
Dateci i vaccini ma non diteci le bugie

Vacciniamoci, vacciniamoci tutti, ma non prendiamoci in giro. Il 22 luglio la Cnn (non Fox news), ha pubblicato un fact checking sulle «false e fuorvianti» affermazioni di Biden su Covid e vaccini. Invitando gli americani a farsi vaccinare contro il Covid, il presidente americano aveva detto: «Se sei vaccinato, non sarai ricoverato in ospedale, non finirai in terapia intensiva e non morirai». Di più, assicurando che i vaccini coprono la contagiosissima variante Delta, ha ribadito: «Se sei vaccinato non prenderai il Covid».
La Cnn si trova così a sottolineare l’ovvio: i vaccini contro il Covid-19 sono altamente efficaci e riducono drasticamente la probabilità di infezione, decorso grave e morte. «Tuttavia, contrariamente alle dichiarazioni categoriche di Biden, non garantiscono che le persone non contrarranno il virus o non saranno ricoverate in ospedale o moriranno». Non lo dicono i giornalisti ma gli scienziati che non condividono le affermazioni categoriche di Biden: i Centers for Disease Control and Prevention sottolineano che: «I vaccini Covid-19 sono efficaci e sono uno strumento fondamentale per tenere sotto controllo la pandemia. Tuttavia, nessun vaccino è efficace al 100 per cento nel prevenire le malattie nelle persone vaccinate. Ci sarà una piccola percentuale di persone completamente vaccinate che si ammaleranno ancora, saranno ricoverate in ospedale o moriranno di Covid-19».
I vaccini non mentono, Biden sì
Questi casi di persone che nonostante il vaccino svilupperanno comunque la malattia (in forma asintomatica o meno) se esposte al virus sono chiamati “vaccine breakthrough cases”, e secondo i Cdc il loro numero sarà determinato anche dall’insorgere di nuove varianti. La Casa Bianca ha cercato di riparare ai danni specificando che «beh, quello che dice la scienza è che il 97 per cento dei ricoveri sono di persone che non erano vaccinate». Sul sito dei Cdc leggiamo che il 12 luglio oltre 159 milioni di americani risultavano “completamente vaccinati” contro il Covid. Il numero dei “vaccine breakthrough cases” ricoverati o deceduti era 5.492. Il 28 per cento dei pazienti ricoverati (1.456 su 5.189) era asintomatico o non era stato portato in ospedale per il Covid. Il 26 per cento dei deceduti (272 su 1.063) era asintomatico o non è morto a causa del Covid.
La scienza non dice le bugie: i numeri dicono che i vaccini funzionano e vaccinarsi è fondamentale per ridurre le ospedalizzazioni e i decessi. Biden ha detto una bugia? Sì, perché ha detto che chi si vaccina non finisce in ospedale e non muore. E quanto è grave in questo momento dire una bugia che dà bordone ai detrattori del vaccino?
Lo slogan sbagliatissimo di Draghi
Vacciniamoci, vacciniamoci tutti, ma non prendiamoci in giro. Il premier Draghi ha tuonato: «Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire». Lo ha detto a in conferenza stampa il 22 luglio per presentare le regole del green pass definendolo «una misura con cui gli italiani possono continuare a divertirsi, ad andare al ristorante e a spettacoli all’aperto e al chiuso, con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose»: e se non sono contagiose, perché allora i giornalisti muniti di green pass sono stati obbligati a fare il tampone per incontrare Draghi? «Non ti vaccini, ti ammali, muori»: dati del 22 luglio del ministero della Salute-Istituto Superiore di Sanità il numero dei dimessi e guariti in Italia è 4.119.607. Oltre quattro milioni di persone (dato sottostimato ovviamente) di “casi Covid confermati” (quante vaccinate?) non sono morte. Avranno tutte ucciso qualcuno? I deceduti sono 127.920. I tasso di letalità è inferiore all’1 per cento.
La scienza non dice le bugie: i numeri dicono che i vaccini funzionano e vaccinarsi è fondamentale per ridurre le ospedalizzazioni e i decessi. Draghi ha detto una bugia? Sì, perché ha detto che se non ti vaccini ti ammali e se ti ammali muori.
Il green pass non è una garanzia
Vacciniamoci, vacciniamoci tutti, ma non prendiamoci in giro. Sempre il premier Draghi ha detto che «un uso esteso del green pass non è un atto di arbitrio ma una condizione per le aperture», «Senza vaccinazione si deve chiudere tutto di nuovo», «il certificato verde è uno strumento per consentire agli italiani di continuare le proprie attività». Ma dal 1 agosto, ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza, una regione in zona bianca «passerà in zona gialla solo quando il tasso delle terapie intensive supererà il 10 per cento e contemporaneamente il tasso di occupazione dell’area medica supererà il 15 per cento». Si passerà in zona arancione quando i due tassi supereranno rispettivamente il 20 e il 30 per cento. Si passerà in zona rossa quando le terapie intensive supereranno il 30 per cento e l’area medica il 40 per cento.
Draghi ha detto una bugia? Sì, perché fissate soglie così basse di pressione ospedaliera (facilmente superabili in un contesto di influenze stagionali) il green pass che non è garanzia di protezione di contagio, non sarà la condizione per tenere aperto.
