisicamente penso che qualsiasi giornale si sarebbe divertito a stampare in prima pagina le immagini di sentinelle ferite…ma la realtà è ben diversa…ecco qualche punto di vista delle sentinelle
      http://m.youtube.com/watch?v=oS0oDb2WfNw
      Vi consiglio di vedere Crozza che commenta questo video su Il paese delle meraviglie per farvi due risate.

      1. Fran'cesco

        Salvo,
        tra “non accettare” e “mettere in piedi una campagna di menzogne” ne passa.
        Ben vengano le dimostrazioni contro, ma se sei minimamente onesto con te stesso e vai a guardarti i filmati di sabato ti accorgi che Rep e il 90% degli intervistati fuori dal palazzo della Regione (e pure il tizio delle Iene) parlava di altro. Dicevano che al convegno si volevano curare i gay.
        Questo non lo accetto. E’ questione di onesta’, se non c’e’ onesta’ e’ inutile discutere.
        .
        Io i video li ho visti, anche l’intervista del “disturbatore” che ha calpestato i diritti di 3mila persone.
        Anche le interviste delle associazioni fuori, indignate giustamente perche’ al Convegno si “diceva” che i gay vanno curati… pensa un po’.
        .
        PS: Il video me lo guardero’, ma Crozza proprio non lo sopporto, per me’ e’ della stessa risma di Cruciani e Charlie Hebdo.

      2. Kan63

        Sulle sentinelle ci sono stati anche atti di violenza fisica e comunque se ti vengo a un metro di distanza mentre aspetti l’autobus (o mentre sei fermo in piedi a leggere un libro) e ti urlo in faccia qualsiasi cosa questa è una forma di violenza. Poi ci sono state anche le contestazioni “light” e legittime, questo non si discute ma stai tranquillo che nessun telegiornale è lì a vedere se vola qualche spintone o qualche sberla a una sentinella, l’orientamento è piuttosto il contrario nel mondo della grande comunicazione.
        La questione sulla famiglia non è una questione sui gay (come ho scritto sopra) ma una questione sulla famiglia. Il fatto che difendere la famiglia sia considerato “anti gay” o “omofobo” è una strumentalizzazione utile ad avere uno strumento in più per attaccare un istituto come la famiglia su cui si fonda da secoli la nostra società (e non ho acora parlato di religione).
        Eliminare la famiglia vuol dire eliminare l’ultimo baluardo (o almeno il più forte) che separa il potere dell’individuo. Chi è il potere? Il potere dei ben pensanti come Augias che si ritengono più intelligenti del popolino e gli vogliono dire come deve vivere, vogliono essere loro i tenutari delle regole della civile convivenza. Bene io invece preferisco che sia una persona che mi vuole bene a insegnarmi come stare al mondo, preferisco degli ignoranti come mio padre e mia madre (che hanno fatto le elementari) che volendomi bene mi hanno messo al mondo che un intelligentone come Augias a cui non frega niente di me (e se servisse alla causa sarebbe disposto a sacrificarmi dall’oggi al domani).
        Dopodiché ho imparato che ci sono altre persone che mi vogliono bene (ma bene veramente, vogliono bene alla mia felicità non a quello a cui potrei servirgli), una l’ho sposata e altri sono diventati miei amici e altri ancora mi hanno fatto (ri)conoscere la Chiesa Cattolica (sai ero ateo anch’io) e la presenza misteriosa di un certo Cristo…
        Di questi e della mia (poca) intelligenza (che adesso qualche volt chiamo anima perché le sento come un tutt’uno) mi fido.
        E questo insegno ai miei figli: pensa alla tua felicità, guarda chi ti vuole bene e usa la tua testa per giudicare tutto.
        Il resto sono chiacchere da bar.

      3. Fran'cesco

        Salvo, ho visto il video…
        Ecco qui non troverai niente del genere.
        Non ci vuole molto a trovare un ragazzo dalla faccia pulita e un po’ beota che va a caccia di due o tre ignoranti che dicano quello che vuole lui, montando ad arte qualche minuto di video. Qui non troverai niente del genere perché amiamo l’uomo e abbiamo la verità. Buona serata.

        1. Fran'cesco

          ops… “amiamo” la verità

    2. tiglat

      Pimpulo, cose come quelle di La Russa, se finiscono nelle mani dei magistrati si complicano e diventano strumento di una repressione delle opinioni a livello nazionale. Detto questo, Ignazio non è neppure secondo me bonjour finesse.

