
ECCE DIMISSIONI
Caro direttore, ti rassegnerei le dimissioni. Mica dal giornale, che quella spada di Damocle, aulicamente definita “mutuo sulla prima casa”, non me lo permette (infatti Lavinia Borromeo non mi ha annoverato tra i suoi amici «poveri», quelle «persone che debbono lavorare per mantenersi»). No, è che queste 1200 battute televisive mi scaricano un potenziale di fantasia che dirigerei verso altri orizzonti, tipo scovare una lavatrice per una nicchia di 30 cm.
Guarda che mi sono impegnata: ho superato traumi infantili da “Fantaghirò” sorbendomi la Martines fare la prozia della Mussolini, ho ascoltato la compagna di ictus di Bossi lamentare con la Bignardi l’impossibilità di portare i tacchi a spillo, ho prediletto “Polyanna” a una certa serata di Istanbul nel rispetto dell’orrida tendenza rossonera che vi affligge a Tempi. ma poi scopro che Libero si è immolato su Odeon a realizzare il primo reality show redazionale, ed è successo che ho trovato la cosa da tormentone Paris Hilton, “very hot”! Potremmo fargli concorrenza, come “Fattoria” e il “GF”, magari su Telelombardia, e potremmo organizzare la prova della settimana sulla minipista da golf in ufficio del presidente, istituire il confessionale nel tugurio di Aurelio… Ecco, io credo che la televisione non mi faccia niente bene, direttore.
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