
“Famiglia all’improvviso” di Hugo Gélin. Diventare padri è un’avventura

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Remake di un bel film messicano di qualche anno fa. La storia è praticamente la stessa. Un tizio un po’ cialtrone si trova da un giorno all’altro davanti alla figlia neonata. Se ne occuperà grazie anche all’aiuto di un amico che gli procurerà pure un lavoro come stuntman.
In mezzo a una marea di cliché tra malattie, buoni sentimenti e l’immancabile spalla gay cicciotta (come ne La bella e la bestia: sempre cicciotti e simpatici sono, un po’ più di fantasia no?), il film di Hugo Gélin si affida alla simpatia del protagonista, Omar Sy, e alle buone idee del film originale. Non è necessario essere in gamba per essere padri, basta esserci ed esserci davvero nel rapporto con lei, con la testa e con il cuore.
Il film non ha grande approfondimento e non brilla per originalità ma almeno non si vergogna nel raccontare con semplicità che la famiglia non è solo una scommessa, ma è anche la più grande avventura della vita.
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