
Francia, il signor Lebouvier vuole sbattezzarsi e denuncia la sua diocesi. Ma il tribunale gli dà torto
René Lebouvier, ateo di 73 anni, già cattolico e ora «libero pensatore» ha denunciato la diocesi di Coutances, in Francia, perché si è rifiutata di cancellare dai registri parrocchiali il suo battesimo. La lunga battaglia dell’uomo contro la Chiesa francese, cominciata nel 2001, si è chiusa l’altro giorno quando la Corte d’appello di Caen ha dato ragione alla diocesi.
«VOGLIO SBATTEZZARMI». Quando Lebouvier ha manifestato l’intenzione di “sbattezzarsi”, nel 2001, la diocesi ha scritto nel registro, di fianco al nominativo dell’uomo: «Ha rinnegato il suo battesimo». Lebouvier ha ottenuto così la rinuncia pubblica al suo battesimo e si è ritenuto soddisfatto. Ma nel 2009, «scandalizzato dall’atteggiamento del Papa in Africa sul preservativo», ha chiesto alla diocesi di «cancellare completamente il mio battesimo». Davanti al rifiuto del vescovo, l’uomo si è rivolto al tribunale, che il 6 ottobre 2011 ha sentenziato che il suo nome doveva effettivamente essere cancellato dai registri.
BATTESIMO NON SI ANNULLA. La Chiesa ha fatto ricorso perché, come spiega al Le Figaro il cappellano di una scuola di Seine-et-Marne, «il battesimo non è un contratto o un abbonamento che apre a dei diritti o che si può cancellare. Dio infatti non viene mai meno al suo giuramento, contrariamente agli uomini». Il battesimo dunque non può essere annullato perché, per quanto l’uomo lo rinneghi, il Sacramento divino non si cancella. Inoltre è un atto pubblico celebrato alla presenza di testimoni: non si può far finta che non sia mai esistito. Ma poiché la Chiesa riconosce chi rinuncia pubblicamente alla religione cattolica, la diocesi ha aggiunto di fianco al suo nome la dicitura: «Ha rinnegato il suo battesimo».
«LIBERTÀ RISPETTATA». Ispirandosi a tutti questi motivi, la Corte d’appello di Caen ha dato ragione alla diocesi di Coutances, stabilendo che «la libertà del signor Lebouvier di non appartenere alla religione cattolica è rispettata anche senza la cancellazione o un’ulteriore correzione del documento in questione». In Francia si celebrano circa 300 mila battesimi all’anno e secondo le statistiche della Chiesa sono circa mille le persone che ogni anno chiedono di sbattezzarsi.
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18 commenti
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Si sta parlando di documenti, in nessuno stato al mondo ti permettono di farli sparire perche’ si é cambiato idea
Come sempre, ribattete con argomentazioni futili e inconsistenti – non capite proprio la sostanza delle cose.
Fra un paio d’ore mi divertirò a leggere le prossime.
In altre parole non sa più cosa dire……………..
E già che ci sei, perchè non ti fai sbattezzare dagli attributi?
Rispondere seriamente ad una minchiata come la tua è una cosa impossibile!!!!
Guarda che ti sei dimenticato di cambiare nickname, bischero.
Sono sbattezzato – e anch’io vivo con fastidio la famosa “annotazione” – preferirei la cancellazione totale da quel registro.
Il battesimo è una barbarie – un bambino non è né cristiano, né ateo, è un bambino, punto – e voi lo marchiate a vita come si fa al mercato delle vacche.
x Michela Lodovisi:
se quando lei aveva un mese la avessero iscritta a un qualunque movimento di cui non condivide o aborre i principi, le garantisco che i soldi di una raccomandata per fare cancellare il suo nome li investirebbe volentieri. E di sicuro non si accontenterebbe di una annotazione a margine. O tiene così poco al suo buon nome?
Sono veramente dispiaciuto per te!!!! Chissà quante notti insonni, pensando alla iscrizione su quel registro. Poverino , fai proprio pena!!! I tuoi genitori sono dei veri “criminali” obbligare il figlio ad essere marchiato per tutta la vita, e magari mentre ti battezzavano ti hanno dato un nome di qualche martire. Se sono ancora in vita bisogna condannarli a morte.
ohibo’, e dove sarebbe il marchio? Gliel’hanno tatuato a fuoco da qualche parte?
Quando va in giro ha la scritta “sono battezzato” in fronte così che il suo buon nome
ne è compromesso?
Meno male che ogni tanto ci sono interventi comici e si ride un pò…………
Piero, la marchiatura allo sbatezzato l’hanno fatta sul pisellino, a volte gli succede (sicuramente molto raramente, ) che la marchiatura si ingrandisce, ed è per questo che prova disagio.
Il solito saputello che non ha capito una mazza, in questo caso sul battesimo!!!
Il Battesimo è la nascita spirituale dei figli di Dio, si cancella la tara del peccato originale, e per questo in parecchi preferiscono festeggiare quella data anzichè quella del compleanno.
sbattezzato, se lei fosse nato ammalato per una trasmissione di malattia da parte di sua mamma, non le avrebbe fatto piacere che i medici l’avessero curato subito??? O pensa che da grande le avrebbe fatto piacere avere quella malattia???
Lo sesso è per il Battesimo… contento lei…… prima o poi i conti li deve fare lo stesso con il Creatore!!!
” lo stesso” vale per il Battesimo. pardon
Mai conosciuto nessuno che festeggi l’anniversario del battesimo, conoscete proprio uno strano sottobosco di ominidi voi di Tempi.
Signor Giovanni,
lei non può pretendere alcuna cancellazione da alcun registro.
Infatti il registro dei battezzati non è altro che un registro nel quale si annota l’occorrenza di un fatto.
In quella data, quel bambino è stato battezzato.
Cancellare l’esistenza di un fatto, se questo fatto è occorso, è una cosa inaccettabile. Questo in qualsivoglia ordinamento.
Nessuno può chiedere di essere rimosso dal registro anagrafe del comune dove è nato. Perché comunque la voglia mettere, il pubblico ufficiale ha iscritto un evento che è occorso.
Aggiungo che questa storia dello sbattezzo è assurda.
Per uno che non crede, che cosa può comportare il fatto di essere stato bagnato con acqua da piccolo?
Posso capire che sia seccante essere annoverato tra i cattolici. Ma l’annotazione a margine già è sufficiente a questo scopo. Dunque di che vi lagnate?
Emanuele, vacci piano. L’essere cattico inizia con il Battesimo ma non basta, ci vuole ben altro…
Certo che tu quando avevi un mese capivi ben poco, invece ora…
Poveretto!
chi si ‘sbattezza’ per coerenza dovrebbe citare in giudizio i genitori e chiedere loro i danni altro che prendersela con la Chiesa.