Dieci motivi per comprare Vieri

Di Roberto Perrone
23 Giugno 1999
Sport Uber Alles

L’Osservatore Romano ha fatto il suo mestiere condannando l’immoralità dell’affare Vieri. Ovviamente il calcio del terzo millennio è un’altra cosa. Morale, immorale, quello che volete, ma se un presidente vuole fare una squadra competitiva, deve prendere i migliori e i migliori costano. Fine.

Comunque, per gli scettici, ecco dieci buoni motivi per cui Moratti ha fatto bene a ingaggiare Christian Vieri, detto “Bobo”, o anche, con affetto, “Christian bestia”: 1) ogni anno fa la fortuna di chi lo ha comprato: la Juve lo ha ceduto per 34 miliardi, l’Atletico Madrid per 55, la Lazio per 90; 2) Vieri segna molto e fa segnare; 3) Ronaldo forse tornerà quello di prima, ma meglio non correre rischi; 4) Ronaldo si sente solo da quando è partita Susana e Vieri è un ottimo guadagno in campo, ma soprattutto fuori, infatti conosce numerose cubiste, potrebbe scrivere uno di quegli articoli 3B trendy che piacciono tanto all’Espresso e Panorama, “Le migliori cubiste, metropoli per metropoli”; 5) Vieri ama gli animali, infatti il suo migliore amico è un cane; 6) Vieri parla bene l’inglese, che serve sempre. Tre anni fa l’avvocato portò Henry Kissinger ad un allenamento della Juve e gli disse: “Veda Henry, se vuole, può parlare con Vieri, che è di madrelingua”; 7) Vieri è un lottatore nato, mette la capoccia ovunque, gioca con tagli e ferite, vedere la finale di Coppa delle Coppe a Birmingham; 8) Vieri si commuove quando vince e quando perde, spesso piange; 9) Vieri gioca bene perché lo pagano bene, è un mercenario professionista, non lascia mai nessuno deluso (basta con la retorica della maglia e della bandiera, due balle…); 10) Vieri parla poco, la sua dichiarazione preferita è “Boh”. Però quando parla va giù pesante, meglio uno così di quelli che tutti i giorni ti servono acqua fresca.

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