
Vi diranno che i morti per l’eutanasia in Olanda nel 2012 sono 4.188. Ma la realtà è molto più grave
L’eutanasia è in continuo aumento in Olanda. L’altro giorno sono stati pubblicati i numeri ufficiali del 2012: 4.188 persone si sono affidate alla “buona morte”, il 3 per cento di tutti i decessi nel Paese. Tra questi, anche 42 individui che soffrivano di demenza e 13 di malattie psichiatriche sono stati “trattati” con l’eutanasia, nonostante l’incapacità di esprimere la propria volontà. Questo, se pur contro la legge del 2002, è stato possibile grazie alla volontà del governo.
I NUMERI REALI. I numeri appena indicati sono però solo quelli ufficiali. Secondo uno studio di Lancet il 23 per cento di tutti i casi di eutanasia in Olanda non viene riportato per diversi motivi. Nel 2010, ad esempio, mentre i casi riportati ufficialmente erano 3.136, quelli reali ammontavano a 3.859.
5.280 VITTIME. Dal momento che circa il 20 per cento dei casi viene taciuto ufficialmente, il numero delle vittime nel 2012 dovrebbe salire a circa 5.025. A questi bisogna aggiungere poi i casi di suicidio assistito, cresciuti rispetto al 2010 del 18 per cento nel 2011 e del 13 per cento nel 2012, che ammontano in totale a 252. Nel 2012, quindi, tra suicidio assistito ed eutanasia in Olanda sono morte 5.280 persone.
AUMENTO COSTANTE. Anche non considerando i casi di eutanasia non riportati, i numeri di quelli ufficiali sono impressionanti: se nel 2006 le morti riportate erano 1.923, nel 2007 erano 2.120, nel 2008 2.331, nel 2009 2.636, nel 2010 3.136, nel 2011 3.695 e nel 2012 4.188.
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