  11. Salvo Errori

    L’unica cosa chiara riguardo don Inzoli è che sia stato ufficilamente condannato dalla Chiesa per abusi sui minori…e qui penso di non dire falsità, ció che non capisco è come sia possibile che un cittadino italiano con accuse simili possa essere incensurato e “libero di andare dove vuole”…
    IN GALERA come qualsiasi altro cittadino che abbia commesso una cosa simile, ma a quanto pare far parte della chiesa da dei bonus,come nel monopoli…andate al via senza passare di prigione…ammettetelo non è una cosa normale ( se fossi stato una sua vittima gli avrei dato una testata sul naso…o forse peggio).
    Per quanto riguarda l intervento di quel ragazzo al convegno lo reputo alquanto…INUTILE, non tanto per le argomentazioni che poteva avere ( che potevano anche essere valide), ma per i presenti al convegno( per come la vedo io)…mancava solo Giovanardi( non so se fosse presente o meno) ed era il pacchetto completo FCNFLOT “famiglia cattolica naturale felice libera da ogni turbamento”.
    Le domande che voleva rivolgere ai presenti erano decisamente scomode, per questo non ha ricevuto risposte ( casomai insulti), su gay.it è è presente un video che chiarisce i punti su cui avrebbe desiderato confrontarsi.
    Detto questo penso che sarebbe bello se ci fosse la possibilità ( sperando che non volino nuovamente certe “belle” parole) di avere un confronto ( anche organizzato da Repubblica) tra Antinoro e Amicone, in modo da ascoltare due opposti punti di vista sull argomento…
    DIALOGO ladies and gentlemens

    1. Fran'cesco

      Salvo (tuoi) Errori,
      nonostante il nome che ti sei dato continui a negarti con una selva di errori eh?
      Dialogo e’ esattamente quello che non vogliono i LGBT, Respubblica e compagnia belante.
      Altrimenti non avrebbero presentato il convegno come “i sostenitori della famiglia vogliono curare i gay”.
      .
      E provotore e’ il nome giusto del pastorello, altrimenti avrebbe fatto un’altra domanda, chessoio, magari leggermente piu’ a tema. (Se non sai di cosa si e’ parlato guardati i filmati).

    2. Stefano

      Caro Salvo (o Salva?), se non capisci che uno che scrive testualmente “violenza primordiale trattenuta” sara’ pure giornalista di vaglia ma non pensa nemmeno al significato delle parole che usa, mi spiace davvero per te.
      Gli accessi di violenza si potranno definire primordiali, solo quando a questa violenza si dia sfogo – chesso’ magari attaccando gente che sta leggendo in piedi nelle piazze, senza disturbare nessuno.
      Se la violenza primordiale e’ repressa, pur magari a stento, pur magari lasciando sfuggire parole intemperanti, più (“culattone”) o meno (“rompiballe”), non e’ più violenza o e’ assai meno violenta, e molto più simile al dialogo che invochi.
      C’e’ sempre nei “fini pensatori” di Repubblica, questa bieca tendenza a dirsi più civili, più intelligenti degli altri mentre si indica ai picchiatori della tribù -questi si primordiali e violenti, altro che – chi si debba colpire, e al resto delle pecore belanti della pubblica opinione italiana chi si debba disprezzare, a prescindere. E’ dagli anni 70 che questo giochino e’ usato. Che persone come te – dialogo e tutto il resto – non se ne rendano conto, non depone a favore della vostra freschezza intellettuale…

    3. giovanna

      Caro Salvo, non sembri uno di quei fanatici gay che scrivono qui, perciò ti consiglio di continuare a seguire il sito e avrai il confronto che sembri desiderare. Nel frattempo, ti assicuro che la domanda sui gay da curare o simili che il ragazzo mandato dalle iene ha posto, è tutto tranne che scomoda , semplicemente era del tutto fuori argomento.

  12. Alberto

    Mi sembra utile fare convegni sulla famiglia con rituali contestazioni e sciame giornalistico, perchè cosi si incomincia a fare conoscere l’intolleranza totalitaria del movimento LGBT, la gente deve prenderne conoscenza e coscenza e questo mi sembra stia avvenendo perchè ancora molti cattolici sono ancora all’oscuro di sigle LGBT, di termini “omofobo”, di decreto Scalfarotto e via dicendo.
    Sarà dura ma non prevarranno!

