
Famiglia Cristiana incensa Ignazio Marino in bici. De Palo: «E lui, intanto, toglie il quoziente famiglia»
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, prova a far saltare il Quoziente familiare e mette i bastoni tra le ruote alle giovani coppie sposate con figli e Famiglia Cristiana che fa? Lo incensa con un maxi servizio sulla chiusura al traffico dei Fori imperiali. Non ci credete? Sentite cosa ha da raccontare un affezionato lettore del settimanale diretto da don Antonio Sciortino come Gianluigi “Gigi” De Palo, l’ex assessore alla Famiglia della precedente giunta, già presidente delle Acli romane e del Forum delle Associazioni familiari del Lazio, ora consigliere eletto con oltre 4 mila preferenze in una lista civica che aveva appoggiato la candidatura di Gianni Alemanno (Pdl).
De Palo, lei ha appena scritto una lettera aperta a Famiglia Cristiana dicendosi «arrabbiato» per il servizio “Il tesoro di Roma” sulla pedonalizzazione dei Fori imperiali operata dal sindaco. Come mai?
Premetto che una copia di Famiglia Cristiana è presente in casa mia praticamente da quando sono nato perché mia nonna, oggi novantaduenne, è una lettrice affezionata; lo era già prima che io nascessi come lo è tuttora e quando ero piccolo mi mandava tutti i venerdì a comprarne una copia. Detto questo, però, ci sono rimasto male quando ho letto l’articolone dedicato a Ignazio Marino: nove pagine con quattro o cinque foto che lo ritraggono in bicicletta e solo due voci critiche a bilanciare. Una “marchettona”, insomma. Motivo per cui ho scritto, manifestando la mia arrabbiatura innanzitutto come lettore, poi come cristiano e, solo da ultimo, come ex assessore.
Lei, infatti, è stato per più di un anno assessore alla Famiglia della giunta uscente. Che cosa l’ha fatta arrabbiare, in particolare?
Ci sono rimasto male perché è assurdo offrire una simile vetrina a un singolo solo su quel tema. Perché, invece, mi domando, nonostante le mie ripetute segnalazioni quando ero assessore, mai una riga è stata dedicata a un tema come il Quoziente Roma (la versione capitolina del Quoziente familiare, ndr), che oltretutto è di massimo interesse per le famiglie italiane? Senza considerare poi che Marino ha intenzione di smantellare le politiche per la famiglia.
E come?
Per ora, nelle linee guida del Comune di Roma, già votate dalla nuova maggioranza, il Quoziente familiare non c’è, è stato espunto. Ancora non sappiamo se questa scelta diverrà definitiva quando si tratterà di approvare il bilancio, ma il fatto è indicativo di un certo approccio ideologico al tema da parte della giunta Marino. Non è un caso, infatti, che una decina di consiglieri del Pd, più vicini al mondo cattolico ma che pure hanno votato le linee guida, è poi venuta a dirmi – come Nicodemo che va di notte da Gesù – di stare tranquillo che forse, magari con un altro nome, il Quoziente familiare sarà ristabilito. Così come è indicativo il fatto che siano stati sottratti 85 mila euro già stanziati con un bando del 27 luglio 2012 al Forum delle Associazioni familiari del Lazio per realizzare corsi pre e post matrimoniali e un vademecum per le giovani coppie nel quartiere più ricco di nuove famiglie di Roma. E sa come gli è stata comunicata la notizia? Per fax, senza nessuna motivazione. Ora, potranno così dire che la ragione è di carattere economico… ma con quei soldi non si paga che l’esenzione totale per sette bambini all’asilo, che è ben poca cosa sul totale della popolazione romana.
Quanto si risparmia con il Quoziente Roma?
Sono 90 mila le famiglie che a Roma godono dell’esenzione totale sulla tariffa sui rifiuti, la Tia (Tariffa di igiene ambientale, ndr), una delle imposte più inique perché penalizza maggiormente i nuclei familiari più numerosi. Significa un risparmio di 300 euro a testa circa, che sono 27 milioni in tutto.
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30 commenti
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Ex Famiglia Ex Cristiana (forse giusto ai tempi della nonna). Che tristezza…Ma come dice l’autore: nessuna rassegnazione! Non Ex, ossia Nuovi, ossia Veri, ossia Cristiani Italiani: timone saldo e ..continuiamo il cammino!!
In ogni città del mondo, da chiunque sia amministrata, si cerca di ritagliare il più possibile spazi liberati dal traffico.
Naturalmente, non esiste iniziativa che non tocchi gli interessi di qualcuno.
