
DIVULGATA
Ai vari amarcord anni ’80 andrebbe aggiunta la sindrome Disney, quella della domenica al cinema in barba ai cartoni nipponici di Bim Bum Bam e che, al tè delle 5 di “Alice nel paese delle meraviglie”, tra cappellai e leprotti sollevò un quesito: “Perché i tramonti son pupazzi da levare?”. Il film non lascia risposta e voglio vedere chi diavolo s’è impelagato a ricercarla nel romanzo di Carroll. Se la cosa non vi lasciasse dormire la notte il consiglio è di rivolgersi prima a uno psicanalista e poi alla striscia quotidiana di “Sai Xché”, il «programma di divulgazione culturale condotto da Umberto Pellizzari e Barbara Gubellini» (recita il sito di Rete4). Ma con cautela: la cara collega Serena, costretta a letto per brutta caduta di sci, ha sviluppato una tale dipendenza divulgativo-culturale da iscriversi via sms alla trasmissione, e sapere ogni settimana che la zanzara non può trasmettere l’Aids (il sangue residuo sul pungiglione non è abbastanza per trasmettere il virus), che il 13 porta sfortuna (simboleggia la morte, essendo il giorno della crocefissione di Cristo), che i ciclisti viaggiano in fila indiana (mettersi in scia fa risparmiare il 30% delle energie), che si alita sulla punta degli aerei di carta (per inumidirla e appesantirla, e rendere più stabile la loro traiettoria), che non c’è vita su Venere (nella sua atmosfera, 96% carbonio, 4 % azoto, non c’è ossigeno, fondamentale per la vita), che l’America non fu chiamata Colombia (Cristoforo Colombo pensò di aver raggiunto le Indie, non un nuovo mondo), che i seni sono rotondi (per evitare che il bambino soffochi durante l’allattamento), che quando si brinda si dice Prosit (deriva dal verbo latino Prodesse, che significa Giovare). Adesso Serena è alle prese con Carroll in lingua originale. La divulgazione culturale è iniziata.
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