  13. Filomena^^^^

    Non so a quali scalzacani bestemmiatori ti riferisci, io non ho mai bestemmiato e non certo perché per voi è un peccato, ma per educazione, come pure non uso certi linguaggi che ho visto usare qui da molti buoni cattolici. Detto questo il dibattito secondo me non vede contrapposta la componente omosessuale a chi difende la famiglia, ma bensì i conservatori e tutto il resto della società civile. Come ho già in passato fatto notare, non occorre essere omosessuali per contestare la vostra visione tradizionalista e a mio parere frustrante della famiglia o meglio ancora della vita. A quel convegno mancava solo che si consigliasse i partecipanti passivi ad usare il cilicio.

    1. giovanna

      Mah, non so se in una delle tue personalità multiple( finora provate dalla foto con tanto di barba e dall’esserti fatta beccare a firmarti Gianni , ma chissà in quante altre ti sei espressa) hai mai bestemmiato, certo hai detto cose gravissime contro l’uomo e la vita dell’uomo : comunque sei di una falsità ragguardevole… questo è certo.
      Non è che uno se è cattolico, non può notare comportamenti mistificatori : ti piacerebbe, eh, barbuta Filomena ?
      Poi, dai, dare del frustrato al prossimo, da parte di chi è l’emblema della frustrazione umana, maschile o femminile che sia, con l’aridità e il grigiore e il piattume e il bisogno di mistificare e imbrogliare che evidenzi un giorno sì e l’altro pure !

      1. Filomena....

        Risponderti è decisamente perdere tempo, comunque lo farò solo per un piccolo particolare che dimostra quanto sei prevenuta e falsa. La foto di quell’uomo che non ho postato io ma che evidentemente qualcun altro ha agggiunto non aveva la barba! Se vuoi offendere e seguire i film che ti fai nella tua testolina prima almeno mettiti gli occhiali!

        1. giovanna

          No, caro/a, hai postato un commento col tuo consueto stile asciutto e secco, perfettamente in tema con l’argomento, rimarcando, come fai sempre, che tu non dici parolacce , e ti è scappata la fotina col barbuto : barba di uno o due giorni, non barbona, non so tu ogni quanto te la fai !
          Comunque non si trattava di signorina, quale ti camuffi di solito, e la redazione non ha ritenuto opportuno cancellare la fotina, come da te richiesto,dato che il mittente era lo stesso !

          Per chi volesse verificare di persona la falsità di questo barbuto di due giorni :

          https://dev.tempi.it/solidarieta-ncd-lombardia-a-tempi-attacco-vandalico-violento-e-vergognoso#.VMJa-2d0zow

          Quando ho tempo, posto anche il link della volta che sei stata beccata a firmarti Gianni , caro falsone/a, postando due commenti identici , uno col nick Filomena e uno col nick Gianni, prendendotela con la redazione che li aveva pubblicati tutti e due, per il tuo scorno e pubblico ludibrio.
          Falsona che non sei altro.

          1. Giannino Stoppani

            Giovanna, non infierire, probabilmente il buon Filomeno ha postato altrove con la foto da sbarbato e ora si confonde nello sbagliarsi…

    2. Fran'cesco

      Filomena^^^^
      la nostra visione di famiglia e’ talmente frustrante che e’ condivisa almeno da centinaia di milioni di cattolici nel mondo; non so gli altri.
      Per quanto riguarda il cilicio, se ti riferisci alla mitica Costanza ti consiglio di leggerti “Sottomissione for dummies”. Non e’ un manuale d’uso per insesperti, e’ solo un divertente tentativo di spiegarsi dialogando.

    3. To_Ni

      Filomena
      Certo tu non bestemmi, sei “educata”. Per te non dire le parolacce è “civiltà”. Ed il giusto coincide con il “legale”. Che tristezza!

      Come ti hanno già fatto notare in passato la contrapposizione “conservatori” ed il resto della “società civile” è una emerita stupidaggine , stante che presuppone che i conservatori non facciano parte della “società civile” (che per te coincide solo con quella parte che si amalgama al tuo essere) .
      Frustrante sarà la tua visione della vita con i suoi 4 (diconsi quattro) impulsi (di cui due si esercitano nel bagno). Ancor peggio vai con la famiglia (che non è tradizionale…perché è solo quella) che hai dimostrato che non la conosci, non ti interessa di conoscerla, dubito alla grande che non sei in grado (anche se volessi) di farla, ma che ti impegni a denigrarla mescolandola con qualsiasi melma proposta.