Una buona amministrazione privilegia gli interessi collettivi a quelli particolari.
Marino ha voluto dare un segnale in questo senso.
Niente da meravigliarsi se qualche fazioso storca la bocca, giusto perché l’ ha proposto Marino che è di sinistra.
E tu, Candido, che sei il principe dei faziosi, te ne intendi !
Se mi spieghi cosa c’è di fazioso in quello che ho scritto, magari mi convinci.
Non sei di quelle persone che considerano faziosi tutti quelli che non la pensano come loro, vero?
Senti, Candido, accusi i giudizi negativi su Marino di essere faziosi in quanto pregiudizievolmente negativi, ma i tuoi commenti sono, almeno altrettanto pregiudizievolmente positivi: dai l’impressione che qualsiasi cosa decida Marino sia giusta a prescindere, rileggiti, quasi fai tenerezza nella tua ammirazione ideologica sperticata, direi faziosa !
Il buon marino a cui piace girare in bici obbliga due o quattro vigili a seguirlo, mentre con un auto bastava l autista o guidava lui, minor costi
Chiudere via dei fori imperiali e tagliare. Roma in due, ovviamente rimarranno aperti per gli autobus e i taxi
L inquinamento maggiore e dato dai riscaldamenti,il traffico incide per il venti per cento e in quest caso passando pullman e taxi l’incidenza scende sotto il10 per cento.
Vuole mandare tutti in bici povera Roma
Devo ringraziare De Palo, perchè non sapevo nulla di questo ennesimo episodio di malapolitica e sperpero di denaro pubblico. I corsi prematrimoniali addossati alle casse comunali….davvero la fantasia dei nostri politicanti e fervidissima. Se la usassero una volta tanto per il bene comune…
Andrea, c’ è poco da aggiungere alle tue intelligenti osservazioni.
Se certe agevolazioni familiari le fa un Comune di sinistra, in una situazione seria ovvero di bilancio in pareggio, qui si minimizza. Mi è capitato di leggere addirittura di gente di CL, che storceva il naso perché erano iniziative velatamente sinistrorse e non affidate a qualche privato, perciò in odore di sussidiarietà.
Cara Giovanna, non sarebbe il caso che le opinioni della controparte, le esprimesse … la controparte?
Riguardo ai giornali demonizzati: Il Fatto, Repubblica, … se volessi (ma guarda un pò che pretese) conoscere le opinioni ANCHE degli altri, le troverei su Tempi, Il Giornale, Libero …?
In attesa di istituire una repubblica cattolica, in contrapposizione a quelle Islamiche, ci sia permesso di confrontare le varie opinioni per poi scegliere liberamente, senza che un Aiatollah o un Prete ci spieghi cosa bisogna pensare.
Marino, di certo, questa pretesa non ce l’ ha.
PS A chi confonde la par-condicio con il diritto ad una informazione più completa, non so rispondere.
Scusa, Candido, mi ritiro davanti all’impossibilità di un confronto con te, sei accecato dal livore.
Ho riletto ora con più calma: Candido non hai capito un tubo.
Mai detto che non sia giusto riportare la controparte, ma ho suggerito ironicamente che ci aveva già pensato la Marinella ad evidenziare il disinteresse per la famiglia dei tipi sinistri !
Quanto spreco di offese a casaccio , caro Candido !
Va benissimo che il Sig. DePalo sia intervenuto a rafforzare la linea editoriale di Tempi.
Ma non sarebbe più rispettoso per il lettore, far conoscere ANCHE l’ opinione della controparte?
Marino e la sua giunta sono soltanto dei sadici succhiatori di sangue di poveri Cittadini, sopratutto se Cattolici?
Perché sui giornali messi all’ indice da Tempi, tutti hanno modo di leggere ANCHE le opinioni del’ altra parte, mentre su Tempi, Il Giornale, Libero, leggiamo SOLTANTO le opinioni di una parte?
Candido, quando mai le opinioni opposte trovano posto in giornali e settimanali quali Famiglia Cristiana, Il Fatto, Repubblica? E’ veramente assurda questa tua demenziale idea di par condicio della carta stampata.
Se voglio leggere le stronzate dei giornali in oggetto me li compro o comunque li leggo (basta andare alla biblioteca comunale, o prenderli dalla mazzetta dei giornali presenti sul luogo di lavoro), come faccio settimanalmente con Famiglia Cristiana
Caro Candido, l’opinione della controparte l’ha espressa benissimo Marinella: della famiglia se ne fregano.
