Con una storica sentenza la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato il Belgio a modificare la legge sull'eutanasia, riconoscendo che i paletti previsti non sono sufficienti a impedire abusi
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato all'unanimità il Belgio a modificare la legge sull'eutanasia perché viola «il diritto alla vita» dei cittadini, protetto dall'articolo 2 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. La sentenza riguarda il caso Tom Mortier v. Belgium, di cui Tempi aveva già parlato nel dettaglio qui e qui. I giudici non hanno ritenuto incompatibile l'eutanasia con la protezione del diritto alla vita in sé, ma «hanno riconosciuto che le misure previste dalla legge per rendere legale e sicura la decisione di una persona di mettere fine alla propria vita con l'eutanasia non funzionano. È una decisione storica», dichiara a Tempi Robert Clarke, avvocato del gruppo Adf International.
La legge sull'eutanasia è inadeguata
Mortier ha fatto causa al Belgio per l'uccisione con l'eutanasia della madre, Godelieva de Troyer, avvenuta il 19 aprile 2012 senza che nessuno l'abbia mai informato. La donna di 64 anni non era affetta da alcuna malattia te...