
In Canada arrivano gli «spacciatori etici»

Sul bancone di un negozio di Vancouver, nella provincia di British Columbia, Canada, ci sono siringhe, aghi, cotone, filtri, garze, cucchiaini: tutto ciò che serve per assumere la droga nella modalità desiderata. E poi, ovviamente, i pezzi forti: cocaina, eroina, fentanyl, metanfetamine. Tutta droga «purissima», assicurano le confezioni in vendita, pur avvisando i clienti che «il prodotto dà dipendenza, può compromettere le capacità di guida e dovrebbe essere tenuto lontano dalla portata di bambini e animali». Phoenix è una donna sulla trentina, non ha figli, e dopo aver comprato mezzo grammo di cocaina per 23 euro, la scioglie con del fentanyl e se lo inietta davanti agli occhi di Eris Nyx e Jeremy Kalicum, che gestiscono lo spaccio. «Il fatto che non siamo in carcere è incredibile», dichiarano a un giornalista dell’Economist. «Ci pensiamo ogni giorno».
Il “club compassionevole” che vende droga “sicura”
Il negozio di Nyx e Kalicum, ideato dal network finanziato dal governo provinciale Centro di British Columbia sull’utilizzo di sostanze, non ha un vero e proprio nome ma si definisce “club compassionevole” e ha come obiettivo la vendita di droghe “sicure” ai tossicodipendenti canadesi che non vogliono intraprendere percorsi di disintossicazione e riabilitazione né sostituire l’eroina con i surrogati offerti dallo Stato come l’idromorfone.
A gestire lo spaccio di droga è il Fronte di liberazione dei consumatori di droga (Dulf) ed è aperto da oltre un anno. Il governo sa della sua esistenza, visto che ne ha vietata l’apertura nel luglio 2022, ignorata dai gestori, la polizia sa dove si trova eppure il “club compassionevole” esiste da un anno e nessuno ritiene che «chiuderlo sia una priorità». Sembra assurdo, ma a conti fatti non lo è.
Il Canada depenalizza cocaina ed eroina
Nei primi sei mesi del 2023 nella provincia canadese sono morte di overdose 1.200 persone. Il governo locale, che ha dichiarato lo stato di emergenza nel 2016, ha calcolato circa sei morti al giorno per abuso di droga, oltre 12.500 negli ultimi sei anni, tanto che la droga è diventata la prima causa di morte tra le persone di età compresa tra 10 e 59 anni.
Per cercare di arginare il fenomeno, il Canada ha autorizzato due aziende della provincia di British Columbia a «possedere, produrre, vendere e distribuire cocaina, morfina, eroina, ecstasy» e altre droghe. L’autorizzazione è la diretta conseguenza dell’approvazione da parte del governo locale di una sperimentazione che inizierà a gennaio 2024.
Tra poco più di tre mesi, per la durata di tre anni, nella provincia canadese il possesso e il consumo di determinate quantità di droga sarà depenalizzato. Sarà dunque legale possedere, e consumare, 2,5 grammi di cocaina, eroina, oppiodi, metanfetamine ed ecstasy ogni singolo giorno.
«Noi siamo spacciatori etici»
È in questo contesto che si inserisce l’iniziativa «compassionevole» di Nyx e Kalicum. La droga “pura”, e non quella adulterata degli spacciatori tradizionali, serve a «impedire che la gente muoia di overdose». Nyx e Kalicum non negano di essere spacciatori, ma sottolineano di essere «spacciatori etici».
«Noi amiamo queste persone», hanno dichiarato a un evento pubblico come riportato da Cbc. «Fanno parte della nostra comunità, ci preoccupiamo per loro e li vediamo morire ogni giorno». La causa della morte, sostengono, non è la droga stessa ma «il mercato illegale della droga. Il problema è la regolamentazione, il proibizionismo ha fallito».
«Dobbiamo vendere droga sicura»
Secondo il Fronte di liberazione dei consumatori di droga la sperimentazione del governo è «ridicola» perché avere a disposizione ogni giorno 2,5 grammi di tutte le droghe disponibili sul mercato è troppo poco. Quello che servirebbe è la liberalizzazione totale del consumo di droga perché, spiegano, «la gente si drogherà sempre e dunque la priorità è assicurare che le droghe siano il più sicure possibile».
Infatti, l’Associazione per le libertà civili ha chiesto al governo di fare di più: depenalizzare il possesso di tutti i tipi di droga, a prescindere dalla quantità, autorizzare la condivisione delle sostanze e la vendita «per l’utilizzo di sussistenza» o per «sostenere i costi dell’acquisto della droga».
I tragici risultati del modello Oregon
Che lo Stato si sia trasformato in «spacciatore etico» non basta, insomma. Che gruppi di privati cittadini si siano trasformati in «spacciatori etici» non basta. A tutti i tossicodipendenti andrebbe data la possibilità di trasformarsi in «spacciatori etici» per la propria sussistenza. Così, sembrano pensare dalle parti di Vancouver, la gente non morirà più di overdose.
In realtà non serve la sfera di cristallo per sapere che cosa accadrà nel giro di pochi mesi in Canada. Quello proposto dalla British Columbia, infatti, è il “modello Oregon” sperimentato a partire dal 2021 dallo stato americano. Risultato? Dopo un anno di applicazione, le morti per overdose in Oregon sono aumentate del 52 per cento.
Vittime della droga che evidentemente non preoccupano Nyx, Kalicum, il Fronte di liberazione dei consumatori di droga e il governo. Loro sono «spacciatori etici».
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