I rischi e i benefici per i ragazzi
Vacciniamoci, vacciniamoci tutti, ma non prendiamoci in giro. In vista del ritorno a scuola, Regioni e Province devono «porre in essere le azioni necessarie a dare priorità alle somministrazioni nei confronti degli studenti di età uguale o superiore ai 12 anni». Secondo Draghi «l’appello a non vaccinarsi è un appello a morire», tuttavia tra le sue castronerie non dice una bugia Salvini quando ricorda che Germania e Regno Unito invitano a un approccio prudenziale sui minori: finché «non saranno disponibili e valutati più dati sulla sicurezza, è preferibile un approccio precauzionale» spiega il Comitato congiunto per le vaccinazioni e le immunizzazioni (Jcvi) inglese, «i benefici della vaccinazione Covid-19 non superano i potenziali rischi» tra i 12 e i 17 anni. A meno che non si tratti di bambini e ragazzi fragili o portatori di sindromi o non vivano con soggetti immunodepressi, allora Pfzeir è altamente consigliato.
Secondo Klaus Stöhr, virologo ed epidemiologo tedesco (15 anni all’Oms come coordinatore della ricerca sulla Sars), «sarebbe fantastico se potessimo far vaccinare i bambini e i giovani contro il Covid-19, ma attualmente non abbiamo un vaccino per loro il cui beneficio superi il rischio». Significa che i vaccini per i bambini sono pericolosi? No, significa che la scienza non è la matematica, è una scienza empirica, che ci sono posizioni diverse e un dibattito ancora in corso all’interno del quale il “principio di precauzione” non è un “appello a morire”.
Guariti e immuni
Vacciniamoci, vacciniamoci tutti, ma non prendiamoci in giro. Il generale Figliuolo ha chiesto alle Regioni di avere entro il 20 agosto un elenco di tutti coloro, fra il personale scolastico, che non possono o non vogliono vaccinarsi (poi la rettifica: nessun “elenco” ma una generica “quantificazione” delle mancate adesioni). Una circolare del 22 luglio del ministero della Salute dice ora che per le persone guarite dal Covid basterà una sola dose entro 12 mesi dal primo tampone negativo della malattia. Oltre agli evidenti problemi di rilascio del green pass (in molte regioni l’algoritmo lo rilascia solo ai guariti entro sei mesi dall’infezione, dopo è necessaria la vaccinazione) regna la confusione.
Fino al 22 luglio un guarito dal Covid che non fosse ancora vaccinato era un no vax, eppure per addetti ai lavori come Massimo Galli «vaccinare i guariti è uno spreco di dosi e forza lavoro» e «gli anticorpi acquisiti naturalmente potrebbero essere più aggiornati nella protezione delle varianti rispetto a quelli ottenuti dai vaccini». Significa che chi è guarito non si deve vaccinare? No, significa che la durata dell’immunità (naturale e indotta dai vaccini) è ancora dibattuta.
Il controllo del virus e della società
Vacciniamoci, vacciniamoci tutti, ma non prendiamoci in giro. La scienza ha già stabilito che il vaccino non conferisce “immunità sterilizzante” (ossia che impedirebbe di venire contagiati e contagiare gli altri) e la realtà lo conferma: vaccino o meno, a causa di 50 mila nuovi casi al giorno milioni di persone in Inghilterra sono oggi bloccate in casa in quanto “stretti contatti” di infetti. Qui il paese rischia la paralisi non per il sovraffollamento degli ospedali, o il numero dei cosiddetti “casi gravi” di Covid, non per i decessi, ma per i contagi che richiedono isolamento. Questo ci dice che senza i dispositivi di protezione individuale (mascherina eccetera) e il distanziamento i vaccini non fermano la pandemia, o garantiscono di non contagiarsi e non contagiare.
Eppure Macron in Francia ha deciso che nei luoghi in cui ha esteso l’obbligo del green pass non sarà più obbligatorio indossare la mascherina. Questo ed altri provvedimenti che sembrano del tutto irrazionali se è vero che lo scopo del green pass è frenare i contagi (e abbiamo visto che frenare non significa fermare) davvero servono la causa dei vaccini? Perché fare proclami e introdurre misure che alimentano il sospetto che più che alla causa dei vaccini i politici siano interessati al terrorismo e al controllo sociale?
Perché non fate l’obbligo vaccinale?
Vacciniamoci, vacciniamoci tutti, ma non prendiamoci in giro. Perché introdurre surrettiziamente l’obbligo vaccinale attraverso il green pass, minacciare licenziamenti, scuole chiuse e non promuoverlo a mezzo legge? Perché parlare di «appelli a morire» in un contesto in cui il vaccino non è obbligatorio? Si temono risarcimenti dei danni da effetti avversi? O la mancanza di un capro espiatorio quando nonostante il vaccino il Covid continuerà a scorrazzare nel mondo?
La scienza non dice bugie ma chi spaccia verità scientifiche assolute ha paura della verità. La verità è che le bugie rischiano non solo di non frenare i contagi, ma prima o poi di frenare anche l’andamento (ad oggi ottimo in Italia – effetto slogan sbagliatissimo di Draghi, lo stesso copione usato in Francia da Macron) delle vaccinazioni.
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