  14. Filomena....

    E invece voi che andate ad ascoltare verità rivelate che non si possono mettere in discussione, visto che non era previsto che nessuno facesse domande, siete molto intelligenti! E dopo parlate di pensiero unico e indottrinamento di massa… Un bel esempio di partecipazione…..tanti ma tutti zitti in adorazione!!!!

    1. Fran'cesco

      Filomena…
      (rispondo a te perche’ Shiva l’ho bannato da tempo)
      Ci sono Convegni e Dibattiti.
      Quando Amato ha dibattuto con Scalfarotto, quest’ultimo e’ stato asfaltato in lungo e in largo.
      Se anche il pastorello avesse fatto una domanda pertinente (ti e’ forse sfuggito che il convegno non parlava di guarigione come continua a dire Ripubblica?), decidendo lui stesso cosa era giusto (fare una domanda, solo LUI) e cosa no, avrebbe avuto una risposta soddisfacente.

      1. Giannino Stoppani

        I militanti gay vogliono il dibattito?!
        La cosa mi stupisce alquanto, visto che il loro desiderio è zittire ogni voce di dissenso con la legge scalfarotto prossima ventura.
        Gli stessi scalzacani che razzolano su questo sito si limitano a ripetere slogan, invettive e bestemmie.
        In TV solo rarissimamente, per non dire mai, ho visto trattare in modo equidistante questi argomenti con dibattiti tra persone competenti.

    2. daisy

      1) io non capisco questo accanimento nei confronti di questa persona presente nel pubblico. E’ vero è stato accusato di… ma lei ha mai incontrato un pedofilo? Io sì, in carcere e mi ha fatto un’enorme tenerezza, una volta passata la paura, causata per lo più dei miei pregiudizi e dalle mie resistenze. Mi ha fatto tenerezza perchè ho capito il suo enorme dolore e malessere che l’hanno portato a fare quella cosa. A parte questo, che non giustifica i suoi gesti nè quello di altri detenuti qualsiasi condanna abbiano, il convegno era aperto a tutti e quindi non capisco perchè lui o altri non potevano esserci ed ascoltare. Anzi, proprio per il suo crimine io vedo in questa cosa un qualcosa di rieducativo. Lo scopo della pena è infatti, quello di rieducare e se era lì, è ovvio che era perchè qualcuno glielo aveva consigliato! Lei che mi dice a tal proposito? Ad ogni modo a parte lui e pochi altri adetti (sicuramente non i giornalisti e tutti quelli che hanno criticato senza sapere, ma nemmeno io o lei) sappiamo come sono andati veramente i fatti. Per quanto ne so io e mi hanno detto in questura, per il codice penale il reato di molestia non esiste. QUindi anche una toccata non desiderata alla chiappa o un abbraccio, uno sfioramento non desiderato in qualsiasi parte del corpo, ma anche parole a fondo sessuale e regali insistenti e non desiderati (non le dico quante volte capita o è capitato alle giovani donne -me compresa-, spt in dicoteca, concerti o in strada) può essere denunciata come molestia a sfondo sessuale, ma poi si traduce automaticamente in violenza visto che la molestia a sfondo sessuale converge con il reato di violenza. Quindi in realtà non è detto che questa persona abbia tecnicamente fatto sesso con un minore. E c’è una bella differenza!! Lo dico perchè uno si immagina chissà che cosa alla parola “abuso” e “pedofilo”, come anche “assassino”, “malato terminale” o “pazzo”, ma la nostra immaginazione tende sempre ad ingigantire e io sono la prima, come psicologa, a dover affrontare la mia immaginazione e pregiudizi…di fatto per fortuna la realtà la maggior parte delle volte è nettamente diversa da quella che avevo pensato io

