Fattore umano, il “programma antropologico” che svela i pregiudizi (non i nostri, ma quelli degli autori tv)

«Ha dei soldi da cambiare?», domanda una donna velata a un uomo intento a fare benzina. No, risponde lui. Ma quando a chiedergli i soldi è una bella ragazza…

La scena è questa. Ad una stazione di rifornimento una donna col niqab si avvicina a un uomo intento a fare benzina alla propria automobile. «Scusi, ha dei soldi da cambiare?». No, no, risponde quello, «mi spiace, non li ho». Subito dopo si presenta una bella ragazza che pone la stessa domanda. «Certo, come no! Vuole che l’aiuti? No, perché mi farebbe proprio piacere darle una mano».

È uno dei video che sono stati messi in rete per il lancio su Italia Uno di Fattore umano, «il primo social docu a base di human clip, un programma antropologico che si porrà una serie di domande e vi risponderà mostrandoci dei filmati di repertorio a tema, dalla diffidenza all’omosessualità, dal razzismo all’altruismo, passando per il sesso e i soldi facili in tempi crisi». Fattore umano vorrebbe mostrarci come siamo “veramente”, svelando così le nostre antipatie e, nel caso del filmato in questione, la nostra diffidenza nei confronti dei musulmani.

Nel suo piccolo, il video, in realtà, più che rivelare i preconcetti degli italiani, è un esempio di quali siano i pregiudizi degli autori tv sugli italiani. È lo schema “Iene”: ti incastro in una situazione per mostrare a tutti quanto sei marcio. Sarebbe molto più interessante un «programma antropologico» che mandasse in onda le riunioni di redazione in cui nascono i format della tv “a telecamera nascosta”. Anche lì non mancherebbero di emergere pregiudizi, tic e miserie umane (per non parlare di quelli che fanno i cascamorti con le colleghe di scrivania).

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