
E alla fine Vendola twitta: «Resto in Puglia»
Alla fine Nichi Vendola twittò. Il governatore della Puglia e leader di Sel, dopo giorni in cui è stato sotto l’assedio dei rivali politici che gli chiedevano di scegliere se rimanere in Regione o andare a Roma, ha scelto di rispondere con un cinguettio: «Continueremo fino a fine legislatura a fare del bene a questa terra, a provare a dare risposte con politiche pubbliche ai problemi della Puglia». Vendola, dunque, sceglie di rinunciare a seggi o a ruoli di livello nazionale, e di proseguire il suo mandato che finirà nel 2015. Una scelta forse presa dopo aver annusato il vento, che sul centrosinistra in questi giorni soffia impetuoso, e non si sa più se spinge verso nuove elezioni a breve, o verso un governo, anche senza una maggioranza solida.
FITTO GONGOLA. In Puglia questa tornata elettorale ha portato un risultato inatteso. Il Pdl ha incassato una buona vittoria tanto alla Camera sia al Senato. Una vittoria per di più nella regione che doveva più di ogni altra rappresentare plasticamente, secondo le intenzioni di Vendola, il successo della sua politica. Ecco perché adesso il Pdl, ringalluzzito dai numeri, ha avviato un’aspra polemica con il governatore. Ieri è stato il turno dei presidenti delle province, tutti di centrodestra (a parte Taranto) che hanno organizzato una conferenza stampa congiunta per chiedere a Vendola «di scegliere presto se continuare questo stato di agonia altri due anni per far morire completamente la Puglia, o se approdare dove ha chiesto di essere votato e di andarsi a sedere, cioè a Roma». A queste parole durissime, si è accompagnata una protesta messa in atto dai consiglieri regionali Pdl a partire dal 4 marzo, che hanno occupato l’aula del consiglio. Il sit in è stato sospeso solo oggi pomeriggio dopo l’annuncio ufficiale di Vendola.
Per l’ex governatore, e principale avversario “morale” di Vendola, Raffaele Fitto, «la decisione di Vendola di restare Presidente della Puglia fino a fine legislatura, dimostra il fallimento dell’alleanza di sinistra che vorrebbe governare il Paese e di fatto anticipa le conclusioni di Bersani: non vi è alcuna possibilità di formare un Governo di sinistra perchè non ci credono neanche loro e la decisione di Vendola ne è la conferma»
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1 commento
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il fatto che se ne torni in puglia spiega meglio di 1000 conferenze stampa e comunicati paraculi/di_circostanza su quanto ci creda alla durata di questa legislatura.
In ogni caso è la fine di una certa sinistra: uno dei (tanti) errori di Bersani è stato tenersi Vendola a tutti i costi piuttosto che aprirsi all’elettorato moderato.