      2) Non capisco perché la gente si inalberi per gli insulti. Allora, immaginiamo che a una partita di calcio, un concerto, un convegno, una riunione di lavoro ecc. arrivi uno A CASO, senza motivo e che si metta in mezzo alla stanza/campo di gioco o sul palco con un microfono a provocare, ironizzare o semplicemente a interrompere il gioco, chi parlava, o qualsiasi altra cosa era iniziata. Se si tratta di un evento pubblico di solito arriva la security. A cui seguono gli insulti degli altri. Mi sembra che “mandarlo via” sia comunque una reazione assolutamente ovvia e naturale, come anche l’insulto. Non importa quale insulto o cosa può aver detto/fatto il “disturbatore”, ma le giuro che se interrompessi la finale dei mondiali di calcio o qualsiasi altro evento mondano solo per mettermi in mostra, probabilmente non uscirei VIVA da lì e minimo mi beccherei migliaia, miliardi di insulti. Mi scusi, ma se io interrompessi lei o qualsiasi cosa stia seguendo con passione, interesse ecc., non si incazzerebbe un pochino??? Ammettere il contrario sarebbe come andare contro la sua stessa persona perché si tratta proprio di una reazione naturale e istintiva…Ci sono persone che si inalberano anche solo perché l’hai interrotta mentre parlava, quindi faccia un po’ lei. Questa persona, ad ogni modo, ha avuto perfino la possibilità di parlare, perché non è stata mandata via subito, ma la chance che aveva preso con prepotenza se l’è evidentemente giocata male.

      1. Cri

        Cara Daisy,
        Purtroppo a qs giornalisti/personcine “per bene” (se così si possono chiamare) non interessa nulla di usare un minimo di buon senso, un minimo di pietà umana o anche un minimo di senso del reale (dopotutto nessuno è infallibile e non considerare che chiunque può sbagliare, anche loro, si anche loro perfettissimi, non è certo segno di grande intelligenza), interessa solo polemizzare. Qs hanno da dire sulla famiglia: che c’è un popolo di omofobi, di violenti che trattano male un povero faccino pulito che non la pensa come loro, e dulcis in fundo di pedofili! Che tristezza, speravo in qualcosa di meglio.
        Tra l’altro io sono sconvolta dalla cattiveria nei confronti di don Mauro. Ho visto la telefonata che hanno fatto qll della zanzara e mi chiedo se esiste una coscienza, … ma anche solo una deontologia professionale (bah parolone troppo difficile per ‘sti pirla!!!)

    3. To_Ni

      Tu cosa sai mettere in discussione? Quattro idee metti insieme da sempre…. bada alle tue di “verità rivelate” fondate su bugie, regolarmente smascherate, che ti inducono al silenzio e “all’ indignazione” .
      Il pensiero unico è quello che prende tutti i pensieri e li amalgama, li sterilizza e li corregge (tipo il tuo). Non quello di chi ha idee, gambe ben impiantate per terra e si può confrontare con tutti, non temendo nessuno per le proprie convinzioni e non vuole imporle.

  15. Paolo Venisi

    Ma… ma.. dite:
    “Comunione e Liberazione non c’entra nulla. Né con il convegno in questione, né col comportamento dei suoi aderenti.”

    e poi ammettete che, addirittura per rispondere all’accusa di «violenza trattenuta»:

    “l’espressione «sei venuto qui a rompere le balle», proferita dal direttore di questo giornale che moderava l’incontro”

    ma Tempi è l’organo di stampa di CL!!! e per di piu il suo direttore è l’autore di una delle frasi aggressive, protagonista proprio di quella «violenza trattenuta»!!

    Siete riusciti a dire due bugie in una!

    E’ vera una cosa: il ragazzo NON era stato invitato e ha introdotto un argomento che non era in quel momento in discussione.

    Ma la scusante non può essere il diritto alla mancanza di confronto e perfino vantarsene!

    — E ancora ribadite che il convegno non era omofobo!

    Ma se il titolo è “Difesa della famiglia” !!
    Difesa non dal fisco… ma dalle unioni gay!!!

    Ancora bugie, ancora pronti a confondere le idee!

    — Difendete perfino …… Don Mercedes!!!
    dicendo che dite di “non sapere”…. ma non sapere COSA??

    Dal Corriere della Sera:
    “Don Mauro Inzoli, riconosciuto colpevole della Chiesa e sotto indagine da parte della Procura”

    Ma come non sapete nenache quello che dice la vostra stessa chiesa???

    Ahhhhaha….

    Quel convegno è stato veramente inacettabile e indifendibile.

    Siete su un binario morto (cit. del Dio Shiva101)!!

