È l’ora dell’amnistia/3 Appello di Socci e Mentana. Favorevoli Olivero (Acli) e Costalli (Mcl)

Di Redazione
21 Novembre 2011
I giornalisti Antonio Socci ed Enrico Mentana aderiscono all'appello di Amicone e Pannella in favore dell'approvazione dell'amnistia. Socci: «Sacrosanto riprendere l'antico appello di Giovanni Paolo II, che ci esortava a sanare una situazione davvero intollerabile». Mentana: «Ogni iniziativa è benemerita». Favorevoli Andrea Olivero e Carlo Costalli

«Aderisco a questa idea di una pacificazione che riguardi tutta la nostra società, oltre a quella politica, e che metta in primo piano i nostri amici, fratelli carcerati, che sono costretti a vivere in una situazione drammatica, per cui è saggio e sacrosanto riprendere l’antico appello di Giovanni Paolo II, che ci esortava a una misura di clemenza che sani una situazione davvero intollerabile». Così il giornalista Antonio Socci si schiera a favore dell’amnistia, appoggiando l’idea di Luigi Amicone e Marco Pannella di proporre al Parlamento di votarla. L’appello del direttore di Tempi e del leader dei Radicali sarà fatto lunedì 21 alle 12 in diretta video su Radio Tempi e audio su Radio Radicale.

Anche Enrico Mentana, direttore del Tg diLa7, si dice favorevole: «In generale è criminale l’assenza totale di dibattito tra le forze parlamentari, escluso chi, come i radicali, meritoriamente lo fa da sempre sul tema della condizione nelle carceri. Purtroppo un quindicennio di botte da orbi tra guelfi e ghibellini sui temi della giustizia soltanto centrati su una persona hanno portato a dimenticare e distorcere completamente tutti i problemi della condizione carceraria, quindi ogni iniziativa è assolutamente benemerita».

Ascolta gli interventi audio di Socci e Mentana
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L’amnistia è necessaria anche per Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli, e Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori. Secondo il primo «non possiamo accettare che si scenda sotto i livelli del rispetto della dignità umana. Bisogna avere il coraggio di affrontare un provvedimento d’urgenza nel nostro paese, perché la situazione delle carceri sta diventando esplosiva. È importante che non si proceda in maniera scoordinata, come avvenne l’ultima volta che si scelse per un provvedimento di indulgenza. Si tratta di scelte di civiltà, che vanno fatte spiegandole al Paese, dati alla mano. Anche perché la Lega Nord, che è all’opposizione, remerà contro. Tutta la società civile deve assumersi questa responsabilità, perché l’amnistia non va vissuta come se fosse un colpo di spugna: bisogna inserire collateralmente un elemento rieducativo, che nelle nostre carceri non è quasi mai presente».

Costalli si esprime a favore di «un’amnistia selezionata, legata ad alcuni tipi di reato. Bisogna assolutamente affrontare il tema. Il Vaticano ha definito quella di Monti una bella squadra e la presenza cattolica in questo nuovo esecutivo credo possa contribuire in maniera positiva a una valutazione serena, e non ideologica. È una carta in più, che non va sprecata: quando il tema dell’amnistia è stato trattato in passato ha subito opposte partigianerie. Occorre invece fare un discorso nazionale, pragmatico, pacifico».

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