Questi soldi risparmiati andranno a qualche associazione gay o simili.
La cosa strana non è che gente come Marinella o il tipo che sostiene che i nuclei familiari numerosi in difficoltà debbano pagare la tassa sull’immondizia per intero perché sono di più, magari tanti bambini con uno stipendio, sostengano la posizione della giunta attuale di Roma, ma che la sostenga Famiglia Cristiana o che almeno non la contrasti apertamente.
Vorrei anche aggiungere che tutto questo incenso di un settimanale cattolico ad uno come Marino dalle posizioni etiche contrastanti in tutto col magistero della Chiesa , bè, è sconcertante.
cara giovanna, chi fa figli oggi in italia?
gli immigrati.
quelli che, paradossalmente, non hanno le possibilità economiche. c’è, a mio parere, un errore di fondo nelle politiche di sostegno alle famiglie: la pretesa che sia una questione economica.
Non è così. Da un lato le donne iniziano ad avere figli in “tarda età” (dai trenta/trentacinque in su), dall’altra la mentalità predominante è quella di non voler figli a meno di non esser ragionevolmente sicuri da garantire uno “standard” di vita minimo: poter comprare loro un appartamento, essere in grado di mantenerli all’università fuori sede, garantire le vacanze al mare d’estate e in montagna di inverno.
Non c’è quoziente familiare che tenga, non sarà mai abbastanza per queste cose.
E’ una questione culturale. Inoltre non trovo giusto sia il comune, la provincia, lo stato a finanziare: fare figli è una scelta consapevole che non necessita di “bonus” produzione.
Vedo queste famiglie di immigrati.
La verità è che sono molto più aperti alla vita: qualche volta in modo ingenuo e sconsiderato (il terzo figlio? non lo volevamo… è capitato. contraccettivi? cosa sono?), qualche volta perchè è quello che vogliono. E pazienza per le vacanze, per l’università, quando sarà ora un modo si troverà.
Penso ai miei genitori (sposati nel 1969): pronti a emigrare in australia (mio padre trovò lavoro in calabria un mese prima di partire, il biglietto aereo era già stato comprato). Trasloco dal “ricco” (non allora) nordest in calabria (c’erano le strade da costruire) con una Fiat 850 e TUTTI i loro averi su un baule sul tetto della macchina. Il primi mesi per camera da letto un materasso per terra. Non erano poveri, era tutta l’italia cosi. Con un baule in testa ma pieni di ottimismo. Il quoziente familiare non si sarebbero mai sognati di chiederlo, non c’era nemmeno l’idea di una cosa cosi, della mancia ogni tot figli.
Infatti all’università ci siamo andati, le vacanze le abbiamo fatte.
Ora gli unici che conosco con la stessa apertura alla vita sono i neocatecumenali (nemmeno i ciellini sono così): il matrimonio è un evento comunitario ed una festa che dura un giorno intero. Se non hai i mobili qualcosa si trova da chi li cambia, non si butta via niente. Se non hai una casa e hai difficoltà a pagare un affitto si parte con una roulotte (vero, non sto sherzando).
Allora, pensi che sia una questione di quoziente? E’ così importante il quoziente? Io questo quoziente lo trovo anche un pò comunista… lo stato balia….
Sono così importanti questi quozienti, buoni scuola perchè voglio la scuola col volantone in aula magna e gli insegnanti che recitano l’angelus prima di iniziare la giornata…. ciellini si ma col contributo statale!!!
Sono così importanti quei 85’000 euro? E’ l’assessorato al comune che ti salva il matrimonio? C’è bisogno che qualcuno faccia “formazione” sul matrimonio?
Se ne hai bisogno di formazione per stare con tua moglie sei fottuto in partenza!!!!
Quanto a De Paolo che piagniucola sulla famiglia leggi qui:
http://roma.corriere.it/roma/notizie/politica/13_giugno_4/20130604NAZ06_16-2221470917608.shtml
fossero riusciti a contenere la spesa dell’un percento l’anno i soldi per la mancetta figli li trovavano e ne avanzavano. E’ così che fotti la famiglia, se gestisci male i beni del comune chi credi che sia a farne le spese?
De Paolo invece di lagnarsi con Famiglia Cristiana dovrebbe chiedersi come mai la giunta uscente sia stata sonoramente silurata alle elezioni.
P.S: dovrebbe chiederselo anche CL che regolarmente fa campagna elettorale per individui che scavano la fossa ai bilanci comunali e poi si lagnano se il successivo sindaco, che si trova con le pezze al culo, toglie i bonus.