    1. peppa

      Sei come Augias. Lontano dalla realtà e pure un po’ stupido

      1. Gloria Anfurio

        egregio signor Venisi vorrei solo fare una precisazione perchè mi sento chiamata in causa come appartenente al movimento di CL. È errata la sua affermazione riguardante l’organo di stampa ufficiale di Cl, forse è stato male informato, forse ha sbagliato ad intendere o forse è in malafede, ma voglio pensare che sia giusta la prima, nè Tempi nè il Corriere della Sera, neppure La Repubblica sono miei giornali di riferimento in quanto appartenente al movimento ecclesiale sopra citato, potrei essere o non essere d’accordo con chi ci scrive, non è questo che qualifica la mia appartenenza. Le notizie riguardanti CL o qualsiasi appartenente a CL non le cerco su quei giornali, come credo neanche lei cerchi notizie veritiere dei suoi amici solo ed esclusivamente sulla stampa, a volte basta una telefonata vero? confondere le cose non è secondario nè irrilevante non tanto per una correttezza di “facciata” ma per la salvaguardia della mia e, mi permetta, sua libertà di giudizio. Ognuno è libero di dirsi o non dirsi di CL, sacrosanta libertà mia di esserlo e sua di non esserlo. Non crede quindi che sarebbe quantomeno poco ragionevole se io nel mio lavoro di insegnante o di impiegata, per giustificare le mie eventuali irresponsabilità dovessi incolpare il movimento a cui appartengo? O, se preferisce, dovessi giustificare il suo atteggiamento sprezzante con la sua scelta di non appartenere a cl? Abbiamo un nome entrambi e tutti e due rispondiamo in prima persona di ciò che facciamo, siamo liberi di prendere ispirazione da chi vogliamo, questo non fa di noi degli infallibili ma solo due persone che tentano di dare un senso vero alla propria giornata. Ergo: la libertà, lei mi insegna, non sta tanto nell’avere l’opinione e la reazione educata o maleducata che si vuole, ma nel prendersi in prima persona le proprie responsabilità, senza delegarle ad amici o nemici, con o senza bandiera. Grazie a Dio non siamo tutti uguali, non è che entrando in CL mi hanno consegnato il vademecum dell’intruppato perfetto, se così fosse sarei ancora più incazzata di lei, mi creda. Io per esempio non ero presente al convegno ed ho scelto liberamente di non andarci pur potendo farlo, il giornale Tempi lo leggo forse una volta al mese, se va bene, e qualche volta non mi piace, non per questo mi hanno mai trattato come eretica. Il problema di volerci tutti uguali e obbedienti al partito mi sembra proprio che venga dai detrattori di CL e, in questo caso, dal dott. Augias. Forse l’ho annoiata ma non era mia intenzione convincerla della perfezione dei ciellini, ma provi considerare questo: lei starebbe zitto se continuamente insultassero ciò che ha di più caro?me ne guardo bene di imbracciare un fucile, nè mi sogno di insultare chicchessia, peró la libetà di parola è sacrosanta, chiedere di non essere fraintesi è forse ancora legittimo. Se ho qualcosa da ridire su una persona, di CL o non di CL, glielo dico direttamente, non insulto sua madre o suo padre ma, supponendolo adulto e vaccinato, me la piglio con lui, faccio anche prima. Comunque grazie e buona giornata.

    2. Daisy

      Tempi non è l’organo di stampa di CL, perché hanno un’altra rivista chiamata Tracce, pubblicata in diverse lingue e paesi. Il fatto che vi lavori gente appartenente o vicino a CL, non significa che Tempi sia di CL, perché se fosse così qualsiasi cosa sarebbe di CL, dall’ospedale pubblico, ove ci fosse un medico ciellino, alla scuola pubblica.

      Volevo poi dirle, come ho detto anche più sotto in risposta a un altro commento, che se io interrompessi una partita di Calcio mettendomi in mezzo con un microfono, non uscirei viva di lì. Non si interrompe un evento che centinaia di persone stanno seguendo con passione e interesse, qualsiasi esso sia. L’insulto scatta in automatico, come anche la security che arriva e ti tira su di peso per mandarti via. Il ragazzo quindi non avrebbe dovuto salire sul palco e prendere la parola con prepotenza. Nonostante ciò, lo hanno fatto parlare lo stesso, giocando però male la sua chance e rilevandosi per essere quello che era, ovvero un disturbatore, e non uno studioso che faceva una domanda o una puntualizzazione su quanto stava dicendo in quel momento il relatore. In ogni caso mi sembra il minimo che se uno ti interrompa male e prepotenza solo per provocare e ironizzare, minimo venga mandato via.

