L'accordo con il Giappone che riproietta il nostro paese in Oriente, le mosse di Meloni in Unione Europea e il buon rapporto con Londra. Rassegna ragionata dal web
Giorgia Meloni insieme al primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak (a destra), e al primo ministro della Repubblica di Albania, Edi Rama (Foto Ansa)
Sul Sussidiario Carlo Pelanda scrive: «La politica estera italiana mostra una forte proiezione verso il Pacifico, i Balcani occidentali, la costa sud del Mediterraneo e l’Africa profonda, nonché un’attenzione crescente al Sudamerica ed una posizione favorevole all’allargamento dell’Ue da 27 ad almeno 35 nazioni. Tale attivismo permette a chi scrive di ipotizzare un vettore strategico "Italia globale" (Rubbettino, 2023). Ma il punto di geopolitica economica e finanziaria è quanto questa proiezione esterna potrà trainare lo sviluppo dell’economia interna, invertendone il lento declino. La sigla di trattati economici è competenza delegata degli organi Ue pur sottoposta al controllo intergovernativo. Ma le nazioni dell’Ue hanno ampia libertà – pur compatibile con le alleanze – di siglare partenariati strategici bilaterali che riguardano accordi industriali. L’Italia ne ha impostati parecchi nel mondo, il più recente e tra i più promettenti quello con il Giappone. La convergenza Roma-Tokyo,...