Distraggono il popolo con Bompressi preparando l’ascesa di Mario
Una profezia. Vedendo Repubblica che paragona Mario Draghi a Lindbergh, e la sua relazione a Bankitalia a una vera e propria trasvolata finalmente sui mari della modernità, sì, azzardo una profezia. Sarà lui, l’ex manager della finanziaria che ha curato la (s)vendita dell’industria italiana uno dei prossimi presidenti della Repubblica. Così finalmente gli ex-post-neo comunisti avranno compiuto il loro dovere: aprire la strada al potere della finanza. Naturalmente in nome del popolo.
Intanto al popolo vien data in pasto la messa in scena della grazia a Bompressi, Sofri etc. Date un’occhiata alle firme degli intellettuali che stilarono il manifesto contro il commissario Calabresi poco prima che fosse ucciso. E alle dichiarazioni di chi in questi anni dice di sapere chi è stato: da Erri de Luca a Claudio Sabelli Fioretti.
E la scena si comincia a capire. Una drammaturgia per il popolo (con sangue, spesso innocente, e colpi a effetto) e una più occulta nelle stanze del potere.
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