Non saprei, Andrea, si parlava dell’incongruenza di dare tanto risalto ad un sindaco come Marino, apertamente contro il magistero della Chiesa in mille questioni, in un giornale che si dice cattolico.
Per quanto riguarda le tue considerazioni sul sostegno alla famiglia, non sono affatto d’accordo.
E Cl non fa campagna elettorale, tanto meno l’ha fatta per le comunali di Roma.
E altre dieci frasi sarcastiche e irrispettose che vorrei commentare, criticandole al massimo, ma non posso, perché la cena chiama.
Caro Andrea, è vero il quoziente non cambia il fattore culturale e gli immigrati hanno la smutanda facile.
Però vaff…ulo la mia famiglia con 5 figli i soldi li deve sempre e solo tirare fuori, mai una volta che lo Stato (balia o non balia) mi dicesse: «bravo, toh beccati uno sconto su tutte le tasse che mi paghi, fanne quello che vuoi, sprecali anche nell’educazione (privata e confessionale)».
Ma è mai possibile che devo ancora stare a sentire lezioni come le tue sullo Stato balia, che poi va a dare case e quattrini a palate agli zingari!
L’unico in controtendenza fu il Berlusca con un una-tantum a tappeto per i nati in quell’anno: 1000€ presi da tutti, anche da Totti. Un vero liberale.
I corsi pre e post matrimoniali nascono proprio perché le parrocchie svolgono un ruolo formativo sussidiario che dovrebbe dipendere dagli enti locali. Il matrimonio è o non è un bene per la società tutta? Perchè le parrocchie devono essere le uniche ad impegnarsi per le giovani coppie? A me non hanno tolto nulla, ma il Forum si era aggiudicato il progetto vincendo un regolare bando che prevedeva non solo i corsi in questione, ma un vedemecum per tutte le coppie che si sposano a Roma. Quando ero presidente delle ACLI di Roma avevamo organizzato corsi post matrimoniali a cui partecipavano 280 giovani coppie. Sapessi quanti matrimoni salvati per il solo fatto di non lasciare le coppie solo. In Italia aumentano le separazioni e i divorzi e la politica che fa? Crea i registri sulle coppie di fatto. Annacqua il vino. A Roma abbiamo provato a dare una risposta che aiutasse le giovani coppie, prima e durante il loro matrimonio.
Se poi vuoi fare polemica a prescindere, per carità, fai pure. Ma magari evita illazioni: il Forum non è caro a me, rappresenta circa 200.000 famiglie nel Lazio.
A lei non avranno tolto niente, a noi contribuenti hanno tentato di sfilare 85.000 euro per imprecisati corsi pre e post matrimoniali alle giovani coppie, già tenuti da tutte le parrocchie cittadine e sui quali è più che dubbia la competenza delle amministrazioni comunali. Le parrocchie tengono questi corsi preparatori perchè fanno parte del loro percorso istituzionale, se vogliamo usare questo termine, spirituale e di fede. I Comuni nascono per altre necessità. Ci siamo risparmiati questi soldi, ed è una buona notizia per una città tecnicamente già in bancarotta e con servizi da terzo mondo.
Se poi i corsi delle parrocchie non ti piacciono o non ti bastano, esiste la società civile. Se questo Forum vuole organizzare corsi lo faccia, ma non è detto che ogni progetto debba diventare un pretesto per dare l’assato alla diligenza dei quattrini pubblici. Una comunità civile agisce socialmente senza per questo pretendere di essere stipendiata dai contribuenti. Persegue altri fini, non quelli economici. Si riuniscano in una parrocchia o in un oratorio. E i formatori concedano il loro tempo gratuitamente. Nella mia comunità si è sempre fatto così, e ce la siamo sempre cavata alla grande. Mi fa inorridire la sola idea che non si tenga un incontro di comunità perchè non sono arrivati i fondi dalla regione o dal ministero della pubblica indecenza.
Forse i politici non hanno grande familiarità col mondo produttivo, non capiscono appieno la gravità della situazione economica. Le leggi-mancia, caro il mio De Palo, non ce le possiamo più permettere. E’ ora che ne prendiate atto.
Se proprio vuole fare il bene dei cittadini, rediga una bella lista di tutti i provvedimenti analoghi a questo, che credo e temo siano moltissimi, e la renda pubblica. Abbiamo un bisogno disperato di una vera lotta agli sprechi.
