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Domani si vota in Olanda, e tutto è ancora possibile

Di Rodolfo Casadei
21 Novembre 2023
Le elezioni anticipate dovrebbero spostare a destra il Parlamento, ma per formare il governo ogni coalizione può essere buona. Sinistra appiattita su Green Deal e immigrazione, Wilders e liberal-conservatori contro
Timmermans Wilders elezioni Olanda
Frans Timmermans e Geert Wilders durante un dibattito pre elettorale (foto Ansa)

Il vincitore delle elezioni anticipate di mercoledì 22 novembre si deciderà in volata, ma un esito del voto è certo sin da ora: lo spostamento a destra del prossimo Parlamento olandese, forse anche del prossimo governo di coalizione. Tre dei partiti che appaiono destinati a conquistare le prime quattro posizioni dell’ordine d’arrivo della competizione concordano a grandi linee su due necessità: quella di arginare nuovi flussi migratori, cominciando col restringere i criteri per l’accettazione delle richieste di asilo, e quella di rallentare la “transizione verde” al fine di non causare una recessione economica e costi sociali troppo alti per gran parte della popolazione.
Su questi temi convergono oramai con distinzioni solamente retoriche il Partito per la libertà (Pvv) di Geert Wilders, un tempo considerato uno spauracchio di estrema destra talmente minaccioso da negargli l’ingresso in Inghilterra (quando il Regno Unito faceva ancora parte della Ue), e i liberal-conservatori del Parti...

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