
Ferrari, che noia vincere!
Mi hanno detto che un editore, nella richiesta dello stato di crisi per il quotidiano che possiede, ha scritto che lo strapotere della Ferrari ha provocato, nei lettori, una crisi di rigetto per la F1 e quindi un calo nella vendita delle copie. Notizia sensazionale, anche se non certo per il giornale e per gli amici che vi lavorano. Credevo di vivere in un altro posto, nel Paese dove per vincere tutti cercano non di essere migliori, ma più furbi degli altri. Credevo che la sconfitta non fosse contemplata, che il secondo fosse sempre un povero pirla, più disprezzabile perché arrivare fino in fondo da protagonisti e non vincere, qui viene giudicato una specie di peccato mortale. Credevo di essere in Italia, dove non c’è il podio, vadano a ramengo secondo e terzo. E invece no: anche la “Rossa”, se vince sempre, dopo un po’ stanca. Non ci si crede. E infatti, riflettendoci, forse è la palla di un padrone che si vuole fare i suoi affari.
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