
Elezioni. Cinque regioni «in bilico» rendono la partita aperta al Senato
Renato Mannheimer (Ispo) oggi sul Corriere della Sera mostra alcuni sondaggi importanti per le elezioni politiche. Dato per quasi assodato che il Pd di Pier Luigi Bersani conquisterà la maggioranza alla Camera, l’attenzione si concentra sulle cosiddette regioni «in bilico» il cui risultato determinerà la maggioranza al Senato.
VENETO. In questa regione è in vantaggio il centrodestra con l’alleanza Pdl-Lega. Il vantaggio, scrive Mannheimer, «si è ridotto in queste ultime settimane, a causa, probabilmente, dell’accordo Lega-Pdl. Fino a qualche tempo fa, la differenza tra centrodestra e centrosinistra era molto ampia, secondo alcuni, pari al 10% e anche più. Ma, di recente, si è manifestata un’insofferenza di una quota di elettori leghisti nei confronti del partito, a causa dell’alleanza con il Pdl». Quindi «oggi la distanza in Veneto tra centrodestra e centrosinistra risulta pari a meno di 4 punti. Il dato è sostanzialmente confermato anche da una rilevazione in corso da parte di Ilvo Diamanti (al quale, sembra, emerge una differenza ancora più modesta) e da un sondaggio (citato dal Gazzettino Veneto di venerdì e confermato dallo stesso Maroni) della Swg che stima il divario centrodestra/centrosinistra relativamente esiguo. Malgrado questo trend, comunque, appare altamente probabile che i 14 seggi (comprensivi del premio di maggioranza) del Veneto siano assegnati al centrodestra».
Secondo la rilevazione, i numeri sono questi:
Centrodestra: 33,9% – 14 seggi
Centrosinistra: 30% – 5 seggi
Monti: 17,4% – 3 seggi
Grillo: 9,7% – 2 seggi
Ingroia: 5,8% – 0 seggi
Altri: 3,2% – 0 seggi
CAMPANIA. Il centrosinistra è avanti, «benché, anche qui, secondo alcuni istituti, il divario sia relativamente modesto. La rilevazione Ispo lo colloca a poco più del 4%. Ma quella Ipsos del Sole 24 Ore dell’8 gennaio la limita a 2 punti percentuali. La stessa distanza stimata in questi giorni da Euromedia. Allo stato attuale, dunque, i 16 seggi campani (comprensivi, anche in questo caso, del premio di maggioranza) dovrebbero andare al centrosinistra. Ma la competizione è aperta».
Secondo la rilevazione, i numeri sono questi:
Centrodestra: 27,9% – seggi 6
Centrosinistra: 32,5% – seggi 16
Monti: 14,5% – seggi 3
Grillo: 12,4% – 2 seggi
Ingroia: 8,3% – seggi 2
Altri: 4,4% – seggi 0
SICILIA. «Secondo la nostra rilevazione, il centrodestra è avanti di 1 punto. Ma è necessario ricordare nuovamente che, in questo genere di sondaggi, vi è un margine di approssimazione statistica superiore a questo divario». Riportando anche altri sondaggi, Mannheimer conclude che è difficile fare delle previsioni. Molto dipenderà dall’affluenza.
In ogni caso, i numeri sono questi:
Centrodestra: 29,6% – seggi 14
Centrosinistra: 28,6% – seggi 5
Monti: 16,6% – seggi 3
Grillo: 18,3% – seggi 3
Ingroia: 4,9% – seggi 0
Altri: 2,0% – seggi 0
LOMBARDIA. «Secondo la nostra rilevazione, il centrodestra è in vantaggio di circa 2 punti (poco meno di quanto rilevato una settimana fa), ottenendo quindi i decisivi 27 seggi senatoriali. Ma, tenendo conto anche qui del margine di approssimazione, la distanza risulta assai modesta. Tanto che le due coalizioni vengono invece stimate alla pari da quasi tutti gli altri istituti di ricerca (Ipsos, Ipr, Euromedia, Lorien). A meno di improvvisi colpi di scena, qui la competizione si giocherà all’ultimo voto. Conteranno in particolare i voti di quanti dichiarano tutt’ora di essere indecisi».
Centrodestra: 36,7% – seggi 27
Centrosinistra: 34,5% – seggi 13
Monti: 14,9% – seggi 6
Grillo: 8,5% – seggi 3
Ingroia: 4,1% – seggi 0
Altri: 1,3% – seggi 0
PUGLIA. È l’ultima regione presa in considerazione, anche se il centrosinistra è in netto vantaggio.
Centrodestra: 29,2% – seggi 4
Centrosinistra: 33% – seggi 11
Monti: 17% – seggi 3
Grillo: 12,9% – seggi 2
Ingroia: 5,6% – seggi 0
Altri: 2,3% – seggi 0
La conclusione del sondaggista è che «la situazione complessiva del Senato appare oggi ancora molto incerta. Diversi elementi inducono a pensare che per Bersani non sarà facile godere di una maggioranza autonoma».
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2 commenti
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Ma davvero si vuole un paese ingovernabile???? Piuttosto che far vincere la sinistra alcuni cattolici anti-unioni gay vogliono rendere l’ Italia ingovernabile??? Vorrei chiedere a queste persone se gli piacerebbe che qualcuno impedisse loro di sposare la persona amata.
Ma lei ci è o ci fa ?