Marinella ha ragione e in aggiunta mi pare indegno protestare contro la tassazione dei rifiuti basati sul numero di componenti del nucleo familiare: è ovvio che se si è in di più si producono più rifiuti e quindi si deve pagare di più. Peraltro è un approccio che i comuni devono prendere ottemperando a una legislazione europea ratificata dal parlamento italiano qualche anno fa.
Caro Pse i miei 5 figli produttori di rifiuti potrebbero pagarti la pensione… Dico “potrebbero” perchè spero che tu crepi prima di arrivarci alla pensione.
Oppure no, spero che emigrino e la pensione la paghino a qualche ricco liberale anglofono, mentre tu tiri a campare con la minima che sarà il massimo che ti potranno garantire i figli dei giovani magrebini, cinesi e peruviani che sono gli unici a fare ancora figli oggi in Italia.
Ad maiora.
Per me sarebbe già sufficiente se questa oscena pubblicazione togliesse il “Cristiana” dal titolo e poi venisse allontanata dalle parrocchie. Troppe persone ingenue la comprano perché convinte che essendo venduta in parrocchia rispecchi i valori della Chiesa. La vendano solo in edicola e vediamo che crollo nelle vendite e la smettano di pubblicare in copertina foto del papa per alzare le vendite, lo stesso criterio usato da Panorama ed Espresso mettendo in copertina donne nude.
Quando, anni fa, il sacrestano della mia chiesa cercò di rifilarmela gli dissi che, essendo io cristiano, non potevo proprio comprarla.
“85 mila euro già stanziati con un bando del 27 luglio 2012 al Forum delle Associazioni familiari del Lazio per realizzare corsi pre e post matrimoniali e un vademecum per le giovani coppie” ???
Roba da matti. Ci si sposa da secoli e mai si era sentito parlare della necessità di corsi di questo tipo. Tra l’altro li fanno già benissimo le Parrocchie, e non si vede perchè farli replicare a pagamento da questo Forum delle Associazioni familiari del Lazio. La vergogna non è che il finanziamento sia stato annullato, ma che fosse stato concesso. E questo De Palo ce lo viene pure a raccontare, come nulla fosse, anche col muso lungo come se gli avessero tolto qualcosa di dovuto. E l’ex opposizione, oggi maggioranza, che combinava mentre si sottraevano 85 mila euro dal bilancio comunale con giustificazioni strampalate? Se ne stava zitta e buona in cambio di analogo finanziamento a qualche associazione a lei cara? E la stampa? Come si può sperare in una diminuzione della pressione fiscale se non si mette un tappo alle continue fuoriuscite de denaro pubblico senza controllo?
85 mila euro già stanziati con un bando del 27 luglio 2012 al Forum delle Associazioni familiari del Lazio per realizzare corsi pre e post matrimoniali e un vademecum per le giovani coppie ?????
Roba da matti. Ci si sposa da secoli e mai si era sentito parlare della necessità di corsi di questo tipo. Tra l’altro li fanno già benissimo le Parrocchie, e non si vede perchè farli replicare a pagamento da questo Forum delle Associazioni familiari del Lazio. La vergogna non è che il finanziamento sia stato annullato, ma che fosse stato concesso. E questo De Palo ce lo viene pure a raccontare, come nulla fosse, anche col muso lungo come se gli avessero tolto qualcosa di dovuto. E l’ex opposizione, oggi maggioranza, che combinava mentre si sottraevano 85 mila euro dal bilancio comunale con giustificazioni strampalate? Se ne stava zitta e buona in cambio di analogo finanziamento a qualche associazione a lei cara? E la stampa? Come si può sperare in una diminuzione della pressione fiscale se non si mette un tappo alle continue fuoriuscite de denaro pubblico senza controllo?
Bicicletta Cristiana!
Sara’ interessante leggere la risposta – se ci sarà- del direttore di Famiglia cristiana.
Nella mia famiglia da anni non entra questo settimanale.
Lo dico con rammarico, ma non ci interessa un cristianesimo depotenziato e scodinzolante. Un criterio? Vedremo se Famiglia cristiana sarà capace di una chiara presa di posizione, e non in un trafiletto, sulla legge liberticida contro l’omofobia..
“ma non ci interessa un cristianesimo depotenziato e scodinzolante”
è per questo che leggi Tempi, hai capito tutto allora….
Ma tu che giudichi e spargi sentenze cosa ci vieni a fare sul sito di Tempi? vai su quello di Sfamiglia Scristiana……
L’ha già fatto settimane fa ” E NON C’E’ NIETE DA DIRE” ricordi?
per la serie volemose bbene!