Crepaldi: «Il fisco sia favorevole alla famiglia, alla procreazione, alla vita»

Di Giuseppe Brienza
29 Gennaio 2014
L'arcivescovo di Trieste e il nuovo numero del “Bollettino di Dottrina Sociale della Chiesa”. Interventi e approfondimenti anche su scuola e 5×1000

cop_bollettino_numero3_2013«Oggi il problema fiscale va visto anche come un problema politico, di organizzazione della vita comunitaria in modo “fiscalmente sostenibile”, ossia dove la fiscalità è coniugata secondo criteri di sussidiaretà e di solidarietà ed è concepita in modo favorevole alla famiglia, alla procreazione, alla vita oltre che allo sviluppo economico». È quanto sostiene monsignor Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste e presidente dell’“Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuan”, nella presentazione dell’ultimo numero del Bollettino di Dottrina Sociale della Chiesa, dedicato alla “Questione sociale e questione fiscale oggi” (Edizioni Cantagalli).
Nel fascicolo, diretto da Stefano Fontana e nei prossimi giorni in distribuzione nelle principali librerie, sono presenti diversi interventi sul tema del fisco, da quello di Ferdinando Leotta (“La Dottrina sociale della Chiesa e il fisco”) a quello Luigino Bruni (“Il paradosso dell’imposta tra munus e donum”), per concludere con un’intervista a Matteo Lepore sulla “doppia tassazione” alla quale sono soggette le famiglie che ricorrono alla scuola non statale.

SCUOLA E 5×1000. Il Bollettino entra nel merito delle ripercussioni delle politiche fiscali sulla famiglia e sulla scuola, con i due “Zoom” di Giovanni Cipriani e Giorgio Mion. Nel primo (“Per le coppie di fatto Imu ed altre tasse meno care”) si mostra un caso evidente di penalizzazione della famiglia tramite la modulazione della tassa sulla casa. Nel secondo (“Cosa manca al 5×1000 per essere veramente per il bene comune”) si analizza il caso italiano del 5×1000 per mostrarne tutti i limiti, se non viene inquadrato in una corretta visione del bene comune e del ruolo non centrale ma sussidiario dello Stato.
Tutti gli approfondimenti, conclude il suo editoriale monsignor Crepaldi, partono dal presupposto che la fiscalità costituisce oggi uno dei «problemi principali della questione sociale». In effetti, aggiunge il vescovo, «se si elencano tutte le problematiche connesse con la questione fiscale si rimane sbalorditi dalla sua pervasività. Famiglia, natalità, lavoro, occupazione, risparmio, consumo e produzione, competitività internazionale, delocalizzazioni, welfare, sistema previdenziale, equità e conflitti sociali, vincoli europei per i Paesi membri… ogni elemento della vita sociale è direttamente o indirettamente connesso con il fisco e con le politiche fiscali. Ed anche in questo campo si notano i grandi cambiamenti intervenuti con la globalizzazione, sicché il livello delle politiche fiscali nazionali sembra oggi insufficiente, a fronte di spostamenti finanziari, imprenditoriali e di risorse umane aventi carattere ormai globale».
Il numero della rivista si conclude con la consueta sezione “Rapporti sulla Dottrina sociale della Chiesa dal Mondo”, con un ampio saggio dell’argentino Daniel Passaniti, che fornisce un quadro teorico di sintesi delle politiche fiscali in ordine al bene comune rilevabile in alcune realtà latino-americane.

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