      Ultima cosa: per me a quel convegno poteva esserci chiunque, anche un killer seriale. Di fatto il convegno era aperto a tutti. Detto ciò credo che Inzoli fosse lì poiché invitato da terzi e che questa cosa avesse fini rieducativi.

      Per il resto non so quali competenze, studi o pubblicazioni abbia alle spalle per giudicare i contenuti o i relatori del convegno. Se aveva qualcosa di interessante da dire sulla famiglia, poteva scrivere prima agli organizzatori. Io, personalmente, avrei invitato uno psicologo famigliare di alto livello, ma hanno fatto parlare invece un sociologo. Purtroppo non sono d’accordo, ma non dico che è stato un incontro inaccettabile e indefendibile.

    3. Kan63

      Spaicente Paolo Venisi ma Tempi non è l’organo di stampa (che brutta espressione, suona di vetero comunismo) di CL, l’organo di stampa di CL è Tracce (sito http://www.tracce.it), se vuole commentare su CL vada a prendere spunto da quel sito….ah, mi fa un po’ ridere pensare che Adinolfi, La Russa e Maroni siano di CL ma chi può dirlo, magari in futuro…ah! ah! ah!
      Se la famiglia fosse attaccata solo dai gay staremmo tranquilli (o meglio da chi strumentalizza gli omosessuali che nella loro globalità non penso amino essere chiamati “gay”, ve lo vedete un Pasolini o un Testori farsi chiamare gay ed essere rappresentati da qualche gruppo LGBT???, suvvia la gran parte degli omosessuali sono persone più serie di chi pretende di parlare a loro nome). Augias spiega bene che l’attacco è proprio al concetto di famiglia e al concetto di natura, divorzio, aborto, gender sono solo strumenti di passaggio di loschi pensatori come Augias che vogliono liberare l’uomo da se stesso per restituirlo schiavo dei ben pensanti come lui.
      Spiacente ma “rompiballe” è un termine adeguato per chiunque si intrufoli in una discussione altrui a cui non era invitato ponendo una domanda provocatoria e fuori luogo (notare che questa frase vale indipendentemente dal tema della discussione in corso e della domanda posta).
      Su cosa ha fatto veramente “don Mercedes” a parte delle deduzioni forse corrette forse no di qualche giornalista o di qualche pettegolo non si sa molto. Certo l’articolo a cui fa riferimento la “condanna” contiene anche il “reato” di pedofilia ma se abbia veramento fatto comportamente pedofili, se li abbia pensati, se li abbia professati senza attuarli o altro veramente non si sa (o come dice l’articolo lo sanno in pochi che non ne parlano, comprese le vittime). Faccio notare che per la Chiesa la definizione di “reato” o di “peccato” è molto restrittiva, se penso di tradire mia moglie, se mi dichiaro intenzionato a tradire mia moglie, se do un appuntamento a una donna con la speranza di tradire mia moglie…l’ho già tradita. Comunque la magistratura sta lavorando se ci saranno gli estremi interverrà (dato che per la pedofilia l’azione penale è obbligatoria), per ora don Inzoli può liberamente (e inoppurtunamente) sedersi a un convegno ad ascoltare (non penso possa intervenire).
      Sia meno ideologico quando scrive e vedrà che la realtà le sorriderà di più.

    4. paolo

      la faccio breve: l’organo di stampa di CL si chiama “Tracce”.

      Sulla presenza di Don Inzoli il direttore Amicone avrebbe dovuto, come dice lui stesso, avere la prontezza di riflessi di offrirgli quel maledetto caffè. In ogni caso ora la procura procederà spedita verso una sentenza.

      Però Tempi si poteva risparmiare la battuta sulla polizia segreta. una caduta di stile. Sembra Repubblica

      1. ochalan

        Non è una battuta. Augias fu sul libro paga della CECA dal 1963 al 76, quando era a New York per conto della Rai.

