La preghiera del mattino (2011-2017)

Facebook, il nome per bambini che piace a Repubblica

Di Redazione
24 Febbraio 2011
Il nome per bambini che piace a Filippo Ceccarelli, la musica preferita di Barbara Spinelli, la verità di Italo Bocchino, la sfortuna di Michela Murgia, l'ossessione per la Libia degli ascoltatori di Radio Padania e molto altro. Le orazioni del giorno

MA QUANDO MAI. Esodi di massa da Futuro e libertà non ce ne sono.
Italo Bocchino, Omnibus, La7

CHE BEL NOME. Un giovane papà egiziano ha ritenuto di chiamare la sua prima figlia: Facebook. […] Che la piccola “Facebook” sia una bimba rende il tutto più significativo e in fondo ancora più promettente.
Filippo Ceccarelli, Repubblica

SAI COM’È. Questi giorni su Radio Padania le telefonate che arrivano hanno quasi tutte lo stesso argomento: la situazione in Libia. […] Gli utenti di Radio Padania pensano solo ai migranti che verranno.
Igiaba Scego, “La Lega della paura”, l’Unità

SEGNALI DI AMICIZIA.
Tengo a ricordare che io, pur avendo contribuito alla preparazione del Trattato d’amicizia tra Italia e Libia, non l’ho firmato, ritenendolo inadeguato al raggiungimento dei nostri obiettivi. La verità è che esiste una differenza antropologica tra me e Berlusconi.
Romano Prodi intervistato dal Corriere della Sera

ADESSO TE LE SUONO.
C’è qualcosa, nel successo strappato a Sanremo dalla canzone di Vecchioni, che intrecciandosi con altri episodi recenti ci consente di vedere con una certa chiarezza lo stato d’animo di tanti italiani: qualcosa che rivela una stanchezza diffusa nei confronti del regime che Berlusconi ha instaurato 17 anni fa.
Barbara Spinelli, Repubblica


CHE SPASSO. L’affabulazione è ipnotica, circolare, un canto che si fa da solo parola per parola.
Rossella Battisti su Ascanio Celestini, l’Unità

CHE DISDETTA.
Ho avuto la sfortuna di nascere quando il movimento delle donne non era più raggiungibile dalla mia posizione geo-anagrafica, se mai lo era stato.
Michela Murgia, Repubblica

SPETTATORE AVVISATO. Mi dovrete sopportare per altri due film.
Giovanni Veronesi, regista di Manuale d’amore 3, la Stampa

SONO DONNA MA NON DICO BASTA.
Nell’amore non si può parlare di limiti ed è questa la sua bellezza, è l’unico ambito in cui la follia è permessa e giustificata.
Monica Bellucci intervistata da Repubblica

INSOMMA, PRENDITI UNA VACANZA. In fondo la critica del libro a Saviano gioca proprio sulla preoccupazione di chi lo vede indebolito da un presenzialismo che rischia di offuscare il valore letterario della sua opera.
Andrea Carugati recensisce Popstar della cultura di Alessandro Trocino, l’Unità

CHE NOVITÀ. Il cartello più nuovo, nella manifestazione delle donne, diceva: “Bastava non votarlo”.
Barbara Spinelli, Repubblica

CON AFFETTO.
Gheddafi, l’amico cui Berlusconi ha baciato le mani secondo il costume mafioso.
Maria Novella Oppo, l’Unità

TORMENTONI. Dimissioni? Mai, se vogliono, mi caccino.
Flavia Perina, direttore del Secolo d’Italia, Repubblica

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