La preghiera del mattino (2011-2017)

Educare alla libertà. L’incontro della Fondazione Tempi a Padova

Di Fondazione Tempi
19 Maggio 2014

Venerdì 23 maggio alle ore 21.15 presso il Cinema Teatro Don Bosco di Padova (via San Camillo De Lellis 4) si svolgerà un convegno dal titolo “Educare alla libertà: Famiglia e nuovi ‘diritti’: di fronte ai problemi della vita occorre approfondire la natura del soggetto che li affronta”.

All’incontro, organizzato dalla Fondazione Tempi, interverranno: Giancarlo Cesana, Presidente Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Milano, Mauro Ronco, prof. ordinario Diritto Penale all’Università degli Studi di Padova, Pietro Piccinini, giornalista del settimanale Tempi. Modera: Enrico Fiorini

fondazione-tempi-padova

«Sottolineiamo, il grave pericolo che deriva, per la nostra civiltà, dal disattendere o stravolgere i fondamentali fatti e principi di natura che riguardano i beni della vita, della famiglia e dell’educazione, confondendo gli elementi obiettivi con quelli soggettivi e veicolati da discutibili concezioni ideologiche della persona che non conducono al vero bene né dei singoli né della società. […] Di fronte a quella che si configura come una vera “emergenza educativa”, noi Vescovi avvertiamo la responsabilità e il dovere di richiamare tutti alla delicatezza e all’importanza di una corretta formazione delle nuove generazioni – a partire da una visione dell’uomo che sia integrale e solidale – affinché possano orientarsi nella vita, discernere il bene dal male, acquisire criteri di giudizio e obiettivi forti attorno ai quali giocare al meglio la propria esistenza e perseguire la gioia e la felicità del compimento».
Lettera dei Vescovi del Triveneto in occasione della 36ª Giornata per la Vita

Parlare oggi di libertà di educazione sembra quasi voler riproporre un tema e un interesse propri di quella strana gente che sono i cattolici. Affar loro e affare dei loro interessi e delle loro scuole. Ma la questione educativa è in realtà la questione del nostro tempo.
L’educazione non può che essere introduzione alla realtà. Ossia a qualcosa di dato, che sta prima di noi e che è vero proprio perché dato. L’uomo libero è colui che segue ciò che è vero. Ma di questo più nessuno parla. Ogni uomo si costruisce la propria verità, ognuno è libero di pensare quel che vuole e ogni pensiero equivale all’altro e ogni pensiero annulla l’altro. Così, alla fine, in questo gigantesco calderone che chiamiamo vita più nessuno è realmente libero, imprigionato nella torre dei propri pensieri, incapace di relazioni che non siano quelle dettate dal rendiconto, dall’opportunismo, dalla violenza e, ultimamente dal potere.
Anche il nostro.
E se qualcosa rimane nel popolo come tradizione, come memoria del cammino alla verità degli uomini che ci hanno preceduto, ecco entrare in azione il potere per togliere le ultime certezze, sradicare i costumi, soffocare il diritto vivente della tradizione. E’ quello che sta accadendo sia in europa che nei governi nazionali con direttive liberticide che vogliono minare alla radice dell’istituto della famiglia, del matrimonio, della realtà maschile e femminile. E Dio? di Dio poi neanche a parlarne. Dio se c’è, non c’entra.
Libertà di educazione per educare alla libertà. Ecco cosa ci interessa ed ecco su cosa vogliamo confrontarci. Sul serio. E con chiunque.

Articoli correlati

1 commento

Non ci sono ancora commenti.

I commenti sono chiusi.