
Dalla Casta alla brace. I grillini vogliono «gente e natura a contatto» e «tasse per le prostitute»
Quando il leader del Pd Pier Luigi Bersani ha provato ad aprire a Beppe Grillo e i suoi eletti in Parlamento ha ricevuto una rispostaccia: «È un morto che cammina». Molti neo-eletti però hanno affermato che, sulla base del modello Sicilia, Pd e Movimento 5 Stelle potrebbero convergere su alcuni temi di comune interesse. Vediamo dunque che cosa interessa ai grillini eletti nelle regioni del Nord, dopo aver visto cosa sta a cuore a quelli del Sud e del Centro Italia.
RIAVVICINARE LA GENTE ALLA NATURA. Casaletto Monica, eletta al Senato in Lombardia, ha le idee chiare per combattere crisi e recessione: «Decrescita, zero consumo di suolo e basta cemento indiscriminato». L’esperta di «educazione cinofila» ha anche una pars costruens nel suo programma: «Difendere la terra, riavvicinare la popolazione alla natura, invitandola a ritornare dalle domeniche nei centri commerciali alle giornate nel verde dei parchi». Monica è stata eletta insieme a Laura Bignami, che si sente pronta per entrare in Senato in quanto «penso di avere le caratteristiche di un buon terminale. Sono onesta, capace di ascoltare, convincere e trasmettere delle idee coerenti. Ho esperienza di seminari e un buon contenimento del mio emotivo». Bignami sa «di non conoscere tutto quel che dovrei» ma sottolinea: «Non è importante». Anche Luigi Gaetti si sente pronto, dall’alto «delle oltre 2500 autopsie che ho eseguito in carriera».
ELIMINARE IL SEGRETO DI STATO. Marco Scibona, eletto al Senato in Piemonte, si è «interessato alla lotta al Tav fin dall’inizio, dapprima come manifestante e, dal 2005 in poi, sempre più attivamente nei comitati». Anche lui grida il suo «no alle grandi opere» e si batterà, tra le altre cose, per «l’eliminazione del segreto di Stato, la laicizzazione delle istituzioni, il ritiro immediato delle truppe italiane dalle missioni estere e la diffusione di consumi consapevoli». A fargli da spalla, ma alla Camera, ci sarà la giovanissima Laura Castelli, appena 26 anni, che vanta nel suo curriculum la partecipazione ad alcune iniziative come «Sbankiamoli, progetto ad ampio respiro con l’obiettivo di convincere i cittadini a spostare i propri risparmi su banche etiche», «creazione di sistemi di Moneta Complementare per portare alcune realtà radicate sul territorio, a poter sviluppare un’autonomia monetaria». Laura si impegnerà per «abolire la caccia insieme a spettacoli e gare che utilizzino animali» e per difendere i diritti civili di tutti, dai gay a quelli che vogliono morire con l’eutanasia.
PROSTITUTE PAGHINO LE TASSE. Sempre dal Piemonte, arriva alla Camera Fabiana Dadone, «fiera giustizialista» che vuole «far studiare la Costituzione fin dai primi anni della scuola primaria», Davide Crippa favorevole a «inserire la prostituzione tra le attività di lavoro autonomo quindi soggetta al pagamento di imposte».
ATTIVITÀ FISICA PER SEMPRE. Le proposte che arrivano dagli eletti alla Camera in Liguria sono invece «aprire anche gli italiani alla cultura 2.0», come vuole Sergio Battelli, e come chiede Valente Simone «praticare l’attività fisica con regolarità e progressivamente durante tutto l’arco della vita» con l’aiuto «dell’unico professionista che è in grado di programmare, condurre, consigliare, correggere un’attività motoria: cioè il Laureato in Scienze Motorie». Inutile dire in cosa si è laureato Simone.
REDDITO GARANTITO PER I NEO-LAUREATI. Infine il Veneto: da questa regione arriverà alla Camera Mattia Fantinati, che vuole puntare tutto sui giovani «stabilendo un reddito minimo garantito per tutti i neo-laureati». Ma anche parlare di programmi è difficile perché come dice il neo-eletto Marco Brugnerotto «ora tutto è energia e passione. Vedo fiducia negli sguardi della gente» perché «stiamo scrivendo pagine di storia». Il suo curriculum si può riassumere così: «Era il 2009, e da allora non ho fatto altro che pensare, parlare e agire in modalità “5stelle”».
Chiudiamo la carrellata con Emanuele Cozzolino, che arriva alla Camera dal Veneto e che vuole «indirizzare e finalizzare ogni azione governativa nella tutela e rispetto dell’ambiente» e propone come “grande opera” «una riqualificazione generale di tutto il patrimonio edilizio e pubblico esistente con finanziamenti adeguati in conto capitale a tasso zero ed in parte anche a fondo perduto».
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!