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Sono trascorsi circa tre mesi dall’uscita della quarta enciclica di papa Francesco, Dilexit nos, dedicata all’amore umano e divino del cuore di Gesù Cristo, ma è come se non se ne fosse accorto nessuno. Tutto ciò è strano, perché di solito gli interventi del Papa vengono ripresi, commentati e innestano polemiche che durano settimane e mesi.
La verità è che i media difficilmente comprendono tematiche come quella affrontata nell’enciclica, che sottintende una forte critica della modernità , delle sue origini e impostazioni culturali, pur esprimendo questa critica con delicatezza, cioè si vuole aiutare il mondo moderno a ravvedersi, non a morire definitivamente. Infatti, questo è il senso ultimo dell’enciclica, espresso già nel primo capitolo: se ci si scorda di mettere il cuore di Cristo al centro della vita personale e pubblica, il mondo non potrà cambiare. Con buona pace, infatti, di coloro che ritengono che la fede non debba incarnarsi nella vita sociale per cambiare un mondo che ha vo...
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