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Cop28, il nuovo fondo “perdite e danni” non ha proprio niente di storico

Di Leone Grotti
02 Dicembre 2023
I paesi poveri e gli ambientalisti radicali volevano che l'Occidente si riconoscesse "colpevole" di essersi sviluppato. Invece è solo nato un doppione del Fondo verde per il clima (istituito nel 2010)
La Cop28 apre a Dubai

L'intesa trovata alla Cop28 sull'istituzione di un fondo "Perdite e danni" è molto meno "storica" di quanto si voglia far credere. Un fondo alimentato dai paesi ricchi per aiutare i più poveri a fronteggiare le conseguenze del cambiamento climatico non è affatto una novità, esiste già dal 2010. La rivoluzione sarebbe definire i paesi ricchi "colpevoli" di essersi sviluppati, e dunque obbligati legalmente a risarcire quelli in via di sviluppo, ma l'accordo raggiunto a Dubai non ha niente a che fare con tutto questo.
Nuovo fondo, problemi vecchi
I dettagli mancanti sono ancora tanti, a partire da quello principale: che cos'è esattamente un "danno climatico"? Un tema non facile da dirimere. Teoricamente a beneficiare del fondo dovrebbero essere 134 paesi in via di sviluppo, ma tra questi figura attualmente anche la Cina. Un bel paradosso, visto che il Dragone è il paese che inquina di più al mondo e da tempo non può più essere considerato "in via di sviluppo".

A quanto si a...

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