        1. PAOLO

          qui la questione è: credere a “il Giornale”, o credere a Augias.
          E per me è difficile decidere, perché il primo è troppo di parte, il secondo incarna tutto ciò che di sbagliato c’è nel mondo della sinistra.
          MA se hai un riferimento storico, un documento, ecc. mi toglierò il dubbio. Per me vale ancora la innocenza fino a prova contraria. Se fosse stato una spia sarebbe un’ottima prova di coerenza da parte sua. Tutta la vita dalla parte sbagliata.
          (lui e scalfari mi ricordano i personaggi pessimi de “il nemico”)

          1. To_Ni

            @Paolo

            Ti fa onore tanto garantismo.
            Mi pacerebbe se Augias avesse esempi di tale sensibilità che gli siano di insegnamento.Sulla rete si trovano informazioni , estrapolati da documenti presenti nell'”Archiv bezpenostnich sloek” di Praga che parlano di un tale Donat. Non esprimo un giudizio se sono poca cosa o meno, certo è che conoscendo il Nostro, le conclusioni delle sue “inchieste” ho l’impressione (ma è solo una impressione) che a lui basterebbe molto meno per mettere in croce un cattolico.
            Del resto il richiamare, nell’articolo sopra, l’attenzione sulla presenza del don Inzoli, è un esempio dell’uso strumentale che si può fare di un fatto fortuito, indipendente dalla volontà degli organizzatori, per delegittimare un convegno fatto da persone per bene.
            Un colpo così basso me lo aspetto da Shiva101 (in arte Paolo Venisi) , da Luca, da Filomena, da Lcll, non da un pacato ed elegante giornalista. Ma cosa, questa, che mi conferma una mia personale convinzione : Shiva101 non è una espressione degradata di un Augias…. ma l’Augias è l’espressione esteriore, il sarcofago, bello ed elegante di un shiva101.
            Su quest’ultimo da sempre ho espresso la mia ammirazione.

    5. To_Ni

      Shiva 101 ….ovvero bisogna inventare una scala di misurazione.

      Mi fermo solo ad una tua sola idiozia, presa a caso dal tuo post.
      Se esistesse un idiotometro…. tu lo sfonderesti.
      Sei fuori quota per bestialità.
      Solo una imponderabile ottusità pensa che il Don Inzoli (se è pedofilo io non lo so) gli si poteva impedire di andare ad un convegno dove potevano andare tutti….così come si può andare al cinema o al teatro. Don inzoli non è stato l’organizzatore del convegno.
      Siccome il pregiudizio ti deforma e svuota la scatola cranica collocandoci area viziata puoi tirare certe conclusioni.
      Cercati un lavoro

    6. diabolik

      Azzz che profondità di pensiero, paolo veni’, sei sprecato sulla terra…. ah ah ah

  16. Giannino Stoppani

    L’uscita sulla “violenza primordiale trattenuta” è rivelatore di una particolare concezione dell’essere umano, il quale, per chi crede al peccato originale e osserva la realtà effettuale, in realtà non è altro un essere che con grande stento sa trattenere il suo lato oscuro.
    Mentre questi signori, apparentemente, si credono, loro sì, immuni alla tentazione (non credono forse al mito del “buon selvaggio?”) salvo però cederle di continuo perseguendo i loro loschi fini a furia di menzogna, disprezzo, invidia e odio.
    Ho scritto odio?! E’ forse l’algido radical chic capace di tanto? Sì, ma si tratta di odio di “classe”, per carità! Per giunta nel senso marxista del termine (ovviamente!).
    Ma se prima era la classe dei proletari a dover odiare quella dei capitalisti (non che fosse tanto difficile, specie ai tempi), oggi è la classe dei radical chic che odia con tutte le sue forze e tutti i suoi mezzi le idee che non le appartengono e gli uomini che le coltivano.
    Ma specialmente, direi, l’odio che questi coltivano con maggior cura è quello per la povertà, nel senso che essi odiano i poveri, rei prima di tutto di adattarsi alla loro insopportabile condizione ovvero, invece di togliersi educatamente dai piedi con un’iniezione letale, si mettono pure a figliare come conigli rendendo problematica, ancorché in via ipotetica, a Augias e compagnia briscola, la debita fruizione di risorse planetarie oramai al lumicino.
    Sicché, a ben vedere, quello che questi odiano più di tutto e tutti, in fin dei conti, è sì la povertà, ma quella (eventuale) loro.

I commenti sono chiusi.